CULTURA & SOCIETA'

Dal barbiere quelle immagini anche un poco osè dei calendarietti tascabili di natale che facevano sognare

L’attesa era di un anno intero per ricevere, dalle mani del barbiere di fiducia o dal suo garzone il classico calendarietto tascabile profumato con le immagini in copertina anche un poo osè che facevano sognare. Questo a Ischia avveniva negli anni ‘50 fino agli anni ’60. I nostri barbieri, incaricavano i corrieri locali per acquistarli a Napoli, dove i grossisti si rifornivano presso le cartiere toscane. Questa gradita usanza, ora a Ischia è del tutto scomparsa, i barbieri isolani la praticavano durante le feste natalize e a capodanno fino all’Epifania. Era un regalo gradito. In sostanza si trattava di Calendarietti profumati, realizzati con immagini varianti dal sex-erotico destinati ai giovanotti, a ritratti di attori e attrici famose per i clienti di età avanzata. Ricordo che fino agli anni sessanta a Ischia i barbieri usavano regalare ai propri clienti, nel periodo delle feste natalizie, un calendarietto, o, se più vi piace, almanacchino, stampato su cartoncino profumato. Sulle paginette, che erano tenute ferme da un cordoncino colorato, da una parte c’erano i giorni del mese e dall’altra delle figure, prevalentemente di donne vestite succintamente, provocanti che all’epoca era ritenuta cosa osè. Ricordo come se fosse ieri, era un rituale: il maestro barbiere appena terminato il servizio ad alta voce diceva “spazzola” ed il ragazzo di bottega era subito lì pronto a spazzolare il collo, le orecchie e la giacca del cliente, offrendo subito dopo il “calendarietto profumato”, contenuto in una bustina di carta velina trasparente. Il cliente a volte pagava con una banconota di taglio più grosso per lasciare volutamente la “mancia” al ragazzo. Capitava quindi di udire il cliente dire sommessamente “il resto mangia” ed il barbiere a voce alta (per attirare l’attenzione del ragazzo ….. e degli altri clienti) ripeteva “MANGIA!” e infilava la/e moneta/e in una cassettina sul bancone.

Altre usanze dei barbieri nei loro antichi e storici saloni erano quelle della pallina in bocca per radere col rasoio meglio la parte “gonfiata” delle guance e le cosiddette “sputacchiere” accanto alla sedia di servizio per consentire ai clienti, per lo più fumatori di pipa o sigari, di liberarsi all’occorrenza della propria saliva. Infine la propensione dei vecchi barbiere anche all’attività medicamentosa che risale alla antica storia. Infatti . Fino al 15 ° secolo i barbieri continuarono a fare interventi chirurgici e ogni tipo di cure, senza alcun inconveniente. Nel 1450, in Inghilterra, i barbieri, con decisione del Parlamento, sarebbe limitati al salasso, l’estrazioni dentarie e la cura dei capelli. Nei secoli 16 e 17, i barbieri furono elevati ad alte posizioni nelle corti europee. Un editto emanato da Enrico VIII d’Inghilterra ha permesso loro di ricevere una volta all’anno, corpi per dissezioni e lo studio di anatomia umana. Per essere più vicino al nostro tempo ed ai nostri barbieri, essi fino agli anni sessanta oltre al taglio dei capelli ed alla barba si dedicavano anche al servizio sanitario che consisteva nel fare siringhe ordinarie ed endovene, applicazione di mignatte ed altre pratiche simili.

michelelubrano@yahoo.it

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