Decanter World Wine Awards 2019: il Kalimera 2017 è tra i primi 50 migliori vini al mondo
La più grande competizione enologica mondiale, organizzata dal prestigioso magazine Decanter, incorona le Cantine Cenatiemponell’olimpo dei Platinum Best in Show. Pasquale Cenatiempo: “Un riconoscimento inaspettato che ci riempie d’orgoglio e che dedichiamo a tutta l’Isola”

Si sa che le cose particolari e preziose richiedono tempo ma che un vino ischitano possa salire sul tetto del mondo e balzare direttamente al podio su 16.500 selezionati, non è poco. È tantissimo e riempie d’orgoglio. Soprattutto se quel vino è l’opera e il risultato di persone che hanno saputo coniugare sensibilità personale, esperienza e qualità, nella vita così come nei loro vini. Ultimamente, i vini ischitani ci stanno “viziando” e coccolandocon premi e riconoscimenti in guide e rassegne enologiche importanti. Ma agli allori non ci si abitua mai e quando arriva una notizia del genere, non si può di certo rimanere indifferenti.
I risultati dell’edizione 2019 del Decanter World Wine Awards, il più grande concorso enologico mondiale, non lasciano dubbi: le Cantine Cenatiempo di Ischia rientrano tra le più grandi aziende del mondo, piazzando il loroKalimera annata 2017 tra i migliori 50 vini nell’Olimpo dei Platinum Best in Show. Questo il risultato giudicato da autorevoli esperti e professionisti del wine business, riconosciuti a livello internazionale per l’affidabilità del loro rigoroso processo di degustazione e selezione. Nel corso di un’intensa settimana svoltasi al CentrEd, presso l’ExCeL di Londra, 280 giudici provenienti da 33 paesi hanno valutato più di 16.500 vini provenienti da ben 57 paesi.
Una grandissima soddisfazione se si pensa che il Kalimera 2017 abbia ottenuto il riconoscimento più alto, il cosiddetto “Best in Show” appunto,concesso solo ai migliori 50 vini, meno dello 0,5% dei partecipanti. Ovviamente, degustazioni rigorosamente alla cieca. Una conferma perla produzione vitivinicola dell’Isola che continua ad essere sempre più apprezzata e sempre più ricercata, evidenziando laricchezza del territorio, unico e inimitabile per le mille sfaccettature che apporta ai suoi vini. Il Kalimera 2017 è un vino con “i piedi per terra”: nasce da viticoltura biologica su terrazzamenti dell’omonima collina, a 450 metri sul livello del mare. Dalle lunghe note sapide e agrumate, franco e sincero, identitario del territorio e della mano che lo produce. Un vino che narra del lungo lavoro in vigna di Pasquale Cenatiempo, un artigiano del vino di qualità, la cui convinzione è sempre e solo una: la natura va rispettata.E poi la sapiente mano dell’enologo Angelo Valentino che ha lasciato parlare la terra e i suoi frutti.
Il riconoscimentodella prestigiosa rivistaDecanterva a premiare comunque una vincente scelta aziendale dove è il team a fare la differenza, considerando che il 2017 non è stata un’annata facile, ricca di tanto lavoro e passione in vigna. Incredulità e un’immensa commozione in casa Cenatiempo, dove la notizia,inviata via mail,ha lasciato increduli se pur estremamente felici: «Sono felicissimo anche se ancora non ci credo – racconta Pasquale Cenatiempo – e francamentepensavo si dovessero salire degli scalini prima di arrivare ad un premio così importante. Iniziare dalle medaglie di bronzo, ad esempio.E invece no, la notizia è arrivata così diretta che ancora stento a crederci, appunto.
Un riconoscimento che ci riempie di gioia e che personalmente dedico alla mia famiglia e ai collaboratori dell’azienda, da Federica ad Antonio Lauro, dall’enologo Angelo Valentino a tutti gli altri. Ognuno di loro è preziosissimo per me. Ci sarà ancora tanto da fare in futuro e questo premio inorgoglisce sì ma sprona allo stesso tempo a fare sempre di più e sempre meglio». Grazie a Kalimera ha vinto il territorio e le sue tradizioni, l’umiltà e il lavoro duro in vigna; ha vinto l’onestà e il coraggio di osare;ha vinto il talento vero e senza fronzoli, in rispetto della stessa terra da cui nasce la Biancolella, il vitigno dell’Isolache ha conquistato la prestigiosa rivista britannica. Ischia non può che dire grazie a coloro che, come Pasquale Cenatiempo e tutti i suoi collaboratori, portano in alto il nome dell’Isola del Vino, la sua natura più vera e sincera. Come un bicchiere di buon vino.