Dall’Istituto Mattei la boa per conoscere i fondali di Ischia
Il prototipo realizzato dagli studenti è esposto al Museo del Mare: per loro un premio dall’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”

Arriva dall’istituto Tecnico Enrico Mattei il prototipo di una boa interattiva realizzato dagli studenti per l’Area Marina Protetta Regno di Nettuno. Si tratta di una boa in grado di acquisire parametri fondamentali dell’acqua quali temperatura, pH e salinità e la velocità del vento, di registrare, attraverso un apposito microfono, i suoni provenienti dal fondale marino e di acquisire, attraverso una telecamera in presa diretta, immagini relative alla vita dei fondali.Il prototipo è stato realizzato nell’ambito del progetto pon “Potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico. Digitalizzazione del patrimonioculturale e artistico della Campania. Adozioni di parti del patrimonio”.
Un modulo che ha inteso mostrare che lo studio non è solo un accumulo di nozioni e conoscenze, ma bensì dicompetenze che possono essere concretamente usate ed applicate a casi reali. L’idea progettuale ha inteso, infatti, fornire al territorio parte delle competenze che la scuola riesce a formare. Le attività didattiche proposte sono state dirette verso la possibilità di integrare ancora di più gli studenti e l’Istituto nel tessuto sociale eterritoriale mediante l’adozione concreta di una parte dell’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”attraverso attività di ricerca e sviluppo di strumentazioni a supporto della normale attività dell’ente. Lo scopo è stato, dunque, la progettazione e la realizzazione di un manufatto che contenessestrumentazioni in grado di monitorare costantemente parametri fondamentali delle acque dell’Area Marina, un sistema totalmente indipendente, autonomo e integrato in grado di: acquisire parametri fondamentali dell’acqua quali temperatura, ph e salinità, acquisire la localizzazione della boa nel perimetro dell’area marina protetta attraverso un sistema gps, acquisire, mediante un anemometro, la velocità del vento, registrare, attraverso un apposito microfono, i suoni provenienti dal fondale marino, acquisire, attraverso una telecamera in presa diretta, immagini relative alla vita dei fondali, fornire, tramite luci led multicolore posizionate lungo tutta la circonferenza, l’ esatta posizione delmanufatto, una interfaccia unica e userfriendly a tutti gli stakeholder interessati, anche mediante unaeventuale applicazione da scaricare direttamente sul proprio smartphone. «L’autonomia dell’intero sistema è stata realizzata – ci raccontano – mediante il posizionamento di pannelli solari sulla sommità della calotta sferica della boa, in gradodi trasformare energia solare utile per il buon funzionamento delle varie componenti.
Mediante il posizionamento, nella parte sottostante il livello dell’acqua, di n. 2 eliche che, ruotandoper effetto delle correnti marine, potranno generare energia». E da parte dell’Area Marina Protetta insieme con il Museo Etnografico Del Mare è arrivatoun premio con un attestato per i protagonisti di questo interessantissimo modulo: Barano Agostino (IE Tec), Barbieri Andrea (IID Tec), Barone Domenico (IIB Tec), Castaldi Denise (IC Tec), Cennamo Gaetana (IIE tec), Conte Valentino (IE Tec), Di Iorio Ludovica (IE Tec), Di Lustro Vincenzo (IIB Tec), Di Meglio Antonio (IVC Elet), Di Paola Daniele (IIA Tec), Florio Lorenzo (IVC Elet), Lauro Maria (IID Tec), Mattera Fabrizio Salvatore (IC Tec), Pesce Giova Giuseppe (IIA Tec), Rando Giovanni (IIIC Elet), Saggese Marco (IIIC Elet), Sorriente Giuseppe (IIIC Elet), Spennato Roberto (IC Tec), StrepponeEmanuel (IC Tec), Taliercio Gaia (IE Tec), Verde Giovanni (IIIA Inf), Vuoso Ludovica (IC Tec), XiXa Flavio (IVC Elet), Base Giuseppe per l’ideazione e progettazione del logo del modulo; D’Acunto Dina per il contributo dato alla realizzazione della presentazione PowerPoint.Complimenti ai docenti Ciro Napolitano, Gloria Ambrosecchia, Giacinto di Meglio e bravi agli alunni: è questa la scuola che ci piace!