ISCHIA – «Abbiamo manifestato per esprimere solidarietà ai pazienti psichiatrici – esordisce il vescovo di Ischia, monsignor Pietro Lagnese – una battaglia, questa, di vecchia data e non ancora finita. Abbiamo manifestato per esprimere solidarietà ai cardiopatici e a tutti gli ammalati oncologici e per difendere il diritto fondamentale alla salute. Questa è una battaglia giusta e sacrosanta, a cui la Chiesa non poteva non partecipare. È stata un’ottima scelta coinvolgere anche le scuole, perché bisogna cominciare dai giovani a cambiare le cose. Con questa mobilitazione abbiamo esercitato un’esperienza di cittadinanza attiva. Se vogliamo vincere una battaglia come questa per la sanità – conclude il vescovo – c’è bisogno del diretto coinvolgimento di tutti».