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Dal ’46 ai giorni nostri, 70 anni di storia nei ritratti dei sindaci

Il primo ritratto tracciato dall’avvocato Lello Montuori è stato quello di Vincenzo Telese primo sindaco in carica per il comune d’Ischia dal 1946 al 1949 e dal 1952 al 1964. Giudice conciliatore fu il primo sindaco del dopoguerra subito dopo il comune unico e la presenza del commissario prefettizio Gaetano Colonna. Quando venne eletto, con 15 voti segreti, promise che avrebbe operato per il bene della cittadinanza e per il bene comune. Il suo triennio fu operoso e d’impegno instancabile: asfaltò strade, si preoccupò dell’occupazione e diede un nuovo volto al comune. Si dimise nel ’49, ma la sua fu una ritirata strategica. Al suo posto fu eletto sindaco il dott. Luciano Mazzella, fiero antagonista di Vincenzo Telese, così come risulta da un suo discorso del ’49 con il quale rassegnò le dimissioni alla carica di sindaco che aveva annunciato due mesi prima. In quelle righe paragonò il comune a una nave che, dopo aver scelto un capitano, inizia a sabotarlo disobbedendo agli ordini e definì Telese “un vecchio lupo di mare che tutto prevede”. Durante la sua breve candidatura inaugurò nuovi corsi nella scuola di avviamento professionale, ma a succedergli non fu Telese, bensì l’ avv. Guglielmo Washimps, con nove voti in più, uno in più della maggioranza richiesta. Nel 1950 comunicò al consiglio che accettava la carica portando a compimento il programma dei suoi predecessori. Abitante del borgo si distinse per l’impegno da deputato provinciale e ottenne il finanziamento per finire le via Nuova Cartaromana e la strada Testaccio – Maronti.  Fu eletto deputato provinciale nell’estate del ‘51 con grande suffragio e, dopo 20 mesi, si dimise dopo aver reso servizio all’ isola che tanto amava. Nel ’51 venne eletto dal consiglio comunale con 7 voti su 12 Nicola Lauro, fu un sindaco attento all’arredo urbano, all’ estetica cittadina, sempre disponibile per la cittadinanza stanziò 50mila delle vecchie lire per gli sfollati del Polesine. Spesso girava per il comune con una carrozza recapitando certificazione e atti ai cittadini. Fu lui a cedere, nel ’52, la carica di sindaco a Vincenzo Telese che gli consegnò un riconoscimento per aver operato nell’opera continua di assistenza al popolo. Telese, per oltre dieci anni indossò la fascia da sindaco realizzando significative opere pubbliche. Nel ’46 seguì la carica l’avvocato Umberto Di Meglio, dotato di una profonda cultura classica fu docente dell’alberghiero allora ubicato in un’aula dell’Hotel Conte. Con successo svolgeva il lavoro d’avvocato e fu lui a destinare l’area di via Michele Mazzella a cittadella scolastica. Era solito soccorrere al bisogno dei più umili attingendo alle casse comunali d’assistenza e a lui si deve il rilancio di San Ciro, via delle Ginestre e del lungo mare Cristofaro Colombo. Ritornò sindaco nel ’75 e contribuì a far conoscere l’immagine di Ischia nel mondo. Il percorso tracciato dall’avvocato Montuori è proseguito delineando la figura Vincenzo Romolo, eletto sindaco nel 1970. Ricordato come un sindaco capace è con lui che prese corpo una delle opere più significative del comune d’Ischia la realizzazione della SS 270; potenziò la rete elettrica, allargò il cimitero e ideò un progetto, mai realizzato, per collegare la località di “terra zappata” con il piazzale aragonese. Nel 1978 fu eletto sindaco Enzo Mazzella. Terzo di 5 figli, aveva studiato in seminario e, dopo il diploma di geometra si laureò in economia e commercio. Era uno che pensava in grande e infatti fu il sindaco delle tante  opere come le  scuole, la struttura del polifunzionale, il  palazzetto dello sport, lo stadio, le  pinete, l’ istituto alberghiero. Propose un tipo di economia legata al turismo, aveva un preciso disegno per tutto ed era forte di un grande consenso. Fu un sindaco moderno, ma pochi colsero questo aspetto. Nell’88 finì il suo mandato e due anni più tardi morì prematuramente. Nell’88 fu sindaco Giovangiuseppe Balestreri, medico specialista in malattie infettive fu primario al Cotugno di Napoli e candidato perfetto alla successione in quanto aveva condiviso con Mazzella tutte le opere pubbliche. Dal ’90 venne eletto sindaco Giovanni Sorrentino, detto “democrazia”; forte il suo legame con la comunità locale che lo ha sempre gratificato con ampi consensi. La sua firma é sotto 1400 e oltre concessioni. Fu lui a inserire 40 pinetini ed è ricordato da molti come il sindaco del dissesto; dopo il periodo Sorrentino arrivò un commissario prefettizio. Fu Giovanni Buono il primo sindaco della seconda repubblica, nel 1994, il primo a essere eletto dai cittadini. L’ingegnere Buono fu sostenuto da liste civiche agguerrite, si presento con Forza Italia con la speranza di rinnovare il paese. Grazie a dei finanziamenti per le isole minori riuscì in alcune opere pubbliche come quella alla torre di Sant’ Anna, la rete fognaria, strade,  marciapiedi e scuole. Con lui iniziarono i lavori per la caserma della guardia di finanzia e per la riqualificazione portuale della riva destra. La storia amministrativa del comune d’Ischia prosegue con il ritratto di Lugi Telese, sindaco dal 98 al 2001, riorganizzò la macchina comunale che, per la prima volta, ebbe dirigenti a contratto. Completò la scuola Rodari, la caserma della Guardia di Finanza, Palazzo D’Ambra per destinarlo ad archivio, apri al pubblico la biblioteca antoniana, creò la Genesis e diede vita alla Societa Marina di Portosalvo. Anche dopo di lui ci fu un commissario prefettizio che presenziò alla visita del Papa Giovanni Paolo II il cinque maggio del 2002. La storia si conclude con il ritratto del sindaco Giuseppe Brandi, una delle belle speranze prestate dal Banco di Napoli. Con lui l’ospedale Rizzoli fu dotato di primari di alto livello e di macchinari per esami clinici più moderni. Tessitore di accordi considerati impossibili e amante della musica, deve essere ricordato per aver concluso i lavori al polifunzionale dopo circa 20 anni di contenziosi. La sua esperienza da sindaco fu segnata dalla tragica alluvione di Monte Vezzi; nell’agosto del 2006 al suo posto arrivò un commissario prefettizio.- ISPU

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