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De Laurentiis, il “sarrismo” e il Napoli che sarà

di Alvise Cagnazzo

La “Treccani” accoglie la parola “sarrismo”, il presidente del Napoli dichiara simpatie per l’Hajduk Spalato, il sindaco di Napoli desidera coniare una moneta “napoletana”, senza dimenticare Hamsik che proprio non vuole cedere la fascia di capitano ad Insigne perché’ in fondo, “non è mica Maradona”. Qualcosa inizia a non quadra nella gestione di una delle più grandi risorse del calcio meridionale. Il Napoli vive un assedio mediatico esaltato da qualche indiretta sponda dei suoi protagonisti. L’addio al tecnico osannato dal San Paolo ha creato numerosi strascichi, la città deve rifondare il proprio assetto su di un nuovo traghettatore di nome Ancelotti. C’è bisogno di tempo, molto tempo. Proprio quello che manca ad una realtà sin troppo vicina alla vetta per non voler provare il tutto per tutto, dando l’assalto al tricolore.

De Magistris non ha digerito l’attacco di De Laurentiis ed i paragoni con il sindaco barese Decaro, i tifosi gli rinfacciano una certa goliardia nell’agitare i complimenti nell’harem delle città oggi più amate imprenditorialmente – Bari e Spalato, ndr. Sì, l’Hajduk è nel mirino del presidentissimo che sarebbe affiancato da una vecchia conoscenza azzurra come Edy Reja. Napoli rischia uno scollamento emotivo fra dirigenza e squadra, fra squadra e città. La chiave di volta è rappresentata dalla certezza di aver puntato su un tecnico vincente come Ancelotti. Già, come fece la Fiorentina di Cecchi Gori quando scelse Trapattoni…

 

*giornalista e scrittore

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