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Covid “killer”, l’isola piange don Angelo Iacono e Ciccio Scotti

Ieri all’ospedale Rizzoli si sono registrati due decessi: fedeli in lutto per la dipartita del sacerdote di Serrara Fontana, oggi la celebrazione del rito funebre sul Belvedere con soltanto 30 persone sedute ammesse: non saranno consentiti ulteriori ingressi all’area

La giornata più triste, quella che mette di fronte alla cruda realtà e mostra in maniera inclemente come il nemico Covid-19 faccia ancora male, malissimo. Due decessi registrati ieri all’ospedale Rizzoli, dove sono purtroppo decedute due persone. Si tratta di Francesco Scotti, per tutti Ciccio, popolare ed apprezzato gestore del ristorante “La Bitta”, e anche di Don Angelo Iacono, il sacerdote della Chiesa del Carmine a Serrara Fontana: entrambi erano stati ricoverati dopo aver contratto il Covid, ed in particolare lo Scotti era affetto anche da altre patologie che avevano reso subito il suo quadro clinico decisamente preoccupante.

Dolore e cordoglio a Ischia per scomparsa del gestore del ristorante “La Bitta”. Spuntano nuovi positivi, intanto all’ospedale Rizzoli sale a 15 il numero dei ricoverati e si registrano purtroppo anche due ingressi in terapia intensiva

La scomparsa del sacerdote, naturalmente, ha gettato sconforto e dolore tra i fedeli e non solo. Il sindaco serrarese, Rosario Caruso, si è così espresso: “Oggi (ieri per chi legge, ndr) è un giorno molto triste per la nostra comunità. Don Angelo ci ha lasciati. Ho sperato che tornasse anche quando le notizie dall’ospedale diventavano, di giorno in giorno, poco confortanti. Parroco è riduttivo, per moltissimi è stato un padre, c’è chi mi ha raccontato che rimasto orfano della madre ha trovato in lui sostegno, forza, protezione, in lui più di altre persone vicine a lui. Per molti è stato un amico, un fratello. Per me è stato il vero Parroco, quello che resta umile e vicino alla sua gente. Carattere burbero, a tratti duro, solo apparenza perché sotto quella scorza c’era tanto amore per la sua gente”.

Oggi la salma sarà condotta in Piazza a Serrara ed alle 15 è prevista la celebrazione del rito funebre sul lato Belvedere. Ma il coronavirus è un subdolo nemico sempre in agguato e per questo il sindaco Caruso ha fatto altre importanti comunicazioni alla cittadinanza: “Ci saranno trenta posti a sedere distanziati, l’accesso alla piazza sarà consentito dunque solo a trenta persone, è giusto dare priorità ai suoi familiari. Non saranno ammesse persone in piedi. Tutti dovranno indossare la mascherina, ho chiesto che a tale disposizione si attenga anche il celebrante. Il periodo è come tutti sappiamo molto particolare e lo screening sui contatti diretti ancora in corso ci impone di essere ancora più scrupolosi nel rispettare e far rispettare le disposizioni. Verrà installato l’impianto audio e ho chiesto a Nuvola TV (che si è resa disponibile e li ringrazio) di trasmettere la diretta della celebrazione della messa cosicché tutta la comunità e non solo, se pur non presente fisicamente, possa essere vicino a Don Angelo con le intenzioni e con il cuore”. Ad annunciare la notizia era stata la Diocesi di Ischia con questo breve e laconico comunicato: “Il nostro Vescovo Pietro con grande dolore comunica che il carissimo don Angelo Iacono, pochi minuti fa, ha concluso la sua giornata terrena. Raccolto in preghiera invita il presbiterio e i fedeli tutti ad affidare alla Misericordia di Dio il carissimo confratello ed esprime alla famiglia e alla comunità parrocchiale le più sentite condoglianze”.

Per il resto da segnalare le sempre maggiori difficoltà nel correre dietro ai dati sugli esiti dei tamponi che ormai quotidianamente si svolgono a domicilio o presso il casello dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. Anche ieri siamo riusciti a venire in possesso di un solo dato parziale, che comunque evidenzia come il rapporto tra i test processati ed il numero di esiti positivi sia ancora preoccupante. Su 38 tamponi esterni, 11 sono risultati positivi al covid, statistiche che indicano come la curva del contagio made in Ischia certo non faccia progressi. E anche la situazione all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno comincia ad aver bisogno di essere monitorata con una certa attenzione: in virtù di due decessi e di un paziente dimesso si sono liberati tre posti, ma è da notare che si registrano due ingressi in terapia intensiva e che il numero complessivo dei ricoverati ha raggiunto quota quindici.

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