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Crisi politica a Ischia, la maggioranza “implode”

Al giro di boa del suo secondo e ultimo mandato Enzo Ferrandino sembra non voler lasciar spazio a Gianluca Trani come erede al trono lavorando a soluzioni più “comode”, su tutte l’investitura dell’attuale assessore Luigi Di Vaia. L’attuale presidente del consiglio sembra seguire l’evolversi degli eventi con calma serafica e apparente distacco ma il fuoco cova comunque sotto la cenere. E ad alimentarlo, manco a dirlo, soffia il vento di Casamicciola…

DI PERLAI PESCE

Il fuoco covava sotto la cenere da tanto, troppo tempo. E la situazione è diventata ancor più incandescente nel momento in cui l’attuale sindaco d’Ischia Enzo Ferrandino ha tagliato il traguardo del “giro di boa” del suo secondo mandato. Che, in base a quanto sancito dalle normative relative ai Comuni superiori ai 15.000 abitanti, significa anche ultimo giro di giostra prima di passare la mano. E abbiamo visto negli ultimi tempi quanto questo possa essere controproducente e causare una vera e propria deflagrazione, come accaduto ad esempio a Forio – dove Francesco Del Deo forse ha atteso troppo a lungo il terzo mandato o cercato eredi al trono che non gli facessero ombra – e a Casamicciola, dove Giovan Battista Castagna ha fatto “all in” su Peppe Silvitelli perché in caso di sua affermazione avrebbe ancora ricoperto un ruolo di centralità nell’ipotetica nuova amministrazione termale. In un caso come nell’altro abbiamo visto com’è andata a finire, ma questa è un’altra storia che nello specifico interessa poco. A Ischia è ancora presto per parlare di successione, per carità, mancano due anni buone al ritorno alle urne, ma è chiaro che tutti i protagonisti e gli aspiranti al trono iniziano a mettere i puntini sulle “i”. Nonostante una promessa di passaggio di consegne con l’attuale presidente del consiglio comunale, Gianluca Trani, sembra che negli ultimi tempi Enzo Ferrandino stia maturando idee diverse o quantomeno soluzioni alternative, che gli consentirebbero di continuare a rivestire un ruolo di primo piano nell’amministrazione che verrà e non certo da comprimario. A meno che, e anche questo non è da escludere, il sindaco non veda di cattivo occhio il feeling tra lo stesso Trani e l’attuale sindaco di Casamicciola Giosi Ferrandino: che con quest’ultimo non corra buon sangue è cosa nota anche alle parracine di campagna, ragion per cui ci sarebbe davvero da meravigliarsi molto poco. Se non addirittura nulla.

Giosi Ferrandino ha riunito presso un accorsato ristorante ancora chiuso al pubblico alcuni consiglieri, “interrogandoli” personalmente: il sindaco termale vuole valutare se esistono i presupposti per staccare la spina al “rivale” e in caso di necessità ha già manifestato il suo consenso a scendere in campo in prima persona. E allora…

E così il buon Enzo sembra aver deciso negli ultimi tempi che a entrare in rampa di lancio debba essere uno dei suoi fedelissimi, il già vicesindaco ed attuale assessore Luigi Di Vaia. Una cosa che però non avrebbe fatto piacere all’erede designato Gianluca Trani, anche se quest’ultimo continua ad ostentare una invidiabile tranquillità e osserva l’evolversi degli eventi con più o meno serafico distacco. A meno che non stia parimenti lavorando sotto traccia e lontano dai riflettori, circostanza che non ci sentiamo di confermare ma nemmeno di escludere. Chi invece sembra avere poca voglia di rimanere a guardare è proprio Giosi Ferrandino, primo cittadino di Casamicciola, il quale ha già deciso di riunire le “truppe cammellate” e capire che aria tira. Nei giorni scorsi ha incontrato alcuni consiglieri comunali a lui vicini (il primo è stato Massimo Trofa, fresco di ingresso in Forza Italia e fedelissimo del sindaco termale) per capire quali sono gli orientamenti dei componenti della civica assise. Una curiosità, gli appuntamenti si sono svolti in forma oltremodo blindata presso un accorsato ristorante casamicciolese che fino allo scorso fine settimana è rimasto chiuso al pubblico. Niente Hotel Le Querce, insomma, né tantomeno incontri alla luce del sole, tutto sottotraccia al punto tale che la leggenda narra che qualcuno abbia raggiunto la location designata passando dal retro e cioè accedendo dal Pio Monte della Misericordia. Insomma, tra un summit carbonaro e l’altro pare che si siano fatti anche i conti dei consiglieri comunali eventualmente pronti a staccare la spina a Enzo Ferrandino in caso di necessità: fonti vicine all’ambiente giosiano sostengono che le nove firme ci sono e che a mettere un autografo impiegherebbero poco più di cinque minuti, ma siccome l’indiscrezione è di parte preferiamo per ovvi motivi prenderla con le molle. Ma non è tutto, dopo gli screzi del passato Giosi è pronto a tutto pur di chiudere l’era del suo omonimo e addirittura ad alcuni suoi sodali ha dichiarato di essere pronto anche ad una clamorosa candidatura a sindaco nel 2027 a Ischia, dove tra l’altro ha già indossato la fascia tricolore per dieci anni. Intendiamoci, il sindaco casamicciolese non farebbe mai uno sgarbo a Gianluca Trani, con il quale il feeling è totale e assoluto, ma se servisse a schiodare definitivamente Enzo Ferrandino ed anche la sua presenza in un ruolo diverso dal palazzo municipale di via Iasolino sarebbe pronto anche a salutare la sua Casamicciola, dove attualmente sono in corso delicati e complessi processi di ricostruzione post sisma e post alluvione. E questo la dice lunga su come ad Ischia la primavera potrebbe essere decisamente molto calda. Meditate gente, meditate…

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