CRONACA

Scuola, le nuove regole anti covid potrebbero essere stravolte

Si attende che il ministero dell'Istruzione pubblichi una nota aggiornata che indichi i nuovi comportamenti da adottare in caso di positività al virus da parte degli alunni e di tutto il personale in servizio negli istituti. E poi…

Il nuovo anno ha portato nuove regole anti Covid per la scuola: le novità sono contenute nella Circolare del ministero della Salute dello scorso 31 dicembre e prevedono innanzitutto una riduzione del periodo di isolamento e autosorveglianza. Per la scuola si attende tuttavia che il ministero dell’Istruzione pubblichi una nota aggiornata che indichi i nuovi comportamenti da adottare in caso di positività al Covid da parte degli alunni e di tutto il personale in servizio negli istituti. L’attesa più importante, replica il sindacato Anief, è quella del giudizio che a breve arriverà dalla Corte di Giustizia europea sull’obbligo vaccinale: mercoledì 18 gennaio, alle ore 9.30, si discuterà infatti presso la Seconda Sezione della Corte di Giustizia UE per la trattazione orale della questione pregiudiziale proposta a fine 2021 dal Tribunale ordinario di Padova. Il confronto riguarderà, nello specifico, la causa C-765/21 contro l”Azienda Ospedale-Università di Padova, dopo il rigetto della Corte Costituzionale dei ricorsi volti a contestare la compatibilità della norma nazionale sull’obbligo di effettuazione del vaccino nel diritto interno, di cui si attende ancora la motivazione.

E nelle prossime settimane sarà anche discussa la nuova ordinanza in udienza pubblica promossa dal CGA Sicilia. Anief ricorda che sono 6,4 milioni gli italiani che non si sono vaccinati, ma le multe che dovevano scattare soltanto per gli over 50 sono rinviate, almeno fino al prossimo 30 giugno, grazie ad un emendamento approvato in Senato. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief ritiene “importante attendere cosa dirà la Corte di Giustizia europea, perché la pronuncia del tribunale di Lussemburgo dovrà essere rispettata dai giudici nazionali. Il quadro potrebbe assumere contorni ben diversi, quindi, da quelli sinora espressi, in particolare dopo il giudizio di conformità alla Costituzione espresso dalla Consulta per mere ‘ragioni processuali’. È bene sapere da subito che in caso di accoglimento delle Corte UE sulla legittimità a non vaccinarsi contro il Covid, sarà possibile adire il giudice del lavoro per disapplicazione la normativa interna ritenuta costituzionale e risarcire i lavoratori che hanno aderito ai ricorsi patrocinati da Anief per opporsi all’obbligo vaccinale”.

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