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Dehors abusivi, cade l’ultimo “birillo”

Anche il Bar Calise si adegua alle ordinanze emesse dal Comune di Casamicciola e demolisce la struttura priva di titoli abilitativi: alla fine i gestori hanno deciso di provvedere in proprio quando l’ente sembrava dovesse farlo in danno. Prosegue così il progetto di rigenerazione urbana del cuore del paese

È caduto anche l’ultimo “birillo”. Con la rimozione della veranda del Bar Calise si chiude simbolicamente un’altra importante fase del più ampio progetto di rigenerazione urbana che interessa il centro di Casamicciola Terme, in particolare l’area compresa tra Piazza Marina e le zone limitrofe. Un intervento ritenuto strategico per la rinascita del paese, che ancora oggi porta le cicatrici lasciate dal sisma e dalla successiva alluvione, ma che intende presentarsi al mercato turistico con un volto più curato, ordinato e moderno. Dopo che altri esercenti avevano già ottemperato alle disposizioni comunali, anche lo storico Bar Calise – simbolo della cittadina termale – ha provveduto alla demolizione della veranda abusiva che per anni aveva occupato parte del suolo pubblico all’ingresso di Corso Luigi Manzi. Un’area sensibile, al centro di una trasformazione che punta a valorizzare l’identità urbana e paesaggistica del territorio.

Il provvedimento risaliva allo scorso febbraio e contestava l’installazione, priva dei necessari titoli abilitativi, di una struttura in alluminio chiusa, dalle dimensioni considerevoli: 3,90 metri per 13,60

L’ordinanza nei confronti del Bar Calise risale allo scorso febbraio, firmata dall’allora responsabile dell’ufficio tecnico comunale, l’ingegnere Gaetano Grasso. Il provvedimento contestava l’installazione, priva dei necessari titoli abilitativi, di una struttura in alluminio chiusa, dalle dimensioni considerevoli: 3,90 metri per 13,60. Una struttura presente da tempo immemore, come del resto altre simili, ma che fino a quel momento non era mai stata oggetto di alcuna sanzione formale. A differenza di quanto avvenuto con altre attività commerciali della stessa zona, la rimozione è avvenuta con un certo ritardo. Per un momento si era persino ipotizzato un intervento diretto del Comune, in danno ai titolari. Alla fine, però, sono stati proprio i gestori del locale a farsi carico della demolizione, evitando così ulteriori strascichi e chiudendo quello che può essere considerato l’ultimo atto di una vera e propria “bonifica” del centro storico cittadino.

Nel frattempo, proprio sabato scorso, di prima mattina, è stata rimossa anche la recinzione che fino a quel momento aveva delimitato i lavori in Piazza Marina. Il nuovo volto della piazza – più ampia, ariosa e visivamente accattivante – si è finalmente svelato ai cittadini e ai turisti, regalando una visuale inedita e molto apprezzata. Ma questo è solo l’inizio. Come già annunciato nei giorni scorsi dal sindaco Giosi Ferrandino, il percorso di riqualificazione urbana entrerà ora in una fase ancora più ambiziosa. A prendere il timone sarà l’architetto di fama internazionale Massimiliano Fuksas, affiancato dall’Agenzia del Demanio, per dar vita a un intervento che punta a trasformare radicalmente il waterfront casamicciolese, rendendolo un autentico fiore all’occhiello dell’isola.

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