CRONACA

De Luca: «La Campania si è salvata», poi nuovo attacco al Governo

Il presidente lancia l’affondo su Natale e scuole e annuncia restrizioni anti movida: «Ordinanza per bloccare vendita dell’alcol». Sui vaccini: «Il 12 gennaio esercitazione generale, dovremo avere organizzazione militare»

Ancora una volta la diretta sociale del presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca è il momento per fare un aggiornamento sulla questione Covid e per sferrare attacchi nei confronti del governo. «La Campania, se Dio vuole, si è salvata di nuovo. Grazie alle nostre mani». Così ha esordito Vincenzo De Luca nel punto settimanale sulla pandemia da Covid-19 mostra numeri che fanno ben sperare: «Abbiamo retto l’onda di contagi di settembre ed ottobre. Ci salviamo grazie alle nostre decisioni. Perché abbiamo fatto filtro ad agosto su chi rientrava dall’estero; perché abbiamo chiuso le scuole un mese prima del resto d’Italia; e perché abbiamo preso misure di contenimento prima degli altri. Parte dal miracolo Campania è rappresentato dal fatto che abbiamo combattuto a mani nude. In Campania, nonostante le polemiche, sono arrivati in questi mesi 23 medici, di cui un solo anestesista». Ma nonostante questo, il tasso di positività è sceso al 6,6% ed attualmente ci sono 119 ricoveri in terapia intensiva. Numeri che servono a De Luca per sferrare un nuovo attacco al governo Conte. In primis, sulle scelte per Natale: «La linea della prevenzione ci permetterebbe di avere misure semplici, chiare, tempestive e controllabili. Le misure vanno preso per tempo, non all’ultima ora. Invece il governo sta scegliendo, di nuovo, la linea delle mezze misure, che scontenta tutti e che allunga i tempi di fuoriuscita dall’epidemia Covid. Il dibattito che sto ascoltando è allucinante».

Per il governatore le aperture di Natale «apre le porte alla morte. Questa non è umanità, non è generosità». In Campania, inoltre, sarà vietata la mobilità tra i comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti durante tutto il periodo delle festività natalizie (che il governo vuole derogare). E sulle scuole conferma la linea del rigore: «Sento dire che le scuole riaprono il 7 gennaio. Ma qualcuno sa come sarà il contagio a gennaio? Qualcuno sa qualcosa del personale e dei traporti? No, ma in Italia prima si fissa l’apertura poi si vede cosa fare. E poi le previsioni saranno smentite dalla realtà. Noi in Campania seguiremo la nostra linea: massimo rigore per aprire tutti, ma per sempre».

De Luca annuncia poi una nuova ordinanza «per bloccare la vendita di alcolici e bloccarne il consumo in pubblico» nei giorni delle festività natalizie. «Cercheremo di controllare coloro che arrivano dal Nord coi treni, come del resto già abbiamo iniziato a fare». Anche sui vaccini, oltre le polemiche dei giorni scorsi, non mancano i problemi. «Le date dell’arrivo non sono quelle che ci erano state comunicate, ma noi dovremo essere pronti. Il 12 gennaio ci sarà un’esercitazione generale, dovremo avere un’organizzazione militare per la somministrazione. Non sarà facile, ma ci faremo trovare pronti».

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