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CPL, il tribunale decide su competenza territoriale

di MARCO GAUDINI

 

ISCHIA – Durante la seconda udienza del procedimento penale che vede imputati il Sindaco di Ischia ed il Dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune, l’accusa ha sollevato l’eccezione di incompetenza, chiedendo il trasferimento degli atti a Modena. Un colpo di scena che ha suscitato forti reazioni nella difesa e che ha fatto da subito emergere delle contraddizioni nella posizione della Procura in merito al procedimento a carico dei due imputati

Nel corso della, scorsa udienza, infatti, il Pubblico Ministero Celeste Carrano, prendendo la parola sulle questioni preliminari ha motivato l’eccezione di incompetenza territoriale, col fatto che la prosecuzione del processo a Napoli per i due imputati, insieme con il procedimento che si sta tenendo a Modena, per il quale è stata fatta richiesta di rinvio a giudizio, dalla Procura modenese, determinerebbe un’anomalia: “si celebrerebbe, infatti, un  processo ai corruttori a Modena ed uno ai corrotti a Napoli”. Presso il Tribunale del capoluogo partenopeo,  sono infatti imputati il Sindaco d’Ischia Giosi Ferrandino ed il Dirigente dell’Ufficio Tecnico Silvano Arcamone, rinviati a  giudizio con rito immediato chiesto ed ottenuto dalla Procura di Napoli.

«Il Riesame (che nei mesi scorsi ”spacchettò” il processo in due filoni) ha fatto una valutazione errata ed anomala – ha continuato nella sua esposizione durante la scorsa udienza il Pubblico Ministero – Rilevare il principio del giudice naturale per Ferrandino e Arcamone non è un valore assoluto perché sono costituzionalmente rilevanti altri valori, quello del giusto processo e della parità di trattamento di tutti gli imputati. Il principio del giudice naturale (quello napoletano) non costituisce un valore assoluto perché potrebbe sorgere un possibile contrasto di diversi giudicati. In astratto potrebbe crearsi infatti la situazione di un presunto corrotto riconosciuto responsabile e di un presunto corruttore assolto, o viceversa. ”Quindi – ha concluso  il PM – il Tribunale dichiari l’incompetenza territoriale e trasmetta gli atti a Modena». Alla richiesta del Pubblico Ministero, rispose l’avvocato Alfonso Furgiuele, legale insieme al collega, l’avvocato Vignola, del Sindaco Ferrandino, che con una vera e propria lectio magistralis smontò pezzo su pezzo l’impostazione della Procura, chiedendo ovviamente che il Processo venga celebrato a Napoli ed anche in tempi celeri:. «Quanto alla questione – aveva dichiarato l’avvocato entrando nel merito nella richiesta avanzata dal PM – mi sembra infondata. Questa convinzione mi viene infatti dal Pubblico Ministero, basta infatti rileggere le sentenze della Cassazione e gli argomenti prospettati dal Pubblico Ministero, quando aveva un’idea diversa rispetto a quella odierna. Il problema non riguarda la competenza del Tribunale di Napoli per il nostro processo per il reato di corruzione impropria. Il problema  tuttalpiù, dovrebbe riguardare, Modena. Quando avevamo la misura cautelare addosso, e questo è il dato non più surreale ma inquietante – ha rappresentato  l’avvocato Furgiuele – per non far decorrere il termine si insistette sulla competenza. Noi non abbiamo mai detto che Napoli non era competente, non ci abbiamo mai pensato. Per mia abitudine non sostengo in diritto qualcosa solo perché mi fa comodo in un certo momento. Sostegno in diritto solo ciò che ritengo giusto ». In questa fase l’avvocato ha poi spiegato le motivazioni tecniche facendo emergere, secondo il suo punto di vista l’infondatezza della richiesta del PM.  Dopo gli interventi degli altri legali, gli avvocati Genny Tortora e Roberto Guida, difensori di Silvano Arcamone, che si sono associati alle dichiarazioni dell’avvocato Furgiuele, si espresse il Giudice che rinviò il tutto ad oggi. Il Tribunale, infatti, che si è riservato la decisione sulla richiesta del PM, si esprimerà oggi alle ore 12.00, presso l’aula 118 del Palazzo di Giustizia napoletano. Qualora, dovesse respingere la richiesta del Pubblico Ministero, già questa mattina il processo sarà celebrato, con l’escussione di alcuni testi, citati dal PM. In caso contrario ovviamente, non sarà possibile celebrare il processo e tutti gli atti saranno inviati a Modena, per la competenza sul procedimento. Sarà quindi questa, una giornata decisiva per le sorti di un procedimento che ha avuto un eco nazionale, e che gli imputati vorrebbero finisse presto, convinti della loro innocenza.

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