CRONACA

Diritto di patronato, pronti i ricorsi

Dalla ‘settimana santa’ alla guerra santa, il passo è breve. La discussione tra i sindaci di Forio e Casamicciola con la dicesi di Ischia si sposta nelle aule di Tribunale

“Saranno le autorità competenti a decidere”. Questo, in modo univoco, ciò che trapela da Casamicciola e Forio. Entrambi le amministrazioni comunali, infatti, non hanno ben accolto il decreto del vescovo della diocesi di Ischia monsignor Pietro Lagnese che ha dichiarato cessato il diritto. Le parrocchie di San Vito Martire a Forio e Santa Maria Maddalena Penitente a Casamicciola restano di proprietà comunale, ma i parroci saranno nominati dal vescovo senza più indicazioni delle amministrazioni comunali. Per le due realtà ecclesiastiche, infatti, fino a lunedì scorso vigeva ancora l’antico (ed ormai poco diffuso) diritto di patronato che consentiva alle amministrazioni comunali di indicare una terna di nomi da cui il vescovo avrebbe poi scelto il parroco. Un diritto medievale diffuso e tramandato da secoli sull’isola. La guerra ‘santa’ ormai è cominciata e le battaglie si consumeranno nelle aule dei Tribunali. Da un lato la diocesi di Ischia con monsignor Lagnese nelle vesti di don Camillo, e dall’altro i sindaci come novelli Pepponi. 

Il sindaco di Forio, Francesco Del Deo ha dalla sua parte una petizione con oltre 1500 firme. Questa mattina, prima della via Crucis, incontrerà i suoi consiglieri comunali con i quali discuterà delle azioni da porre in essere per difendere quanto deliberato in consiglio comunale. A Casamicciola tutti sono presi dalle elezioni. Tra una settimana c’è la presentazione delle liste per le amministrative in programma il prossimo 26 maggio. Non bisogna perdere d’occhio, però, i tempi per il ricorso che comunque, sarà prodotto. Le amministrazioni comunali non potranno più scegliere la terna di parroci, ma potranno consolarsi con “la celebrazione mensile di una messa in favore del popolo, una annuale in suffragio gli amministratori comunali e benefattori della chiesa parrocchiale defunti e un’altra in favore degli amministratori comunali pro-tempore”, questa l’offerta di Lagnese. Amen. 

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