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Direttore di incompetenza. Sta per finire il business coi ricatti?

Da alcuni anni sull’isola è nato un nuovo giornale, Il Dispari edito da Antonio Pinto (quello della benzina, per capirci) e, a direttore della testata giornalistica, si è ‘autoeletto’ il signor Gaetano Di Meglio, figlio del compianto giornalista e storico direttore de Il Golfo, Domenico Di Meglio.

Ma perché oggi vi parliamo di lui? Perché il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino nel dimettersi dall’incarico elettivo ha indicato certa stampa locale come regista della diffusione di “panzane con maestria” per rovesciarlo e accusa “certa stampa locale” di volergli imporre il pizzo. Quindi è bene che venga chiarito in maniera inequivocabile di chi si parla e per raccontarvi anche le grandezze e miserie del nuovo giornalismo locale.

Di Meglio junior, improvvido giornalista spesso crea, “ad arte”, notizie non veritiere e attacca personaggi isolani a seconda del proprio fine e si erge a esperto conoscitore di qualsiasi materia. Un tuttologo, qualcuno potrebbe esclamare.  Questo personaggio, Di Meglio junior, si sente ‘immune dalla legge’,  ‘esonerato dal rispetto’  ‘sollevato da qualsiasi etica professionale’, ‘esentato da qualsivoglia etica morale’ e si crede autorizzato a poter attaccare con violenza, aggressività e senza ritegno chicchessia e di mettere ischitano contro ischitano, uomo contro uomo, di denigrare, diffamare,   screditare, calunniare, infamare  gli uomini di Ischia.

«Con gente così bastava una volta togliere da mano il bicchiere e accompagnarli a casa», disse Umberto Eco oggi, invece, questi personaggi hanno uno strumento che in mani loro diventa pericoloso. Salgono  sul palco di internet e si esibiscono cercando di dare lezioni senza aver alcun titolo per farlo.

Un giornale che Di Meglio junior fa ’navigare’ tra approssimazione, superficialità, volgarità, bassezza, ignoranza e sgrammaticature. Bisognerebbe studiare, conoscere, riflettere e solo dopo, eventualmente, scrivere e poi magari leggere e rileggere prima di pubblicare. Questo personaggio ha una straordinaria propensione a parlare di cose che non conosce o che quasi conosce appena o ha saputo qualcosina da questo o quello e, senza scrupolo, crea il mostro in prima pagina. E’ il caso del sindaco Francesco Del Deo attaccato violentemente per un lungo periodo e poi, come per magia, da diavolo diventato angelo. E’ il caso di Massimo Bottiglieri che ha denunciato pubblicamente di essere stato avvicinato dal Di Meglio junior per pubblicità sul Dispari e, ricevendo il rifiuto, il Di Meglio ha iniziata una campagna denigratoria contro di lui, a suo dire, reo di essere stato direttore della Colombaia.

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E ancora ricordiamo il caso di Celestino Vuoso sbattuto in prima pagina come un delinquente su un fatto che non era mai accaduto. Non possiamo dimenticare le offese, gli insulti personali, gli affronti il dico non dico sul suo profilo FB contro Loredana Cimmino, Lisa Di Iorio, Stany Verde, Enrico Iovene, Paolo Chiariello, Gianni Matarese, Gianni Mattera, Salvatore Ronga,  Annamaria Chiariello, Gaetano Ferrandino, Federico Manzi, Don Carlo Candido, Bruno Basentini, Pierluca Ghirelli e Mario Lettieri. La lista è veramente lunga. E chi non ricorda i continui attacchi al sindaco Giovan Battista Castagna reo di non concedergli ‘spazio’?

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Chissà cosa è successo nella redazione del giornale quando Gaetano junior iniziò una serie di attacchi  ad una società di immondizia e, all’improvviso, il livore, l’ostilità si sgonfiò come per magia. E ci chiediamo cosa mai possa essere accaduto con imprenditori che iniziavano lavori o avevano vinto appalti pubblici (non ultimo a Forio) e prima attaccati e poi dimenticati o difesi dopo qualche settimana.  I terribili diventano incredibilmente amabili. I suoi cattivi, diventano inverosimilmente suoi buoni. Bisognerebbe chiedere a Marcello De Rosa che in quella redazione ha vissuto per diversi anni e poi sbattuto fuori con un calcio nel sedere senza riconoscergli diritti, cosa sia successo e quanti passavano di li.

Attacchi, critiche, offese gratuite e casi inventati solo per il gusto e il piacere di denigrare? Un giornale, un giornalista ha il compito di dare l’esempio. Ma che esempio può mai dare ai giovani, alle giovani generazioni un ‘direttore’ di incompetenza con il pallino del ‘business del pizzo’, stando a quanto dichiarato dal sindaco ieri in consiglio comunale?

Il  Di Meglio junior oltre ad aver sempre mescolato il serio con la minaccia, ha sempre preso la minaccia come l’unica cosa seria. E noi ischitani non facciamo che adeguarci, portando agli eccessi questa perversione del nostro giornalista concittadino. Ci siamo quasi abituati alle sue offese, ai suoi insulti, alle sue ingiurie, ai suoi oltraggi.

Ma c’è di peggio.  Il Dispari insegna ed apre la strada al peggior protagonismo interessato, che portato nel giornalismo ha effetti catastrofici. Di Meglio junior incita al pessimo incentivo tipico dei cattivi giornalisti, alla ricerca interessata dello scoop creato ‘ad arte’ , quello di dar vita ad  una notizia senza che questa ci sia. Se qualcuno di voi vorrà fare questo mestiere, sfuggite alla tentazione del peggiore scoop; ricordate che esso è la scorciatoia dei somari e del business dei ricatti e seppur il Di Meglio junior ci ha abituati alla normalità, sono la peggior cosa. Il giornalismo si fa per il giornalismo, e per nessun’altra cosa.

«Chi parla male, pensa male e vive male» diceva l’indimenticabile Michela Apicella  alterego di Nanni Moretti nel film  “Palombella Rossa” e forse e bene che qualcuno lo ricordi.

Di Meglio junior ha la destrezza, l’agilità, la scioltezza  di capovolgere, rovesciare, ribaltare  la verità rispetto a quella originale.  Non ultimo il caso del sindaco Enzo Ferrandino che, con coraggio, è stato il primo sindaco a dire «basta al pizzo in favore degli organi di stampa poco seri alimentati dal fuoco amico» che piuttosto che rispondere a logiche di giornalismo serio si asservono a finalità politiche i cui obiettivi sono sicuramente ben lontani dall’emersione della verità dei fatti.

Sarebbe simpatico per gli inquirenti riprendere quel discorso con Bottiglieri e perché no fare due chiacchiere con il sindaco Enzo Ferrandino, con Del Deo, con l’Associazione di Sant’Angelo, con Stany Verde, con Annamaria Chiariello, con Paolo Chiariello, con Giovan Battista Castagna, solo per citarne alcuni.

Il senso di responsabilità che un giornalista ha tra le mani è la reputazione degli altri. Questo dovrebbe imporci una attenzione particolare, una cura maniacale dei dettagli, un costante esercizio di verifica dei fatti e delle fonti.

A Di Meglio Junior diciamo non è tardi per chiedere scusa all’isola, agli ischitani, alle persone perbene, alla comunità. Ma viene da dire se proprio non ti riesce a chiedere scusa, almeno stai zitto!

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