ARCHIVIO 3ARCHIVIO 5

Decadenza dalla carica di consigliere, il pm “assolve” Stani Verde

ISCHIA. È stato discusso ieri mattina il ricorso presentato da un cittadino foriano contro il consigliere comunale Stani Verde. Il ricorso intendeva veder dichiarata l’ineleggibilità, e dunque la decadenza, del leader dell’opposizione dalla carica di componente del civico consesso. Nel corso della discussione, il pubblico ministero ha accolto la tesi della difesa di Verde, sostenuta dall’avvocato Elena Nonno, e ha chiesto al Tribunale di dichiarare “cessata la materia del contendere”. Bisognerà attendere qualche giorno per conoscere la decisione del collegio, ma il fatto che la pubblica accusa abbia fatto propria la ricostruzione difensiva induce l’entourage del consigliere a un cauto ottimismo.

Come si ricorderà, a inizio ottobre la notizia del ricorso contro Stani provocò grande stupore, a voler essere eufemistici, nell’ambiente politico locale: tale Michele Calise, così si chiama l’autore del ricorso, aveva contestato la legittimità dell’elezione di Verde nel Consiglio comunale, a causa di un presunto mancato pagamento delle spese per una precedente controversia legale.  La storia in questione ha infatti origine nel momento in cui Stani Verde, nella  precedente consiliatura, ricorse al Tar contro l’approvazione del bilancio da parte dell’amministrazione in carica. Come molti ricorderanno, in quel momento l’amministrazione Del Deo non poteva più contare su una maggioranza stabile, al punto che per l’approvazione del documento contabile (indispensabile per evitare l’arrivo del commissario prefettizio) si rese necessario fare affidamento anche sul voto del primo cittadino e la votazione si chiuse infatti con nove voti favorevoli e otto contrari. Per farla breve, il ricorso di Verde fu respinto e lo stesso venne condannato dalla magistratura amministrativa al pagamento delle spese, cosa che Stani fece prontamente, con un tempestivo bonifico bancario destinato alle casse dell’ente di via Genovino.

Il contesto si ripetè poi innanzi al Consiglio di Stato, ma stavolta al consigliere non venne notificato nulla e dunque Verde non provvide a versare alcunché nelle casse comunali. In realtà il provvedimento fupubblicato anche all’albo pretorio ma secondo il diretto interessato senza la dovuta visibilità.  Dopo alcune settimane, ecco il fulmine a ciel sereno: al presidente del Tribunale di Napoli arrivò un ricorso a firma appunto di Michele Calise, foriano, classe 1947, nel quale lo stesso dopo aver ricordato la convalida dell’elezione a consigliere di Stani Verde scriveva: “Tuttavia, costui si trova in condizione di incompatibilità alla carica di consigliere comunale per debito pregresso alla elezione e quindi ai sensi dell’art. 63 comma 6 del D.L.vo 267/2000 non può ricoprire la carica di consigliere in quanto egli è debitore del Comune di Forio; infatti egli ha impugnato innanzi al Consiglio di Stato la decisione del Tar della Campania, che aveva rigettato la domanda cautelare del ricorso da lui proposto per l’annullamento della deliberazione del consiglio comunale di Forio che aveva approvato il bilancio dell’esercizio 2016. Il consiglio di Stato con l’ordinanza n. 251 del 26 gennaio 2017 ha rigettato il ricorso in appello del Verde Stanislao e lo ha condannato al pagamento delle spese processuali liquidate in euro 2.000”.

Nel ricorso vennero poi spiegati anche i successivi passaggi portati a compimento e in particolare quanto accaduto il 9 marzo dello scorso anno: “Il Comune di Forio – scrive nel suo ricorso Calise – ha intimato il pagamento della somma di euro 3.018; l’ufficiale giudiziario il 15 marzo 2017, recatosi presso l’abitazione di Stanislao Verde ove risiede in Forio alla via Mezzavia, non lo ha rinvenuto. Ha quindi affisso l’avviso alla porta che l’atto è stato depositato presso la casa comunale ed ha spedito in pari la raccomandata 579 l’avviso su fogli piegato recante sul tergo l’indirizzo contenente l’avvertimento che l’atto era stato depositato presso la casa comunale. Il portalettere il successivo 20 marzo 2017 si è recato nuovamente presso l’abitazione del Verde, non l’ha rinvenuto e gli ha immesso nella cassetta dello stabile in indirizzo l’avviso che il plico sarebbe stato in giacenza per dieci giorni presso l’ufficio postale di Forio. Esso non è stato ritirato dal Verde e l’atto è stato restituito al difensore del Comune in data 21 aprile 2017 per compiuta giacenza in quanto non è stato ritirato”.

Secondo il ricorrente ed il suo legale di fiducia, Giuseppe Di Meglio, Stani Verde entro la seduta della convalida delle elezioni, svoltasi il 23 luglio scorso, “avrebbe dovuto saldare e pagare al Comune di Forio il debito per il quale era stato messo in mora sin dal 30 marzo 2017” per poi aggiungere: “Egli non solo non vi ha provveduto, ma ha addirittura dichiarato all’atto dell’inizio della seduta consiliare del 23 luglio 2018 che non versava in nessuna condizione di ineleggibilità o incompatibilità, come si legge nel verbale della seduta consiliare, così inducendo in errore il consiglio comunale. Il ricorrente solo recentemente è venuto a conoscenza di tale dichiarazione non veritiera in quanto egli è stato messo in mora dal Comune per il pagamento di quanto dovuto. Trattasi di causa di incompatibilità che avrebbe dovuto essere rimossa entro la seduta della convalida, essendo insorta prima delle elezioni e della convalida stessa. La Corte di Cassazione ha chiarito che successivamente tale incompatibilità non possa essere rimossa col pagamento allorquando sia stata esperita l’azione popolare di cui all’art. 70 del D.L.vo 267/2000”. Da qui la richiesta di Michele Calise che chiede al tribunale che sia dichiarata l’incompatibilità di Stani Verde a ricoprire la carica di consigliere comunale di Forio, annullando la convalida della sua elezione e disponendo la sua surrogazione con il primo dei non eletti”.

Ads

Il ricorso venne subito giudicato da molti osservatori politici come una “trappola” messa in atto contro il consigliere che lo scorso giugno ha sfiorato di pochi voti l’elezione a sindaco nel Comune foriano, confermando una volta di più che la “pacificazione” politica tanto invocata dagli opposti schieramenti è ben lontana dall’essere raggiunta.

Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex