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Dehors a Casamicciola, tempo di demolizioni

Arrivano le prime ordinanze per le strutture ubicate nella zona centrale e portuale della cittadina termale: a firmarle il responsabile dell’area tecnica ing. Gaetano Grasso. Quattro fin qui i destinatari dei provvedimenti

Come anticipato dalle pagine del nostro giornale, arrivano le prime ordinanze di demolizione per i Dehors di Casamicciola Terme. Con ordinanza dirigenziale è stata disposta infatti, ai sensi art. 35 DPR 380/01 e art. 14 Regolamento suolo Pubblico, la Rimozione opere illegittime su suolo pubblico. Il Responsabile Area VII – Manutentiva – Patrimonio Ing. Gaetano Grasso ha disposto come da regolamento “Per la rimozione delle opere abusive, il Responsabile del Procedimento, anche in virtù dei poteri conferiti all’Autorità amministrativa dall’articolo 823, comma 2, del Codice Civile, notifica con immediatezza al trasgressore l’ordine di provvedere al rispetto dello stato dei luoghi, entro un termine non superiore a 7 giorni”. Ciò, vista la relazione interna della Polizia Municipale del 19 dicembre 2024, dalla quale risulta che ben 4 locatori di immobili siti al centro del paese hanno realizzato ed occupato suolo pubblico in assenza di titolo abilitativo opere presso gli immobili, adibiti ad attività commerciale riconducibili a dehors. Ciò, spiega Grasso “ritenuta la sussistenza del pubblico interesse, anche in considerazione del fatto che l’esercizio dei poteri sanzionatori della P.A. è attività vincolata, priva di margini di discrezionalità”.

I soggetti colpiti dalla ordinanza dovranno demolire le opere abusivamente realizzate e ripristinare lo stato dei luoghi originario in una settimana, salvo l’applicazione dell’art. 14 comma 4 del Regolamento per occupazioni suolo pubblico che recita:“la chiusura dell’esercizio fino al pieno adempimento dell’ordine e del pagamento delle spese”per un periodo non inferiore a cinque giorni”.Per le operazioni di ripristino di opere eventualmente sequestrate, gli stessi locatori dovranno munirsi preventivamente del dissequestro penale presso la competente autorità. Ovviamente avverso la sentenza è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti al T.A.R. Campania nei termini di legge, o, in alternativa, di ricorso straordinario al Capo dello Stato.

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