Danì Maison, Indaco e La Tuga: confermate le stelle ischitane
La Guida Michelin 2021 riconferma i riconoscimenti dello scorso anno, che premiano ancora una volta autentiche eccellenze della nostra isola. Con giudizi, peraltro, decisamente lusinghieri
Così come per lo scorso anno sono riconfermate due stelle a Danì Maison, il ristorante dello chef Nino di Costanzo ed una stella per La Tuga con lo chef Crescenzo Scotti. Riconfermata anche la stella per il ristorante Indaco del Regina Isabella con lo chef Pasquale Palamaro. Ugualmente prodiga di riconoscimenti, nonostante un anno così sui generis, la Guida Michelin Italia è giunta alla sua 66a edizione. L’attività degli ispettori si è svolta in un contesto che ha richiesto un notevole sforzo organizzativo. Parte del lavoro è stato effettuato prima del lockdown: periodo durante il quale il team non ha interrotto la sua attività, ma si è dedicato alle segnalazioni ricevute dai lettori, al monitoraggio del web, all’animazione editoriale del sito. Con la successiva ripresa, gli Ispettori hanno – invece – pianificato le visite adattandosi all’inedito scenario nel quale la ristorazione ha riavviato l’attività sul territorio, con modalità e tempi diversi, ma sempre con sincero entusiasmo.
Abbiamo oggi l’occasione di capitalizzare le esperienze vissute durante questi mesi, in un contesto estremamente particolare, affinché si trasformino in una leva di competitività e sostenibilità per il nostro futuro e nello specifico per l’avvenire della ristorazione e dell’ospitalità italiana. Gli ispettori, come i ristoratori, ce l’hanno messa tutta per svolgere il loro lavoro al meglio in un contesto estremamente difficile e con la consapevolezza che non si tratta di un anno normale. E’ noto che tra i 5 criteri che vengono valutati per attribuire le stelle, ovvero qualità delle materie prime, personalità dello chef, padronanza delle tecniche di cottura rapporto qualità/prezzo, figura anche la costanza delle prestazioni nel tempo ciò significa che non sarà un solo anno o una singola prova tavola a determinare cambiamenti sostanziali.
«Mai come quest’anno – hanno detto – vogliamo essere vicini ai protagonisti della Guida Michelin, le centinaia di Chef (e insieme a loro… personale di sala, sommelier, brigate), che ogni giorno con impegno e passione fanno dell’accoglienza e del gusto italiano una grande arte ammirata in tutto il Mondo». Tra le 29 le novità stellate che hanno delineato un nuovo firmamento in tredici regioni della penisola, figurano 3 new entry due stelle e 26 novità 1 stella per un totale di 371 ristoranti stellati. Confermati tutti i 3 stelle. Sono tre le novità che portano i ristoranti che “meritano una deviazione”, e quindi le due Stelle Michelin a 37. Complessivamente in Italia sono 371 i ristoranti stellati (11 con 3 stelle, 37 con 2 stelle e 323 con 1 stella). La Lombardia è la regione più stellata con 59 ristoranti, seguita da Piemonte (46 ristoranti) e Campania (44 ristoranti). Per quanto riguarda le province, però, è Napoli quella con più stelle con ben 28 ristoranti stellati (6 con 2 stelle e 22 con una stella). Per ciò che riguarda la Campania sono tre i nuovi ristoranti con una stella: Relais Blu di Massa Lubrense (chef Alberto Annarumma), Re Santi e Leoni di Nola (chef Luigi Salomone) e Lorelei di Sorrento (chef Ciro Sicignano).
Due le mancate conferme di stella: Il Riccio di Capri e Casa del Nonno 13 di Mercato San Severino. Locanda Severino di Caggiano è in fase di trasferimento.
Tra entrate e uscite la situazione della Campania resta così invariata, 38 ristoranti con una stella e 6 ristoranti con due stelle Michelin.
Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui Due Golfi ha conquistato anche la nuova stella Verde, che premia gli indirizzi che hanno dimostrato una particolare attenzione al tema della sostenibilità.
Per la guida Michelin Danì Maison è «Casa, famiglia, tradizione. Il locale aperto nel 2016 dallo chef Di Costanzo nella vecchia casa di famiglia inerpicata fra i lussureggianti orti ischitani. Un piccolo, romantico salotto avvolto da un bel giardino che profuma di erbe aromatiche, in cui gustare le ricette che lo hanno reso famoso in virtù di una cucina tecnica, ma anche creativa; fin dagli esordi Nino sperimenta abbinamenti capaci di esaltare ogni singolo ingrediente che, pur nella complessità della proposta, deve essere immediatamente riconoscibile. Il mare non si vede dal locale, ma il cuore batte per il pescato locale e procidano: attore protagonista di tanti piatti, memorabili anche in termini di presentazione estetica. Se disponibile, prenotate il tavolo dello chef per ammirarlo all’opera in prima linea, sebbene anche la sala offra scorci sul lavoro da certosino che viene effettato dietro le quinte». La Tuga è chiuso a causa emergenza Covid-19 temporaneamente fino a fine febbraio 2021. Per la Guida Micheling «Sembra di essere sulla prua di una nave! Sulla collina tra Punta Chiarito e Sant’Angelo, la terrazza della Tuga offre infatti un panorama incomparabile che spazia fino a Capri, mentre dalla cucina – piacevolmente a vista! – sfilano piatti di matrice territoriale preparati prevalentemente con ingredienti regionali, a cui lo chef aggiunge un personale tocco moderno. In caso d’indecisione sulla scelta fatevi consigliare dal maître e se la stanchezza induce alla sosta, la struttura dispone di appartamenti di varie metrature circondati da un’incantevole macchia mediterranea». Indaco, inserito in un contesto alberghiero di lunga tradizione – il Regina Isabella fu fondato negli anni Cinquanta da un famoso editore- «è – per la Guida Micheling – un ristorante che senza dubbio dà lustro all’isola in virtù di un ambiente di raffinata eleganza e per le proposte gastronomiche di alto livello. Pochi metri dall’acqua, affacciato su una delle baie più incantevoli dell’isola, lo chef Palamaro – ischitano doc! – vi condurrà in un viaggio all’interno del suo grande amore: il mare. Il suo percorso personale e la passione per la pesca e per i fondali hanno fatto virare la sua cucina tutta sul pesce. Partendo già dall’assaggio dei salumi di mare scoprirete il gusto ed il piacere di piatti che uniscono gusto e creatività. Un ideale tuffo… senza aver toccato l’acqua».