CRONACAPRIMO PIANO

Crolla il muro, Il Comune di Forio contro la Città Metropolitana

La struttura muraria di via Giovanni Mazzella, già oggetto di diverse perplessità all’epoca dei lavori, è ceduta in mare dopo la burrasca di ieri. La rabbia del sindaco Del Deo che chiede il ripristino ad horas dell’opera e annuncia di essere pronto ad adire le vie legali

No, non siamo a Gerusalemme, eppure ci sono tutti i presupposti per parlare di muro del pianto. Nel “bollettino di guerra” legato alla giornata caratterizzata da vento e pioggia che ha flagellato ininterrottamente l’isola (e di cui documentiamo ampiamente in altra parte del giornale), c’è un episodio che certo ha lasciato decisamente sconcertati e che riapre antiche ferite e polemiche relative alle modalità con cui fossero stati svolti determinati lavori da parte della Città Metropolitana. In maniera non ortodossa, verrebbe voglia di dire, dopo quanto accaduto ieri a Forio, dove ha ceduto di schianto – sotto la furia della burrasca e dei marosi – l’ormai arcinoto muro di via Giovanni Mazzella. Un episodio che, al netto della conta dei danni che si registra su uno scoglio che da stamattina inizierà a leccarsi le ferite, ha mandato su tutte le furie il Comune di Forio e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Del Deo, che più volte in passato aveva esternato perplessità (invero mettendo anche nero su bianco) sulla “bontà” con cui erano state eseguite determinate opere.

Ecco perché, dopo quanto accaduto, ieri nel palazzo municipale di via Genovino, l’umore era ovviamente dei peggiori. Dall’ente è partita anche una nota che lo testimonia chiaramente e nella quale si legge: “A seguito del moto ondoso in forte aumento e delle raffiche di vento che stanno interessando i quadranti del Comune di Forio, l’opera muraria realizzata dalla Città Metropolitana di Napoli, sottostante il lungomare G. Mazzella, è crollata in mare esponendo nuovamente la costa ad una continua erosione. Purtroppo, alla prima grande mareggiata, si è verificato quello che i tecnici degli Uffici Comunali di Forio e l’Amministrazione Comunale avevano ipotizzato durante la realizzazione dei lavori. Più volte, infatti, erano state rappresentate le tante perplessità sorte in merito alla corretta realizzazione dell’opera da parte della Città Metropolitana, ma tutte le osservazioni – puntualmente inviate ai responsabili metropolitani – non sono state prese in considerazione”. Un pesantissimo ed inequivocabile atto d’accusa quello del Comune turrita e nella parte successiva della nota arrivano le dichiarazioni del primo cittadino Francesco Del Deo che non le manda certo a dire e spiega: “Ovviamente la nostra attenzione resta altissima e, immediatamente, abbiamo già contattato gli uffici prepostidella Città Metropolitana per sollecitare un intervento urgente di messa in sicurezza e ripristino in modo tecnicamente corretto dell’opera muraria a protezione della costa e dell’arteria viaria. Infine l’area costiera del lungomare Mazzella, nei prossimi mesi, come già anticipato, sarà oggetto di nuovi interventi da parte del Comune di Forio, già progettati, finanziati e appaltati, volti all’inizio di una mitigazione del rischio crolli. Inoltre, il tratto di costa compreso tra il Soccorso e l’area denominata Pietre Rosse è oggetto di un progetto di circa 400mila euro, tra l’altro già affidato e le cui fasi di indagini e rilievi son state già concluse dalla ditta affidataria”.

La vicenda in ogni caso è destinata inevitabilmente ad avere degli strascichi. Dal palazzo municipale foriano si attende un intervento repentino da parte della Città Metropolitana, insomma non si accetteranno i soliti tempi biblici prima che si ponga rimedio ad una situazione imbarazzante causata per – a questo punto appare chiaro – evidente superficialità nell’esecuzione delle opere. E non è un caso che nella giornata di ieri c’è stato anche chi, come Augusto Coppola, ha voluto ripubblicare sui suoi profili social alcune “grida di dolore” lanciate addirittura nel lontano 2018 quando parlava senzi mezzi termini (vi risparmiamo i tecnicismi, che al lettore interessano decisamente poco) di lavori eseguiti “ad capocchiam”. Nel frattempo dal Comune si sta valutando anche l’ipotesi, invero tutt’altro che remota, di chiedere il risarcimento dei danni all’ente di Piazza Matteotti. Che stavolta farebbe bene a pigiare il piede sull’acceleratore: la sua pachidermica velocità, in questo caso, potrebbe costare cara. E nell’accezione letterale del termine.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

1 Comment
Più vecchio
Più recente Più Votato
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Fabio

Bello in epoca Romana quando veniva punito severamente il responsabile che costruiva un ponte che crolla o un addestratore di leoni che presenta leoni non affamati di carne umana. Noi abbiamo arrochiti architetti e politici che hanno fatto muri e scogliere senza un minimo di cervello!

Pulsante per tornare all'inizio
1
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex