CRONACA

De Luca, riecco il lanciafiamme: «Rispetto delle regole o chiudo tutto»

Il presidente della giunta regionale annuncia in diretta: «Se entro 3-4 giorni verificheremo che la curva del contagio si aggrava, chiuderemo tutto»

Finita la campagna elettorale e messa al sicuro l’elezione, De Luca torna in versione sceriffo con il lanciafiamme. «Non si scherza più, non sono più accettabili i comportamenti registrati fino a ieri e ancora oggi. Non è possibile andare per strada e trovare anche una persona senza mascherina, non è più possibile, è un lusso che non ci possiamo più consentire».  «La Campania è la regione più esposta al contagio. Se tra 3 o 4 giorni verificheremo con i nostri epidemiologi che la curva del contagio, anziché stabilizzarsi o scendere, si aggrava, noi chiuderemo tutto». L’annuncio avviene da parte del presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca attraverso la consueta diretta Facebook.

«Se vogliamo convivere con il Covid tenendo aperte le attività economiche – aggiunge – dobbiamo rispettare rigorosamente le regole e sottoporci a qualche piccolo sacrificio. La mascherina va indossata sempre quando si è fuori, e sulla bocca. Se l’alternativa è passeggiare in allegria o avere i morti per strada, io credo che non ci siano dubbi sulla scelta da fare». De Luca riferisce anche i numeri dell’attuale situazione: con 253 nuovi contagi oggi il totale è di 14.255 contagiati, con la previsione di 5000 nuovi positivi entro il 21 ottobre prossimo. «Dopo l’ordinanza di ieri che prevede l’obbligo dell’uso della mascherina per tutti i nostri concittadini per tutta la giornata, ci sarà un periodo di 24 ore di tolleranza. Le polizie municipali e le forze dell’ordine avranno un minimo di tolleranza avvertendo chi non porta la mascherina. Passate le 24-48 ore devono partire con le contravvenzioni da 1000 euro», spiega. Il presidente della Regione Campania, appena rieletto, critica anche duramente l’assenza di controlli rigorosi negli ultimi mesi. «Saranno state fatte altre valutazioni, ma lasciamo perdere i mesi trascorsi. Io parto da oggi. Chiedo formalmente al ministero dell’Interno di sapere qual è il piano di intervento per garantire l’applicazione delle ordinanze nazionali e regionali. Se si fanno ordinanze e nessuno controlla che vengano rispettate, stiamo prendendo in giro gli italiani». C’è poi l’invito ad aderire alla campagna di vaccino anti influenzale perché «se si confondono influenza e Covid avremo una valanga di arrivi negli ospedali e la situazione sarà drammatica». «Cominciamo dal primo ottobre, con le persone a rischio, il personale sanitario, con persone con patologie croniche, con persone al di sopra 65 anni. Abbiamo già disponibile la prima parte del milione e mezzo di vaccini acquistati ad aprile».

E poi c’è il capitolo scuola. «Sforzo straordinario sulla scuola per fare screening sierologico», ha detto ancora De Luca. «Abbiamo procrastinato l’inizio dell’anno scolastico e abbiamo fatto uno sforzo straordinario per utilizzare questi giorni in più per fare lo screening sierologico a quanto più personale scolastico possibile. Il dato di ieri è un dato importante, siamo oltre 20 punti sopra la media delle altre regioni: hanno fatto lo screening 106mila dipendenti scolastici, docenti e non docenti, il 76% del personale scolastico. Su 106mila screening sono risultati positivi al tampone 10 unità lavorative» ha aggiunto. Ed ancora: «Abbiamo già consegnato 919 termoscanner e ne consegneremo altri mille nelle prossime ore. Abbiamo consegnato 500 mascherine a 919 istituti scolastici e abbiamo deciso di dare un contributo di 3mila euro per l’acquisto di termoscanner più sofisticati, per consentire un passaggio più rapido della popolazione studentesca e dei dipendenti». La il numero dei positivi, il numero maggiore rispetto allo scorso aprile, preoccupa. «Oggi dal punto di vista dei positivi che quotidianamente individuiamo, siamo in una situazione più grave di quella che avevamo a marzo, aprile e maggio». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. I nuovi casi di positività al coronavirus emersi nelle ultime 24 ore in Campania, ha spiegato De Luca, «sono 253 con 7.600 tamponi fatti e con una percentuale di positivi del 3,38%. Abbiamo 371 persone ricoverate per ricoveri ordinari, abbiamo 552 posti letto disponibili per pazienti Covid. Complessivamente come Regione Campania abbiamo la possibilità di arrivare in tempi brevissimi a 940 posti letto per pazienti Covid non gravi. Il dato è gestibile, ma dobbiamo lavorare a quello che succede tra 10 giorni e, secondo le previsioni, da qui al 21 ottobre avremo altri 5mila contagi positivi, quindi dobbiamo calcolare un 10% di ricoveri rispetto al numero dei positivi. Da qui a metà ottobre la situazione sarà delicata e richiederà la massima attenzione per garantire un posto letto per un paziente Covid non grave nei nostri ospedali. In queste ore stiamo lavorando per garantire il raggiungimento di questo obiettivo e arriveremo ad avere sostanzialmente mille posti letto Covid disponibili. Ovviamente, se la situazione diventerà drammatica, troveremo altri posti letto facendo l’unica operazione possibile: rinviando gli interventi ordinariamente previsti».

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