ARCHIVIO 3ARCHIVIO 5

Decreto Ischia, al tavolo romano anche la Regione Campania

ISCHIA. C’è chi come Giacomo Pascale, sindaco di Lacco Ameno, ha deciso di anticipare la partenza e di raggiungere Roma già nella serata di ieri. Per presentarsi “fresco” ad un appuntamento dall’importanza capitale (e perdonate il gioco di parole) e soprattutto per mettersi al riparo da eventuali ritardi di treni, aliscafi e mezzi di trasporto di qualsivoglia natura. E poi c’è chi invece si sobbarcherà la levataccia – è il caso del sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna – partendo col primo aliscafo utile e di fatto giungendo appena in tempo presso la sede del dipartimento della Protezione Civile. Dove alle ore 9.30 è previsto un nuovo incontro per arrivare alla chiusura del cerchio e “stendere” finalmente questo benedetto “Decreto Ischia”, necessario per avviare il tanto agognato processo di ricostruzione dopo il sisma del 21 agosto 2017. Oggi la partita si chiude, in un modo o nell’altro, giovedì infatti il documento inizierà la sua trafila che potrebbe anche essere fatta (pur se nessuno vuole augurarselo, il tempo perso non sarebbe certamente poco…) di bocciature, di ritorni al mittente, di emendamenti, correzioni, aggiustamenti e chi più ne ha più ne metta.

I convenuti saranno più o meno sempre gli stessi. Di certo ci sarà il padrone di casa, Angelo Borrelli. Non potrà mancare evidentemente proprio Carlo Schilardi, commissario per la ricostruzione che proprio dal decreto attende di caprie come muoversi e quali sentieri percorrere. Poi tecnici della protezione civile, avvocati, magistrati esperti di questo o quel settore e poi attenzione, udite udite, come annunciato dal nostro giornale al tavolo siederà anche la Regione Campania. E l’ente di Palazzo Santa Lucia, che in questo fine settimana ha lavorato per il tramite di alcuni tecnici alla stesura di una serie di “osservazioni” da presentare questa mattina ai propri interlocutori, dovrebbe essere presente con una delegazione che potrebbe avere addirittura come capitano il vice del governatore Vincenzo De Luca, vale a dire Fulvio Bonavitacola. Come riferito nei giorni scorsi, anche la Regione vuole infilarsi in questa “crepa” causata dal terremoto che ha colpito Casamicciola e Lacco Ameno e che rende indispensabile ricostruire immobili oggetto di domanda di condono ma che ancora attendono una concessione edilizia in sanatoria. E’ chiaro che una chiusura del cerchio e soprattutto un ingresso anche del condono ter all’interno della normativa specifica per l’isola verde, potrebbero avere la facoltà di estendere il beneficio all’intero territorio regionale. Insomma, cavalcare l’onda sulla pelle di chi ha subito quello che ha subito: sarà pure crudele, ma in fondo ci può stare.

L’attesa, è chiaro, è particolarmente snervante soprattutto per chi come Castagna e Pascale la vive sul campo ed anche in questo fine settimana hanno trascorso le loro giornate in frenetici incontri con avvocati, tecnici e consulenti di varia natura. Si preannuncia un’altra maratona poi i giochi saranno fatti. La speranza non può che essere una, anzi due: che il decreto passi agevolmente e che soprattutto non discrimini i cittadini isolani. Vittime di un modus agendi che per anni è stato folle, omissivo, irresponsabile e che soprattutto ha scelto di non decidere. E oggi il destino potrebbe presentare il conto. Che, manco a dirlo, sarebbe salatissimo.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex