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Ex Jolly, al Consiglio di Stato brinda il Comune di Ischia

Brinda ancora una volta il Comune di Ischia. Nel braccio di ferro con il gruppo di albergatori contrari alla realizzazione del nuovo parcheggio adiacente all’ex Jolly Hotel, l’ente di via Iasolino incassa anche l’esito favorevole dinanzi al Consiglio di Stato. L’ordinanza della Quarta sezione dell’organo d’appello della nostra giustizia amministrativa è stata resa nota ieri mattina: il ricorso presentato dalle Società Limparo s.r.l, Sanpara s.r.l, La Villarosa s.a.s, Hotel Royal Terme s.r.l è stato respinto, confermando in sostanza l’ordinanza emanata lo scorso 26 ottobre dal Tar della Campania. Il provvedimento, pubblicato ieri e firmato dal Presidente Vito Poli, è chiaro: «tutte le censure non appaiono meritevoli di favorevole apprezzamento per ciò che concerne il fumus boni juris», inoltre «difetta anche il periculum in mora alla luce degli atti depositati nell’odierno giudizio, che danno atto della realizzazione del 60% dei lavori, oggetto degli atti impugnati, dai quali non si evince un rischio a carico della falda». È stata respinta anche l’istanza di revocazione per errore di fatto del  decreto cautelare n. 4974 del 20 novembre 2017, «in quanto le esclusioni dal montante massimo di pagine, ivi indicate, non trovano rispondenza nella legge». Le società alberghiere sono state condannate al pagamento delle spese, quantificate in 4mila euro. Il Comune di Ischia può dunque festeggiare definitivamente lo scampato pericolo, in quanto per i magistrati amministrativi le opere possono continuare senza alcun pregiudizio per la falda acquifera. Il risultato va dunque a scongiurare una sospensione dei lavori che avrebbe rappresentato un grave danno per il paese nonché per le casse dell’Ente.

I finanziamenti per il progetto risalgono a diversi anni fa, e i lavori dovranno concludersi a breve con relativa rendicontazione, altrimenti l’ente corre il rischio di dover restituire i fondi erogati a suo tempo, con le conseguenze facilmente immaginabili. L’opposizione degli albergatori era principalmente fondata sull’impatto ambientale che l’opera potrebbe avere sulle risorse termali, ma erano in molti a temere anche danni di tipo paesaggistico, costituiti dal sorgere di un “cubo” di cemento sopraelevato rispetto al livello stradale e ricoperto di automobili. Un’eventualità che ha più volte scatenato le contestazioni di chi, non senza ragione, sostiene che in questo modo il traffico del centro cittadino viene alimentato e non certo diminuito, aggiungendo ulteriore caos alla circolazione stradale in un punto nevralgico. L’amministrazione è di avviso opposto anche su questo punto, in quanto a via Iasolino ritengono che il potenziamento dell’area di parcheggio nella centralissima via Alfredo De Luca potrà alleviare il caos generato dal traffico e dunque essere di grande utilità per residenti, turisti e attività commerciali della zona. Negli ultimi mesi la vicenda della concreta ripresa dei lavori ha tenuto banco attraverso varie tappe: dopo le operazioni preliminari di inizio estate, con i sondaggi del terreno che hanno preceduto la messa in opera del cantiere, a fine settembre arrivò la sospensiva del Tar che bloccò i lavori per un mese, fino al 25 ottobre, quando lo stesso Tribunale riconobbe le ragioni dell’amministrazione consentendo la ripresa.

Sembra dunque calare il sipario, almeno dal punto di vista giudiziario-amministrativo, sui contrasti sorti intorno a un progetto il cui preliminare relativo al primo lotto fu votato con una delibera dalla giunta municipale nel marzo dell’ormai lontano 2011. Molti ricorderanno anche gli interventi del consigliere di minoranza Carmine Bernardo  che dapprima scrisse all’Anac sollecitando l’intervento dell’organismo presieduto dal magistrato Raffaele Cantone e poi successivamente fu artefice di un’interrogazione consiliare nella quale evidenziava quelle che egli stesso riteneva essere una serie di illegittimità e criticità. Ieri, tuttavia, il Consiglio di Stato ha messo il suo sigillo alla legittimità dell’opera, che peraltro procede spedita. Comprensibile dunque la soddisfazione dell’amministrazione di via Iasolino.

ENZO FERRANDINO: «L’INTERESSE PUBBLICO HA PREVALSO». «Oggi è un giorno buono per il paese, ha prevalso l’interesse pubblico rispetto alle pretestuose e infondate ragioni di alcuni dei ricorrenti; perseguire logiche ostruzionistiche non genera il miglioramento delle condizioni del territorio. I lavori proseguiranno celermente e l’opera sarà presto completata andando a riqualificare una zona che versava in uno stato d’abbandono e a razionalizzare le aree di sosta nel centro di Ischia». Così il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino ha commentato l’ordinanza del Consiglio di Stato che di fatto conferma la decisione del Tar e consente al cantiere di via De Luca di proseguire i lavori di realizzazione del nuovo parcheggio.

Francesco Ferrandino

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