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Dafal e Regis, dalla Francia il loro sì a 10 metri dalla zona rossa

di Isabella Puca

foto Tommaso Monti

Casamicciola – Dalal fa la giornalista ed è di origini algerine, Regis è un imprenditore francese e qualche giorno fa hanno deciso di unirsi in matrimonio e di farlo proprio qui a Ischia. Sembrerebbe una notizia come tante altre se non fosse che il matrimonio è avvenuto a 10 metri dalla zona rossa, proprio lì, a Casamicciola. Il desiderio di sposarsi su quell’isola che nel 2014 li aveva fatti innamorare è stato tale da sconfiggere ogni paura; il loro giorno più bello doveva essere celebrato qui ad ogni costo. È ancora emozionato Alberto che insieme ai suoi fratelli Luisa e Arnaldo gestisce l’hotel situato a dieci metri dal blocco che delimita la zona rossa. «Dalal e Regis hanno alloggiato da noi per tre anni di fila – ci racconta –  e nel 2016 ci dissero di voler organizzare qui il loro matrimonio. A giugno siamo stati insieme a Villa Arbusto dove si è svolto il rito civile seguito da una cena nella nostra struttura seguita da una festa in terrazza. Tutti gli invitati – una cinquantina e tutti provenienti dalla Francia ndr – hanno ballato fino alle cinque del mattino; siamo riusciti a tenere la musica fino a quell’ora perché purtroppo, ormai, in zona non abita quasi più nessuno». Ai fornelli lo Chef insieme con Ghigo cugino di famiglia anche lui con la casa danneggiata dal terremoto. «Dopo aver saputo del sisma – ci racconta ancora Alberto – hanno telefonato per informarsi sullo stato dell’albergo. Ho detto loro che avevamo avuto soltanto piccole crepe superficiali, subito riparate, e si sono fidati subito. Ho spiegato che ci trovavamo a meno di 10 m dalla zona rossa dove non si poteva circolare, ma non hanno desistito». Un ape calessino agghindato a festa ha atteso la sposa lungo via Pendio Lacco e l’ha condotta a coronare il suo sogno d’amore. La festa è proseguita anche il giorno dopo; ospiti speciali i delfini che li hanno accompagnati per un lungo tratto percorso in mare su due meravigliosi velieri. C’è una Casamicciola che vuole ripartire a tutti i costi e lo fa, questa volta, grazie agli ospiti della nostra isola, innamorati dei nostri tramonti a tal punto da non avere paura di un’altra possibile, drammatica scossa. «Ero scettico sulla buona riuscita del matrimonio, avevo paura che potesse arrivare un’altra scossa e invece è andato tutto benissimo. Gli sposi partono oggi e sono stati tutti contentissimi di questi giorni trascorsi sull’isola d’Ischia». Con il sisma la famiglia Monti ha perso anche lo stabilimento termale S. Rita di Francesco Monti, il loro papà; si tratta di uno di più antichi del comune termale premiato con medaglia d’oro al salone Internazionale di Parigi del 1912.  Un altro pezzo della storia di Casamicciola che è andato distrutto. «La sera del 21 agosto – ci racconta Alberto – ero in sala da pranzo e servivo il secondo di pesce. All’improvviso il black out,  sembrava che un gigante avesse preso la casa tra le mani iniziando a scuoterla. Ho fatto uscire tutti gli ospiti dalla porta d’emergenza; quella notte hanno dormito tutti fuori e con le prime corse sono andati via quasi tutti. Sono rimaste solo due ragazze e una coppia che ci ha aiutato a rimettere in ordine. La settimana successiva, dopo la seconda scossa di 1,9, abbiamo preso parecchie disdette. Ci siamo ripresi solo dalla terza settimana, abbiamo lavorato normalmente, chi aveva prenotato è venuto qui e ha trascorso le sue vacanze a Ischia.  Insomma, nonostante tutto lottiamo per riprenderci noi e la nostra Casamicciola, l’unico comune ad avere il riconoscimento del governo come comune termale». E così, mentre tutte le attenzioni dei media sembrano essere rivolte altrove, c’è una Casamicciola che rinasce, a poco a poco, a dieci metri dalla zona rossa.

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