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De Magistris e la promessa non (ancora) mantenuta

CASAMICCIOLA TERME – Lo scorso 25 ottobre, come di certo ricorderete, una delegazione dell’istituto “Mennella” – costituito da preside, studenti, professori e genitori – si recò nel capoluogo partenopeo per incontrare i vertici della Città metropolitana e avere notizie sull’avanzamento della trattativa in corso con il Comune di Casamicciola per il fitto del plesso “Sanseverino”. A rassicurare la preside Giuseppina Di Guida, i genitori, i docenti e i ragazzi furono il consigliere Salvatore Pace e l’ingegner Pasquale Gaudino, i quali affermarono che l’accordo con palazzo Bellavista era in dirittura di arrivo. Sulla medesima linea si pose anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che nonostante fosse impegnato con la prima seduta del nuovo consiglio metropolitano, si ritagliò comunque del tempo per ascoltare i membri della delegazione isolana. Alla trasferta partenopea prese parte anche il sindaco Giovan Battista Castagna, che in quella circostanza volle precisare che «alle promesse devono adesso seguire i fatti», anche perché, come recita il famoso adagio, «senza soldi non si cantano messe, e la Città metropolitana questo concetto deve tenerlo in debita considerazione».

Tuttavia, a oltre un mese da quell’incontro, poco o nulla si è mosso. Appena qualche settimana fa scrivevamo che sarebbe stato necessario attendere ancora qualche giorno prima di conoscere tutti i dettagli della controfferta della Città metropolitana. L’indiscrezione ci fu confermata dallo stesso primo cittadino di Casamicciola, che nell’occasione non escluse che dopo il contatto telefonico avuto nelle ore precedenti con i vertici dell’ente metropolitano, a stretto giro sarebbe stata inoltrata a palazzo Bellavista una pec contenente l’importo proposto da quella che, fino a qualche anno fa, era la Provincia di Napoli. Inutile dire che la pec in questione, a distanza di alcune settimane dalla nostra conversazione con Giovan Battista Castagna, non è ancora pervenuta agli uffici del palazzo municipale casamicciolese. Questa circostanza non ha fatto altro che indispettire gli studenti, che infatti hanno scelto di scendere di nuovo in piazza per esprimere tutto il proprio amaro dissenso nei confronti della lentezza dell’apparato burocratico dell’ente metropolitano. FRA.CAS.

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