CULTURA & SOCIETA'

“Gesù salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre Onnipotente”

di Pasquale Baldino e i suoi Tralci

La festa dell’Ascensione del Signore è una celebrazione cristiana che commemora l’ascensione di Gesù Cristo al cielo, avvenuta 40 giorni dopo la sua resurrezione. La data della festa varia di anno in anno, poiché cade il 40º giorno dopo la Pasqua. In genere, la festa cade a maggio o giugno.

La festa dell’Ascensione ha un significato profondo per i cristiani, poiché rappresenta la conclusione della missione terrena di Gesù e la sua ascensione al cielo, dove siede alla destra di Dio Padre. Questo evento è descritto nei Vangeli e negli Atti degli Apostoli, e rappresenta la vittoria di Gesù sulla morte e sul peccato, nonché la promessa della vita eterna per coloro che credono in lui.

“ Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in Cielo e sedette alla destra di Dio” (Mc 16,19). Il Corpo di Cristo è stato glorificato fin dall’istante della sua Risurrezione, come lo provano le proprietà nuove e soprannaturali di cui ormai gode in permanenza. Ma durante i quaranta giorni nei quali egli mangia e beve familiarmente con i suoi discepoli e li istruisce sul Regno la sua gloria resta ancora velata sotto i tratti di un’umanità ordinaria. L’ultima apparizione d Gesù termina con l’entrata irreversibile della sua umanità nella gloria divina simbolizzata dalla nube del cielo ove egli side ormai alla destra di Dio. In un modo del tutto eccezionale ed unico egli si mostrerà a Paolo “come a un aborto” (1 Cor 15,8) in un’ultima apparizione che costituirà apostolo Paolo stesso. Soltanto Cristo ha potuto aprire all’uomo questo accesso “per darci la serena fiducia che dove è lui, Capo e Primogenito, saremo anche noi, sue membra, uniti nella stessa gloria”.

“Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me” (Gv 12,32). L’elevazione sulla Croce significa e annunzia l’elevazione dell’Ascensione al Cielo. Essa ne è l’inizio. Gesù Cristo, l’unico sacerdote della nuova ed eterna Alleanza, “non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo…, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio  in nostro favore” (Eb 9,24). In cielo Cristo esercita il suo sacerdozio in permanenza, “essendo egli sempre vivo per intercedere” a favore di “quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio” (Eb 7,25). Come “sommo sacerdote dei beni futuri” (Eb 9,11) egli è il centro e l’attore principale della Liturgia che onore il Padre nei cieli. Cristo, ormai, siede alla destra del Padre. “ Per destra del Padre intendiamo la gloria e l’onore della divinità, ove colui che esisteva come Figlio di Dio prima di tutti i secoli come Dio e consustanziale al Padre, s’è assiso corporalmente dopo che si è incarnato e la sua carne è stata glorificata”. L’essere assiso alla destra del Padre significa l’inaugurazione del regno del Messia, compimento della visione del profeta Daniele riguardante il Figlio dell’uomo: “ [ Il Vegliardo] gli diede potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano; il suo potere è un potere eterno, che non tramonta mai, e il suo regno è tale che non sarà mai distrutto” (Dn 7,14). A partire da questo momento, gli apostoli sono divenuti i testimoni del “ Regno che non avrà fine”.  Per questo, Gesù Cristo, essendo entrato una volta per tutte nel santuario del cielo, intercede incessantemente per noi  come ilo mediatore che si assicura la perenne effusione dello Spirito Santo.     

Ads
Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex