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D’Acunto: un visionario pragmatico da ricordare

di ERMETE FERRARA

Giusto un anno fa si è spenta la stella di Antonio D’Acunto, profeta laico del Comunismo Ecologico e della Civiltà del Sole. I tanti amici ed estimatori che allora si affollarono nel Duomo di Napoli – e successivamente nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo – a distanza di un anno vogliono mantenerne vivo il ricordo ma, soprattutto, continuano a portarne avanti l’impegno per realizzare il progetto di una società ecologica, pacifica, giusta e solidale. Come tutte le stelle, d’altronde, anche quella di D’Acunto continua a farci giungere la sua luce anche dopo il suo spegnimento. E’ la luce di una Politica con la maiuscola, sintesi eccezionale di un pensiero lucido e lungimirante e di un’azione incisiva e sempre coerente. Un connubio ormai raro di teoria e prassi, che Antonio seppe incarnare e che resta come un grande insegnamento di vita per tutti/e coloro che hanno avuto la fortuna di stargli vicino e di collaborare alla sua solare Utopia.

Decenni d’impegno per un ambientalismo autentico, con profonde radici nell’ecologia scientifica ma alimentato da un altrettanto profondo afflato umanistico, hanno prodotto risultati incredibili in una Città ed in una Regione che non brillavano certo per una pratica politica fondata sull’etica ed animata da visioni globali. D’Acunto ha saputo vivere tutte le sue esperienze associative ed istituzionali – fra cui quella di Consigliere dei Verdi Arcobaleno alla Regione Campania – portando ovunque il carisma della sua mission ed un’eccezionale capacità di concretizzare la sua vision. Tra i fondatori ed animatori della Lega per l’Ambiente prima e di Verdi Ambiente e Società poi, è stato il migliore rappresentante di queste realtà, che hanno dato avvicinato l’ambientalismo ad un’ impostazione eco-sociale e d’impegno civile.  Una sintesi della sua personalità la fece allora il Sindaco de Magistris, quando salutò in lui “un uomo generoso, umile, un passionario, un gran combattente, un uomo perbene, un amico”. Ma forse il ritratto più efficace è stato quello che diede di lui Emanuele Piedimonte in un articolo, definendolo: “Quel guerriero sorridente che regalò alla  Campania l’energia solare”.

A questa ed alle tante altre sue battaglie è dedicata la recente pubblicazione da parte dell’editrice napoletana “La Città del Sole” degli scritti di Antonio D’Acunto, a cura del figlio Francesco, con una prefazione di Nicola Lamonica ed una biografia da me curata. Questo libro s’intitola significativamente “Alla ricerca di un nuovo umanesimo” e in questa frase racchiude il senso stesso della sua opera: un’incessante ricerca di un modo per riconciliare i valori dell’Umanità con quelli della Natura e della sua meravigliosa biodiversità.  Una sintesi che coniugava il rigore della deep ecology col calore di una cultura umanistica, grazie alla funzione catalizzatrice di uno stupore per la grandezza e bellezza dell’Universo che denotava in lui un afflato quasi religioso. Una sintesi che ha portato spesso Antonio ad occuparsi anche di altri valori fondamentali, come quelli sanciti dalla nostra Costituzione repubblicana, che fino all’ultimo egli ha difeso dagli attacchi del pericoloso revisionismo attuale. Giustizia, pace e lavoro – insieme all’ambiente – sono stati i suoi riferimenti basilari, nella prospettiva di un’alternativa globale ma al tempo stesso profondamente radicata nel locale del nostro territorio, con la sua ricchezza e varietà.

Ora tocca a noi, che portiamo avanti l’impegno per la rivoluzione energetica di cui è stato il profeta, continuare sulla strada che ci ha indicato. La legge popolare  da lui ideata su “cultura e diffusione dell’energia solare in Campania” è già da due anni una realtà istituzionale, come legge regionale n. 1 del 2013. Realizzare davvero questa grande intuizione è il nostro obiettivo come Rete associativa che non ha mai smesso di lavorare perché si realizzi il sogno di una Campania leader d’una profonda svolta nella politica energetica, e di una Napoli Città del Sole. Diffondere il libro di D’Acunto, quindi, è uno dei passi necessari perché i Cittadini – ed in particolare i giovani – comincino a comprenderne il messaggio e ci aiutino a tenere accesa la sua stella.

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(*) Presidente, Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità (www.laciviltadelsole.org )

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