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Dal volontariato al 118, la storia della Croce Rosa

di Sara Mattera

Qualche giorno fa, come abbiamo riportato nell’edizione de “Il Golfo” del 6 Febbraio scorso, la Paf, la Pubblica Assistenza Flegrea, ha comunicato all’Asl Napoli2 Nord, che non avrebbe più effettuato i servizi di emergenza del 118 sull’isola di Ischia. Una decisione questa sopraggiunta in maniera improvvisa, anche se, forse, non del tutto inaspettata.  Nello scorso Aprile, infatti, la Paf era stata oggetto di un’interdittiva da parte dell’antimafia a cui, è seguito, poi, il ritiro dell’autorizzazione sanitaria alla ditta in questione da parte del Comune di Giugliano. C’era, quindi, già da tempo la volontà di individuare da parte dell’Asl Napoli2 Nord un’altra realtà a cui affidare i servizi del 118 sul territorio di competenza. Tuttavia, l’uscita di scena della Paf è avvenuta in poche ore, senza alcun preavviso, tanto che si temeva il peggio per la nostra isola che oltre a dover fronteggiare le gravi carenze nel settore sanitario,  incorreva nel pericolo di dover  fare a meno,  improvvisamente, pure del servizio del 118.  Fortunatamente, però, come abbiamo riportato, ci ha pensato la Croce Rosa di Ischia a venire in soccorso all’Asl e all’intera isola, mettendo a disposizione ben 4 postazioni di emergenza: due a Lacco Ameno, una ad Ischia, e una a Serrara-Fontana. Tutte postazioni fornite di ambulanze con infermieri, medici e autisti e grazie ai quali è stato possibile far si che il servizio di primo soccorso fosse ancora garantito. Da qualche giorno, quindi, l’associazione Croce Rosa si può dire che abbia assunto il primato dei servizi emergenziali dell’isola, riconfermando, così, la sua importanza di istituzione di lunga data al servizio dei cittadini. Tutto ciò grazie, ovviamente, anche all’impegno del presidente dell’associazione, Rosa Iacono, che si è attivata immediatamente  in una situazione che avrebbe potuto trasformarsi in una vera e propria emergenza sanitaria. Con l’affidamento alla Croce Rosa dei servizi del 118 di tutto il territorio di Ischia, la stessa Rosa Iacono e l’associazione in questione, sembrano, quindi, aver avuto l’opportunità di confermarsi, ancora una volta, come un punto di riferimento per tanti abitanti dell’isola. Un’ipotesi questa confermata anche dalle stesse opinioni di diversi concittadini di Rosa Iacono, a cui abbiamo voluto chiedere cosa ne pensassero del nuovo impegno assunto dalla Croce Rosa e del ruolo svolto in tanti anni da essa sul territorio isolano. “La croce Rosa- ci dice Antonio, un cittadino residente di serrara-fontana- ha salvato il nostro Comune, in un certo senso. Il Comune di Serrara-Fontana è infatti sempre stato una zona un po’ dimenticata da tutti ed è stato grazie alla signora Rosa se siamo riusciti ad ottenere il 118 anche in questa zona. Prima se qualcuno si sentiva male, l’ambulanza doveva salire da Ischia e arrivare fin sopra Serrara e Fontana. Adesso, invece, se succede qualche emergenza già è in zona e l’ambulanza deve solo scendere per arrivare all’ospedale a Lacco Ameno.” Ed infatti, uno dei pregi dell’associazione Croce rosa è quella di possere poi anche il porter, un automezzo di emergenza adatto ad attraversare le zone più impervie dell’isola e dove un’ ambulanza dalle normali dimensioni non riuscirebbe a transitare. Qualcun altro, invece, ci racconta “L’associazione Croce Rosa è diventata una vera e propria istituzione anche al di fuori del 118. Ha di tutto. Pannollini, sedie ortopediche, girelli, sedie a rotelle. Se qualcuno ha bisogno, l’associazione è sempre disponibile”. Una versione questa confermata anche da uno dei membri dell’associazione che ci ha raccontato: “Qui alla Croce Rosa molto spesso le persone portano anche medicinali, pannolli e altre cose che possono essere utili e li danno a noi così non si buttano e ne facciamo buon uso”. In merito, invece,al nuovo incarico assunto dall’associazione, il membro della Croce Rosa ha commentato: “L’asl ci ha affidato dall’oggi al domani le postazioni e Rosa Iacono si è resa subito disponibile, rendendosi conto che Ischia non poteva restare senza il servizio di emergenza. E’ stata capace di organizzare in poche ore, ben tre nuove postazioni. Credo che se una persona riesce ad organizzare in poco tempo un servizio di emergenza a tale livello, le istituzioni e chi di competenza, dovrebbero riconoscere che questo servizio non si deve più togliere alla Croce Rosa. Devono toglierlo solo se la Croce Rosa non è all’altezza di portarlo avanti”.   Sembra, quindi, che gli ultimi eventi abbianoo reso ancor più positiva l’immagine dell’associazione agli occhi dei cittadini e che dopo ben 16 anni di servizio , il lavoro svolto dalla Croce Rosa  risulta essere ancora molto efficiente.  “Il primo 118- ci ha raccontato uno dei socio fondatori della Croce Rosa- è nato nel 2000 sempre grazie a Rosa Iacono che era il presidente dell’associazione dei disabili dell’isola di Ischia. C’erano molte persone che si recavano da lei per chiederle se era possibile avere anche un servizio di trasporto per i disabili. Purtroppo lei non possedeva le  ambulanze e quindi decise di agire. Ci fu un incontro con la Croce Rossa e un’altra associazione di Napoli, affinchè si istituisse un servizio di volontariato sul territorio isolano. Solo dopo parecchio tempo, la signor Rosa è riuscita ad istituire questa associazione a cui poi abbiamo dato il suo nome”.

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