CRONACA

Spaccio, Liccardo lascia Poggioreale

Il Tribunale del Riesame accoglie il ricorso presentato dall’avvocato Roberto Iacono e concede al 51enne serrarese gli arresti domiciliari. L’uomo era finito in manette dopo essere stato trovato in possesso di circa 3 kg di stupefacenti

Dopo oltre due settimane di permanenza nel carcere di Poggioreale, il 51enne Umberto Liccardo ha lasciato le patrie galere ed ha ottenuto la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame che ha accolto le richieste del difensore del commerciante santangiolese, l’avvocato Roberto Iacono, che proprio in occasione di questo ricorso aveva iniziato ad occuparsi di questa delicata vicenda. Dopo essere stato tratto in arresto dagli agenti del commissariato di polizia di Ischia – guidati dal vicequestore Ciro Re – nel corso dell’udienza di convalida alla presenza di un avvocato d’ufficio il Liccardo aveva preferito avvalersi della facoltà di non rispondere dopo essersi limitato a negare ogni attività di spaccio. Un atteggiamento, questo, che aveva convinto il gip (oltre che a convalidare l’arresto operato dai poliziotti) a disporre la permanenza nella casa circondariale partenopea. Che Umberto Liccardo, come detto, ha lasciato nella giornata di ieri per far ritorno sull’isola verde.

L’avvocato Roberto Iacono

Umberto Liccardo fu arrestato nel pomeriggio di giovedì 4 gennaio. Intorno alle 17 gli agenti procedettero a un appostamento con l’intento di verificare la veridicità di una serie di notizie apprese da fonti confidenziali. Qui notavano l’uomo affacciarsi spesso all’esterno del suo negozietto e guardarsi intorno quasi a volersi sincerare di non essere osservato o magari verificare se stesse arrivando qualcuno. A un certo punto il personale a disposizione di Ciro Re ha deciso di vedersi chiaro avvicinandosi ulteriormente al negozio: a questo punto però il Liccardo, resosi conto forse che si trovava dinanzi a dei poliziotti, è corso tempestivamente dietro il bancone stesso quasi come se volesse celare qualcosa. Un’operazione non riuscita e gli agenti hanno notato che nell’area si trovavano due cucchiaini intrisi di polvere bianca e un bilancino di precisione. Ma non è tutto, nel negozio si avvertiva distintamente un forte odore di marijuana. A questo punto il soggetto veniva edotto che si sarebbe passati ad una perquisizione dell’attività ubicata in via Chiaia delle Rose. Che, manco a dirlo, dava un risultato positivo, inimmaginabile. Infatti gli agenti all’interno dell’esercizio commerciale (dopo aver trovato il Liccardo in possesso di 500 euro, suddivisi in banconote di vario taglio), hanno rinvenuto 4 involucri con circa 2 grammi di cocaina, 6 panetti e 4 pezzi di hashish del peso complessivo di circa 650 grammi e 3 bustine con circa 20 grammi di marijuana; ancora, in un locale adibito a deposito, gli agenti hanno trovato altri 2 involucri contenenti circa 57 grammi di cocaina e 3 orologi di un noto marchio, che dalle prime risultanze compiute sono risultati falsi. Inoltre, essendovi fondato motivo di ritenere che potessero esservi ulteriori elementi in ordine ai fatti per i quali si stava procedendo, i poliziotti hanno esteso l’attività di controllo presso l’abitazione dell’indagato e in un garage in suo uso dove hanno rinvenuto e sequestrato 4 involucri di hashish del peso complessivo di quasi 1,6 kg e diverso materiale per il confezionamento della droga. 

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