CRONACAPRIMO PIANO

Casamicciola, per il preliminare del Puc il Comune si affida al Dipartimento di Architettura

L’ente ha stanziato la cifra necessaria per gli studi utili alla redazione del documento, insieme al rapporto ambientale preliminare e la valutazione ambientale strategica

Al Capricho si accelera. Incombe l’impegno dell’approvazione del Piano Urbanistico Comunale, e l’ente ha deciso tramite delibera di giunta di affidare al Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II, l’incarico di fornire le competenze e le professionalità necessarie alla produzione degli elaborati utili alla redazione del preliminare di Piano, completa della redazione del Rapporto Ambientale Preliminare e valutazione ambientale strategica (VAS).

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Inoltre, è stato deciso di prevedere l’erogazione del contributo in favore del Dipartimento, di importo pari a € 4.500,00, a carico del Comune, da destinarsi ad assegni e borse di ricerca. L’accelerazione è motivata anche dalla nota della Giunta Regionale della Campania, precisamente dalla Direzione generale per il Governo del Territorio, che ha diffidato il Comune ad adempiere agli obblighi derivanti dalle leggi e dai regolamenti regionali, in pratica ad adottare il Piano. Come si ricorderà, nella primavera del 2018 i Comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno avevano siglato l’Accordo Quadro “per attività di collaborazione scientifica e di supporto alla didattica” con il Dipartimento di Architettura, poi sottoscritto il 25 maggio. Un anno fa, con apposita delibera, tra l’altro era stato affidato al Dipartimento di Architettura – nella persona del professor Michelangelo Russo – l’incarico di fornire le competenze e le professionalità necessarie alla produzione degli studi ed elaborati utili alla redazione del Piano Urbanistico comunale. Due successive determine a inizio 2019 hanno provveduto alla liquidazione del contributo in favore del Dipartimento. Un paio di mesi fa quest’ultimo, con apposita nota, ha trasmesso al Comune la documentazione elaborata nell’ambito dell’Accordo quadro. Un’ampia documentazione, completa di un quadro conoscitivo con l’inquadramento territoriale e l’illustrazione del sistema abitativo, di quello ambientale e di quello infrastrutturale, e di un quadro strategico, con le strategie progettuali. Il tutto accompagnato da una relazione illustrativa preliminare.

Come alcuni lettori ricorderanno, lo scorso giugno gran parte di questi studi preliminari furono illustrati nella Sala consiliare del Comune di Lacco Ameno, tra l’altro con l’esposizione delle mappe indicanti le varie prescrizioni normative, a partire dai vari vincoli e rispetti, la pericolosità e il rischio idrogeologico, e poi la trasposizione del piano regolatore generale e di quello paesaggistico, oltre alla sismicità territoriale. Si passò inoltre a focalizzare il sistema insediativo, cioè le zone abitate, con la densità dell’edificato, i caratteri funzionali degli edifici, le altezze medie degli edifici, e la cronologia dei tracciati e delle costruzioni, con la familiare divisione tra le abitazioni pre-1965 e quelle successive e oggetto delle varie legislazioni condonistiche. I tecnici indicarono le aree ed edifici pubblici o di interesse pubblico, i tessuti insediativi omogenei e gli insediamenti difformi alle previsioni urbanistiche, per poi illustrare le mappe relative al sistema ambientale, a partire dall’orografia del territorio, i vari tipi di spazio aperto, le condizioni di permeabilità del suolo (importantissime in ottica di rischio idrogeologico), e le aree naturali, cioè quelle poste nelle zone alte dei due Comuni, verso il Monte Epomeo). Non mancò una tavola dedicata alle infrastrutture e alla mobilità, prima di passare al cosiddetto quadro strategico con le “invarianti strutturali”, cioè quegli elementi significativi dal punto di vista storico-culturale, paesistico-ambientale e infrastrutturale, caratterizzati dalla stabilità nel medio-lungo termine, passando per la trasformabilità del territorio. Infine, anche i possibili indirizzi per le aree urbanizzate, lo sviluppo sostenibile e la resilienza territoriale, per arrivare finalmente agli indirizzi per la Ricostruzione.

Si tratta di documenti, che una volta integrati dal rapporto Ambientale Preliminare e della valutazione ambientale strategica (VAS), consentiranno all’Ufficio Tecnico Comunale una agile predisposizione degli atti relativi al Preliminare di Piano Urbanistico Comunale, in conformità a quanto disposto dalla Legge Regionale n.16/04, e dal Regolamento per il Governo del Territorio n.5/2011. Il resto è storia recente. A novembre si è tenuta una riunione presso la sede del Comune di Casamicciola Terme tra il Sindaco, il Commissario Prefettizio del Comune di Lacco Ameno alla presenza dei rispettivi rappresentanti degli Uffici Tecnici, ed il Professore Michelangelo Russo: per il supporto alla redazione degli atti citati è emersa la necessità di ampliare le risorse finanziare già stabilite nell’Accordo di programma. Pochi giorni dopo l’incontro, con un’apposita nota il Dipartimento ha comunicato la stima delle risorse necessarie per l’estensione dell’accordo quantificate in €5.000,00 a carico di ognuno dei due Comuni, da destinarsi per l’assegnazione di Borse di studio. Cifra che, dopo una richiesta di rivalutazione da parte del sindaco di Casamicciola, ha portato allo stanziamento di € 4.500,00 . Gli studi citati dovranno essere integrati, in funzione dei risultati della microzonazione sismica di terzo livello, effettuati a seguito del sisma del 21 agosto 2017 in ottemperanza dell’ordinanza n.1 del 27 novembre 2018 così come stabilito dalla L.130/2018, per ulteriori approfondimenti. I tempi sono ristretti, ma gli atti che saranno prodotti ad integrazione di quelli previsti nell’Accordo Quadro risultano essere “utili, necessari ed urgenti” per la redazione del preliminare di PUC allo scopo di non vedersi attivare da parte della Regione Campania i poteri sostitutivi, attraverso la nomina di un Commissario Ad Acta ai sensi dell’art. 3 ter, comma 1, del Regolamento Regionale n.5/201, che provvederebbe, al posto dell’amministrazione, ad approvare il preliminare di Piano Urbanistico, nonché ad adottare il Piano Urbanistico Comunale (PUC). Scenario naturalmente da evitare. Dunque, il Dipartimento di Architettura provvederà alla predisposizione degli atti utili alla redazione del mandato, compatibilmente con i tempi previsti dalla Legge Regionale n.16/04.

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