DI ANTONIO LUBRANO
Tutto incominciò dalla bella idea di Luciana Morgera già in proficua simbiosi sul fronte della natura e della solidarietà con la indimenticabile Nunzia Mattera, di sperimentare dai balconi e dalle finestre del vecchio Borgo di Celsa di Ischia Ponte. l’antica usanza del Cala Cala e del baratto, fra fiori, primizie di stagione e belle fanciulle a collaborare nella felice iniziativa che fu subito giudicata per il risultato ottenuto, l’evento dell’anno. Infatti Luciana nelle settimane di studio e preparazione, mi annunciava e mi chiedeva anche di darle una mano su quanto aveva in mente, col seguente messaggio: ““Ciao zio Antonio, sto per organizzare un evento con la borsa verde a Ischia Ponte. Cerco notizie sul cala cala. La mia idea è questa: Acala Acala… Siamo pronti per organizzare un nuovo EVENTO con la borsa verde . L’idea è di riprendere la tradizione dei canisti, i tradizionali cesti lavorati a mano e appendere ai balconi di Ischia Ponte. Partiamo da lì, con uno scambio simbolico e cerchiamo di coinvolgere quante più persone conosciamo e che abitano ai piani alti. L’idea di fondo va oltre il classico utilizzo del “acala ò panaro”. Ma è un operazione di Immagine oltre che di Valorizzazione di una Tradizione. La mia idea è semplice. Vorrei che da ogni balcone si calasse un cesto pieno di fiori, limoni, arance, libri, verdure, e qualsiasi cosa venga in mente. Il cesto è un pretesto per offrire una piacevole immagine, ma anche qualcosa di carino da portare via. Passando si può prendere un’arancia, un limone Ci sarà anche un contest: il canisto più originale. Se ti vengono in mente amici che abitano in zona contattali e cerchiamo di coinvolgerli. Luciana”. L’ idea di Luciana con la collaborazione di tante attivissime sue amiche, si concretizzò facendo registrare uno straordinario successo di critica e di partecipanti, oltre ad aver contribuito a conferire all’antico Borgo l’insolito aspetto felice e di festa di altri tempi. Dopo il successo di Ischia Ponte, la Borsa Verde ormai gioca in casa e rilancia ancora una volta il Vicoletto di Casamicciola sede del Movimento e location dove viveva la straordinaria Nunzia Mattera. E’qui che ci si prepara per vivere le nuove emozioni con i prodotti della natura freschi freschi, appena colti, nel ricordo indelebile della cara Nunzia e nel desiderio forte di continuare a perseguire le lodevoli finalità che si propone la Borsa Verde dal giorno in cui è nata enrtrando subito in attività. C’è entusiasmo da vendere ed un ammirevole spirito partecipativo da parte di giovani mamme, signore di mezza età, giovani volenterosi tutti disponibili ed allineati per far ripartire nel famoso vicoletto fiorito da domenica prossima 22 aprile la nuova Catena alimentare nel segno e nel nome di Nunzia Mattera. Guida la festosa gara di solidarietà la sempreverde nello spirito e nel corpo, Luciana Morgera che dà la carica alle volontarie sue amiche, le quali bene si ritrovano in un ambientazione dal profumo agreste a loro congeniale fra fiori e coriandoli. Il messaggio indirizzato a tutti è chiaro ed accattivante: È arrivata la primavera, è tempo di curare il nostro giardino nel vicoletto fiorito. Preparate piante, fiori, pennelli, pitture ad acqua, terriccio e tutto quanto la vostra fantasia di giardinieri vi suggerisce e se riuscite anche un dolcetto. Domenica prossima 22 aprile alle 10.00 saremo nel Vicoletto della Catena Alimentare tutti insieme, piccoli e grandi giardinieri, l’orchestra degli alunni ed ex alunni dell’istituto Mennella di Lacco Ameno, i ragazzi del progetto Erasmus e tutti gli amici che vorranno partecipare e ricordare Nunzia Mattera che con un fiore ci ha indicato la strada più bella da seguire. La giornata di giardinaggio sociale è legata all’evento di beneficenza a favore della catena alimentare che Bettina Buttgen ha organizzerà domani venerdì 20 aprile alle ore 17.00 all’ Equobar di Forio. Acquistando i fiori della solidarietà di Bettina Buttgen sarà possibile donare un contributo alla catena alimentare e sostenere il lavoro di donne siriane, abili artigiane che Bettina ha conosciuto in uno dei suoi viaggi in Turchia. Incantata dall’incredibile abilità delle donne a padroneggiare questa antica tecnica usando un filato sottilissimo, ha avviato una collaborazione con un gruppo di donne locali che con questa attività, svolta prevalentemente in casa, integrano i redditi familiari e si assicurano una indipendenza economica.
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