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Da Ischia in Kenya con un carico di amore e di vestiario

di Isabella Puca

Ischia –  Il cuore degli ischitani sa essere davvero grande, immenso. A dimostrarlo questa volta sono Sebastiano, Marianna, Gianni, Alex, un gruppo di amici che, ogni anno, da più di dieci anni, si reca nei villaggi del Kenya per portare abiti, scarpe e cibo a bambini meno fortunati. Da giorni girano le foto sorridenti di questi bimbi che indossano un paio di scarpe che, probabilmente, un altro bimbo ha scartato perché non più alla moda, o una maglietta che ormai non riesce a indossare più. Ma a essere sorridenti sono anche loro che, ogni anno, fanno questa beneficenza con la voglia di poter fare sempre di più. «Sono anni ormai che approfittando del fatto che Alex Miru e Gianni Tesoro si recano in Kenya, ne “approfittiamo ” anche noi per fare della beneficenza perché siamo certi che viene distribuita “pro manibus” e che quindi arriva di certo». È così che ci dice Sebastiano Balestriere proprietario di un negozio di scarpe a Ischia Ponte e fautore insieme a un gruppo di amici di questo bellissimo gesto. Gianni e Alex, partiti lo scorso 9 marzo, in questi giorni sono ancora lì in Kenya a farsi riempire di abbracci e di sorrisi. «Oltre alle calzature – ha spiegato ancora Sebastiano – inviamo anche abbigliamento usato, ma in buone condizioni, e altri beni di prima necessità dal pane e nutella ai vestiti e alle scarpe, rimanenze di fine serie o fuori collezione. Facciamo una raccolta di abbigliamento tra amici che ci portano tutto lavato e stirato e mettiamo sotto vuoto. Purtroppo le dimensioni della raccolta non sono eccessive; compriamo solo alcuni bagagli da stiva da 25 kg che poi Alex e Gianni trasportano fino a lì». Sono più di uno i villaggi nei quali viene distribuito di tutto e di più persino magliette del Napoli o della Nazionale italiana. La voglia di fare di più, però, è davvero tanta e l’idea è ora quella di costituire una fondazione così da donare molto di più di tre valige, «il mio sogno – ha concluso Sebastiano –  è quello di mettere su una fondazione, alla raccolta potremmo partecipare così più di un negozio, ma per farlo ci sono una serie di questioni burocratiche da risolvere. Sarebbe bello se si riuscisse a fare con il Consorzio Ischia Ponte così invece  di comprare 3 bagagli potremmo compare mezzo container. Per ora  è una cosa molto semplice che facciamo tra amici, ma  è beneficenza che arriva dalle nostre alle loro mani».

 

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