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Crisi idrica, il peggio è ormai alle spalle per l’isola

Il peggio sembra ormai essere alle spalle. La tanto temuta emergenza idrica che ha rischiato di mettere in ginocchio l’isola e i cui effetti si sono mostrati in tutta la loro forza nei primissimi giorni di giugno sembra ormai essere superata. L’acqua, bene primario, torna a scorrere senza interruzioni, se non temporanee e ampiamente annunciate e l’isola, come successo anche lo scorso anno, può tirare un sospiro di sollievo. Dietro a questo cambio ci sono molte ragioni. Alcune, come una attenzione maggiore al consumo e una drastica riduzione degli sprechi, hanno a che fare direttamente con la sensibilità dei cittadini dell’isola. Altre, invece, hanno direttamente a che fare con la politica e con una diversa e più efficiente organizzazione del lavoro all’interno delle strutture che, tra Napoli e Ischia, gestiscono e smistano i flussi di acqua potabile.

L’assist all’isola è arrivato da due pezzi da novanta del Governo della Campania: il primo è Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Regione con delega all’Ambiente e braccio destro di Vincenzo De Luca. L’altro è Michele Palmieri, direttore generale per l’Ambiente e l’Ecosistema e da sempre molto attento alle criticità dell’isola d’Ischia. Quando emerse l’emergenza idrica sull’isola, con una fornitura di appena 27mila metri cubi di acqua al giorno, ed i sindaci iniziarono a protestare chiedendo maggiori attenzioni, scelsero di fare la cosa più ovvia: rimettere quale coordinatore della distribuzione delle acque Fernando Padrevita. Ai più il nome sarà sconosciuto, ma è lui che lo scorso anno, per la prima volta nella storia dell’isola, riuscì a garantire la fornitura regolare di acqua per tutta la stagione estiva, senza nessuna interruzione.

È stato sufficiente questo semplice passaggio per fare in modo che la fornitura quotidiana all’isola passasse a 32mila metri cubi e che l’erogazione dell’acqua ritornasse ad essere regolare. Ovviamente Padrevita ha sfruttato il supporto del Responsabile di zona dei comuni Flegrei e delle isole Petrone. Ed è grazie a loro due se la situazione oggi è decisamente migliore rispetto al mese scorso. Rispetto a quello che si prospettava, la drammaticità della situazione la si sta gestendo e fronteggiando in modo esemplare, e l’auspicio è che, nonostante questo grande caldo che non ci dà tregua, il resto dell’estate possa scorrere in modo abbastanza tranquillo e che la forte affluenza di turisti che ospiteremo sulla nostra isola non influisca in negativo sull’erogazione dell’acqua. Ringraziando i responsabili regionali che si occupano di tale emergenza e gli operai tutti che si prodigano affinché la comunità non abbia gravi disagi, auguriamo loro, buon lavoro e ricordiamo a tutta la comunità che la crisi idrica, sebbene la si stia fronteggiando con tutte le risorse, non è affatto finita, anzi, e che pertanto, dobbiamo essere noi i primi ad aiutare riducendo significativamente ogni spreco. L’acqua, è giusto ricordarlo, è un bene comune e pertanto non va sprecata assolutamente.

Corrado Roveda

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