Incidente al porto di Lacco Ameno, furgone in mare

Incidente fortunatamente senza eccessive conseguenze ieri al porto di Lacco Ameno. Nella tarda mattinata un furgone, modello Porter, è infatti finito in acqua. A quanto si apprende, erano in corso le operazioni di smontaggio delle infrastrutture metalliche da diporto. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio delle forze dell’ordine intervenute, la Guardia Costiera e la Polizia di Stato.

Sul posto era presente anche il consigliere comunale di maggioranza, Giovanni De Siano, delegato alla portualità turistica. Nell’imminenza dell’episodio, comunque, la versione ufficiosa che circolava era quella di un errore di manovra del conducente, nel limitato spazio carrabile del braccio di ponente del molo. Due gli operai presenti al momento della caduta in mare, uno dei quali è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso, comunque senza cadere in acqua, dove sarebbe finito soltanto il camioncino: questo è almeno quello che dicevano alcuni addetti presenti sul posto. Successivamente, per dovere di cronaca, era iniziata a circolare la versione di un mancato azionamento del freno a mano, che avrebbe portato il mezzo a scivolare da solo sulla scogliera e poi in mare: tesi respinta da alcuni dei presenti, vista l’assoluta mancanza di pendenza sul tratto in questione.

Saranno comunque le forze dell’ordine a fare definitivamente luce sull’esatta dinamica. È stata la ditta “Nettuno lavori subacquei” di Vittorio Guarracino ad eseguire le operazioni di recupero del furgone. Operazioni che non sono risultate così semplici come poteva apparire a un primo sguardo, in quanto uno spigolo della struttura posta alle spalle dell’abitacolo del mezzo si era incastrato, al centimetro, sotto la struttura del pontile galleggiante, costringendo gli uomini della ditta a escogitare un apposito espediente per disincagliare il furgone, prima che la gru potesse sollevarlo e riportarlo sul molo, dove è stato poi caricato su un altro camion per essere portato via.