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LE STORIE DI SANDRA RICORDANDO CIRO DI SCALA VIGILE URBANO A ISCHIA

Dal matrimonio tra Antonietta del Prete (razza U Pulient) e Raffaele Di Scala, nacquero tre figli, Anna sposata Esposito con tre figli Virginia, Raffaele e Maria Rosaria. Chiara sposata D’angelo e due figli Assunta e Salvatore e il nostro Ciro a cui dedico il mio scritto, che nell’ottobre 1987 sposò Anna ed ebbero due figlie Antonella e Rossella. Dopo circa dieci anni Ciro e Anna si separarono. Il mio caro amico Ciro era nato il 13 Aprile 1956 con quello che i nostri anziani chiamavano il “Cuor Contento”. A quel tempo la famiglia Di Scala abitava sul vicolo della fontana per capirci quello sulla salita di San Pietro sulla destra a fianco al negozio di Totonno Savarese, per poi trasfersi a San Ciro. Fin da bambino fu un allegrone, sempre pronto a giocare, a fare gruppo, a stare in compagnia. Ciro cresceva con noi sulla nostra spiaggia e quando c’era lui tutti eravamo più felici. Aveva due grandi passioni oltre all’amore per le figlie, ed erano la squadra del Napoli calcio e la musica. Non si perdeva una partita e tifava con passione restando felice per giorni se il suo Napoli vinceva. Creò un piccolo complesso musicale con alcuni amici e spesso suonavano in varie feste oppure nelle ricorrenze familiari. 

Ciro è stato coccolato non solo dai genitori, ma soprattutto dalle sue dolci e belle sorelle, Anna e Chiara che lo amavano e lo seguivano sempre essendo il piccolo di casa. Ciro fu assunto nei vigili urbani di Ischia e anche lì si fece amare da tutti. Amava il suo lavoro come ogni cosa che faceva, e tanti lo ricordano con nostalgia e affetto. Mi sono vista spesso con Ciro da adulta non sulla nostra spiaggia, ma ai Maronti dove veniva sempre con la sua compagna Anna e la famiglia di lei che conosco molto bene. Passavamo dei bei pomeriggi tutti insieme allegramente. Putroppo Ciro nel 2003 si ammalò di quello che chiamiamo un brutto male, fu operato e sembrò guarito, e riprese a lavorare. Ma dopo alcuni anni, una ricaduta del male non gli permise più di lavorare e ne soffrì moltissimo. Tutto sembrava superato e lui viveva una vita serena essendo diventato nonno di Angelo e Diamante figli di Rossella e di Emanuele figlio dI Antonella. Amava quei nipotini e ne andava fiero. Ma il destino lo aspettò a maggio del 2016 quando dopo tanti anni sembrava guarito, e in pochi giorni dal ricovero ed esattamente il 15 maggio, lo portò via per sempre. Quella sua ironia, quel suo essere fatalista, quelle partite a carte sulla spiaggia, quel suo dirmi ogni volta: “We Sandra ricordi come era bello quando giocavamo sulla nostra spiaggia?” E quel riportare insieme a galla quei giorni. Oggi Ciro avrebbe altri due nipotini, Camilla da Antonella e…e…Ciro da Rossella si Ciro proprio come quel papà tanto amato che ancora oggi manca e che le fa commuovere spesso. Sono in contatto con Antonella che assomiglia a Ciro in modo incredibile e sia lei che Rossella hanno nel cuore i ricordi vivi del loro padre e si sono dette felici di ricordarlo attraverso il mio scritto. Ringrazio Antonella Di Scala per avermi dato foto e qualche notizia.

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