CRONACA

De Luca e la quarta ondata tra allarme ed ottimismo

Nella sua consueta diretta del venerdì il governatore non sembra preoccupato del possibile ingresso in zona gialla della Campania ed annuncia che il picco sta arrivando

Il ritmo della quarta ondata della pandemia da Covid-19 sta spingendo la Campania in zona gialla, ma il presidente della Regione  Vincenzo De Luca non sembra preoccupato. “Ogni giorni ci sono 50-70 pazienti ricoverati negli ospedali. Se i numeri sono questi, ogni 10 giorni servirebbero 500 posti letto aggiuntivi” ha spiegato, annunciato che il picco sta arrivando. “Dobbiamo tutelare la salute e superare il picco di gennaio, poi i contagi scenderanno”. Ed è soddisfatto che i centri vaccinali siano affollati: “Fa riflettere che per tre mesi erano vuoti, mentre oggi abbiamo l’affollamento. Abbiamo perso tempo, ma va bene così”.

De Luca non lesina qualche stoccata nei confronti del governo Draghi “che non ha fatto nulla per la pandemia, se non il Green pass. Manca un piano di controllo rispetto alle decisioni prese, visto che in Italia nessuno controlla niente. Le misure sono state prese in modo parziale ed in ritardo”. Poi tocca il tasto dolente della scuola, dopo che il governo Draghi che ha impugnato al Tar l’ordinanza della sospensione delle attività scolastiche in Campania: “Quando il presidente del consiglio ha detto che sarebbe assurdo tenere chiuse le scuole ed aperto il resto, dovrebbe rivolgere la domanda a se stesso”. Col presidente del consiglio dei ministri è una furia: “Con la conferenza stampa di lunedì scorso, si voleva dire solo che in Italia va tutto bene.  Dal mio punto di vista è stata una scelta demagogica ed inaccettabile. Il governo ha impugnato una ordinanza della Regione Campania estrosamente equilibrata e misurata. Solo per avere 2-3 settimane di respiro. Ci siamo trovati davanti ad una azione irrispettosa ed incomprensibile del governo che ha impugnato l’ordinanza alle 22.15 di domenica sera – tuona De Luca – In questo momento abbiamo 111 comuni nei quali non si sono riaperte le scuole. Ci sono altre Regioni dove hanno prorogato la chiusura delle scuole, come la Sicilia. Il governo nazionale non ha impugnato nulla. A conferma del fatto che aveva interesse a fare un’azione propagandistica lunedì per poter dire che è tutto aperto. Draghi ha parlato contro la didattica a distanza, ma qui non l’ha chiesta nessuno. Il presidente del consiglio ha raccontato che la didattica a distanza crea dei problemi, soprattutto sul piano della divaricazione sociale. Ma se loro avessero fatto la metà di quello che ha fatto la Campania, staremo molto meglio. Noi abbiamo dato i soldi alle famiglie più in difficoltà per comprare i computer. Loro parlano, la Regione Campania ha fatto. Per 104mila famiglie. Abbiamo dato alle scuole 3mila euro di contributo a 900 istituti scolastici per acquistare i termoscanner e consentire l’apertura delle scuole”.

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