CRONACA

Procida, fino al 31 Dicembre accesso regolamentato dei veicoli

Con la firma del decreto del Ministro Giovannini, primo storico riconoscimento anche per i “Figli di Procida”

Dalla giornata di ieri, con l’emanazione del decreto del Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini, sono entrate in vigore le nuove disposizioni che riguardano e regolano lo sbarco di mezzi a motore sull’isola di Procida e che resteranno in vigore fino al prossimo 31 dicembre.

Unica vera novità rispetto al passato, oltre al prolungamento del periodo, il riconoscimento, seppur con alcuni paletti, ai “Figli di Procida”, ovvero coloro che, per motivi di studio, di lavoro o altro, si sono dovuti spostare in altre località dello stivale o del mondo.

Ritorno al decreto ministeriale si legge:

“Art. 1 (Divieti)

1. Dal 1° aprile 2022 al 31 dicembre 2022, sono vietati l’afflusso e la circolazione nell’isola di Procida degli autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori, appartenenti a persone non facenti parte della popolazione stabilmente residente sull’isola, anche se risultino cointestati con persone ivi residenti.

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Art. 2 (Deroghe)

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1. Nel periodo di cui all’articolo 1 sono esclusi dal divieto i seguenti veicoli:

a) autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori appartenenti ai proprietari di abitazioni ubicate nel territorio dell’isola che, pur non essendo residenti, risultino iscritti nei ruoli comunali della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, limitatamente ad un solo veicolo per nucleo familiare e che inoltre, dovranno munirsi di uno specifico abbonamento ed esporre apposito contrassegno per l’intero periodo di permanenza;

b) veicoli appartenenti e condotti da persone iscritte all’elenco dei “figli di Procida” ed in possesso di apposito tesserino, come da deliberazione vigente, legate da una parentela entro il 2° grado a residenti a Procida da almeno venti anni e che necessitino di assistenza. A tali veicoli è consentito l’afflusso ed il transito da e per un’area privata, ove il veicolo dovrà rimanere parcheggiato per tutta la durata del soggiorno;

c) autoveicoli e motoveicoli che devono raggiugere le strutture sanitarie della ASL Napoli Nord 2 ubicate sull’isola di Procida, i centri convenzionati di riabilitazione, di dialisi, provvisti di certificazione del medico di base o dell’Amministrazione delle strutture, limitatamente al giorno della visita prevista;

d) veicoli che trasportano persone con disabilità, purché muniti dell’apposito contrassegno previsto dall’articolo 381 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, rilasciato da una competente autorità italiana o estera;

e) veicoli appartenenti a ditte che lavorano sull’isola di Procida, nonché autoveicoli che trasportano artisti e relative attrezzature per occasionali prestazioni di spettacolo di interesse pubblico o anche in forma privata, previa autorizzazione rilasciata di volta in volta dall’Amministrazione comunale;

f) veicoli destinati agli approvvigionamenti alimentari per gli esercizi commerciali e alla consegna di farmaci, quotidiani e periodici, di massa complessiva a pieno carico non superiore a 3,5 t, con operazioni di imbarco e di sbarco da eseguirsi nella fascia oraria compresa tra le ore 3,00 e le ore 11,45;

g) veicoli adibiti al trasporto di cose di massa complessiva a pieno carico non superiore a 5 t, limitatamente ai giorni feriali dal lunedì al venerdì, con operazioni di imbarco e di sbarco da eseguirsi nella fascia oraria compresa tra le ore 3,00 e le ore 11,45;

h) veicoli noleggiati e condotti da persone che abbiano la propria residenza nel Comune di Procida;

i) autoambulanze, veicoli delle forze dell’ordine, veicoli tecnici delle aziende erogatrici di pubblici servizi nell’isola, carri funebri e veicoli al seguito, e autoveicoli appartenenti al servizio ecologico della Città Metropolitana;

j) veicoli di servizio per il trasporto di attrezzature in uso ad altre Pubbliche Amministrazioni, quale Regione, Città Metropolitana, Servizio Territoriale del Dipartimento Provinciale dell’ARPAC, della ASL.

2. Per il libero transito e sosta sull’isola, quando consentita, i veicoli di cui al precedente comma 1, lett. a), b) c), d), e), f), g) e h) dovranno compilare apposita autodichiarazione, completa in ogni sua parte, secondo la specifica modulistica disponibile sul sito internet del Comune di Procida, che dovrà essere conservata all’interno del veicolo ed esposta in maniera visibile per tutto il periodo del soggiorno.

Art. 3 (Autorizzazioni)

Il ministro Enrico Giovannini

1. Al Prefetto di Napoli è concessa la facoltà, in caso di appurata e reale necessità ed urgenza, di concedere ulteriori autorizzazioni in deroga al divieto di sbarco e di circolazione nell’isola di Procida. Tali autorizzazioni dovranno avere una durata non superiore alle 48 ore di permanenza sull’isola. Qualora le esigenze che hanno dato luogo al rilascio di tali autorizzazioni non si esaurissero in questo termine temporale, l’Amministrazione comunale, in presenza di fondati e comprovati motivi può, con proprio provvedimento, autorizzare per lo stretto periodo necessario, un ulteriore periodo di circolazione.

Art. 4 (Sanzioni)

1. Chiunque violi i divieti di cui al presente decreto è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 430 a euro 1.731 così come previsto dal comma 2 dell’articolo 8 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, con gli aggiornamenti di cui al decreto del Ministro della Giustizia in data 31 dicembre 2020”.

Sulla deroga che interessa i “Figli di Procida”, Giuseppe Giaquinto, tra quelli che maggiormente ha creduto nel portare avanti questa battaglia, dice: “Sono felice che finalmente è arrivato il decreto ministeriale contenente il divieto di sbarco sull’isola di Procida e che per la prima volta contiene la deroga per i Figli di Procida. Una battaglia, insieme ad altre, che porto avanti da tempo e che vede un giusto riconoscimento per quanti su quest’isola sono nati e cresciuti e hanno ancora degli affetti. Vivere lontano da Procida, per i motivi più vari, non significa diventare estranei al territorio. Per questo la mia battaglia di inclusione per quanti sono lontani ma vicini col cuore mi ha sempre appassionato. Molti sono stati e saranno sempre miei amici e per me restano Procidani e Figli dell’isola.

Ringrazio quanti hanno sostenuto questa iniziativa a cominciare dalla stampa locale e canali di informazione fino al Consiglio comunale che si è espresso positivamente all’unanimità su questa mia idea, ripresa dalla minoranza consiliare e dall’amministrazione che ha proposto la modifica al decreto precedente. Ringrazio il Ministero che oltre a recepire i dovuti suggerimenti per la deroga ha usato, per la prima volta nella storia riferendosi a cittadini delle isole, il termine “Figli di Procida” entrato a far parte, giustamente, del linguaggio comune e che caratterizza proprio questo profondo radicamento con il territorio di origine.

Il testo lascia qualche perplessità riguardo a motivi di esclusione ma sono certo che verrà fatto ogni sforzo per garantire agli aventi le caratteristiche di poter riabbracciare i propri cari e la propria isola”.

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