CULTURA & SOCIETA'

Dall’America per la Catena Alimentare Nunzia Mattera

26 cartoni di pasta Gerardo di Nola donati dallo chef Salvatore di Scala, ischitano proprietario del ristorante Naples 15

E’ tornato a Ischia per le vacanze lo chef Salvatore Di Scala e non poteva dimenticarsi della sua Casamicciola. Ha così pensato di donare 26 cartoni di pasta Gerardo Di Nola alla Catena Alimentare Nunzia Mattera che, anche d’estate, continua a consegnare derrate alimentari e non solo alle famiglie in difficoltà.

«Vivo personalmente il dramma di Casamicciola  perchè ho casa mia sulla Sentinella. Ho sempre una spina nel cuore  per questa sciagura che ha colpito Casamicciola e queste famiglie che  purtroppo hanno  perso tutto. Spero che questa piccola goccia nel mare porti un po’ di sollievo a chi ha bisogno. Viva Casamicciola sperando che risorgerà meravigliosa come è sempre stata». Dal 21 agosto del 2017 la Catena Alimentare oltre ad occuparsi delle famiglie in difficoltà economiche, ha preso in carico anche chi da quel giorno ha perso una casa offrendo, a chi le si è rivolto, derrate alimentari e sostegno. «Ringraziamo lo chef Di Scala che, dall’America, ha pensato a noi e con lui Giovanni Assante, proprietario del pastificio.  La Catena Alimentare Nunzia Mattera ha bisogno di amici come loro». Così Franco Di Noto Morgera, presidente dell’Associazione.

Prelibato il prodotto destinato alla Catena Alimentare, si tratta della pasta preferita di tutti i grandi chef, compreso Salvatore che la utilizza nel suo ristorante “Naples 15” in Wisconsin dove utilizza prodotti italiani grazie alla Lioni food import, prodotto che ha letteralmente conquistato  gli Stati Uniti, già famosa a New York adesso lo è anche negli Stati del Midwest. Salvatore è andato in America per inseguire il sogno americano del pugilato,«sono partito nell’ ottobre del 1984 e per diversi anni ho fatto il pugile facendo diversi incontri in vari Stati americani, ho conosciuto  moltissime persone in diversi settori, ma mi mancava moltissimo la mia terra, la famiglia, gli amici e anche un buon piatto di pasta o una bella pizza che a quel tempo era quasi impossibile trovare. Ho sempre avuto la passione per la cucina napoletana, quando si nasce Napoli  la cucina  la tieni nel DNA». I suoi mentori sono stati sua mamma e sua nonna e d’un tratto il pensiero fu quello di aprire un ristorante Verace napoletana. «Ogni anno ritornavo in Italia per i mesi estivi dove lavoravo come gestore dei bar sulle navi delle linee Lauro e traghetti Pozzuoli grazie a mio padre, Vincenzo, che ha  avuto  per 50 anni la gestione di quasi tutti i traghetti. Lavoravamo insieme».

Nei mesi invernali, Salvatore tornava in America e si dedicava alla sua grande passione: la cucina autentica Napoletana. «Ho iniziato a lavorare come aiuto cuoco e piano, piano, come chef di un’ Azienda a New York e a New Jersey ho avuto la fortuna di viaggiare molto. Poi, decisi che era arrivato il momento di Aprire questo ristorante e cosi è nato “Naples 15” nella città di Madison nello stato del  Wisconsin. Un ristorante che rappresenta un po’ la cartolina di Napoli, dove ogni pizza ha il nome di una canzone Napoletana». Per oltre vent‘anni Salvatore si è dedicato con passione alla cucina lavorando accanto a importanti chef anche nel sud della Francia dove, ogni anno, trascorreva un paio di mesi ogni anno per imparare la nouvelle cusine. «Devo molto a Gaetano Fazio che e stato il mio maestro della pizza Napoletana, mi ha insegnato una delle cose a me più care, così come anche Stefano Ferrara. Grazie alla AVPN associazione verace pizza napoletana di cui facciamo parte, all’amico Piero Mastroberardino e a Nicola Mazzellla  con I suoi meravigliosi  vini e alla Mia famiglia che mi è stata di grande supporto». 

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