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Disabili e DHC,  il caso varca i confini isolani

ISCHIA. Tiene sempre più banco il caso dell’imminente e possibile sospensione dei servizi di semiconvitto e terapia occupazionale diurna del centro DHC di Ischia.  L’appello lanciato dalla comunità isolana sta, infatti, acquistando un certo spessore mediatico non solo sul nostro territorio.  Nei giorni scorsi, come i nostri lettori ricorderanno, attraverso le pagine di questo giornale, riportavamo la lettera, scritta a nome delle famiglie dei quattordici disabili isolani fruitori dei due servizi del DHC,da Antonella Trani – madre di una ragazza disabile di Ischia – ed indirizzata al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.  Nella missiva si chiedeva l’attenzione di quest’ultimo affinchè prendesse a cuore la spinosa questione, permettendo il proseguimento delle attività del centro che dal prossimo 1 Aprile potrebbero venire sospese definitivamente qualora l’Asl Napoli2 Nord non intraprendesse alcuna azione per il rinnovo dell’accreditamento dei due servizi.

«Vorremmo che questi servizi – era scritto nella lettera – venissero riattivati dato che la struttura del DHC che ci ospita a costo zero già dal mese di Gennaio, sospenderà le attività dal prossimo 31 Marzo. É un nostro diritto e vostro dovere far sì che i nostri figli abbiano una vita sociale vicino ai loro cari, non dovendosi spostare sulla terraferma, dato che oltre il disagio del trasferimento tutto ciò graverebbe ulteriormente sulle famiglie dei disabili che si sobbarcano già di tante spese».

Ebbene, l’accorata missiva, nelle scorse ore è stata  ripresa anche da diversi quotidiani napoletani tra cui Puntostabianews  e Napolitoday  oltre che, ovviamente da “Il Mattino”. L’appello isolano si fa dunque  ancora più dirompente e l’auspicio è che questo clamore mediatico possa far sì che gli organi competenti in materia, in primis l’Asl Napoli2 Nord rispondano finalmente alle sollecitazione sollevate dalla comunità isolana , tra le quali spicca anche la nota indirizzata dal sindaco del Comune di Ischia Giosi Ferrandino, unitamente alle cinque amministrazioni dell’isola, il 20 Febbraio scorso, al direttore generale dell’azienda sanitaria napoletana Antonio D’Amore. Amministrazioni che,  soprattutto in queste ore, starebbero intensificando la propria azione di pressing. In seno all’amministrazione di Barano pare, infatti, che il consigliere comunale Enzo Cautiero abbia sottoposto la delicata vicenda all’attenzione del primo cittadino, Paolino Buono, durante una riunione di Giunta tenutasi lo scorso Giovedì.

«La nostra attività di pressing – ci ha invece detto il vicesindaco del Comune di Ischia, Enzo Ferrandino – l’abbiamo già avviata da tempo.  Tuttavia ci sono già stati dei precedenti simili al caso del DHC per altre realtà e comprensori sanitari dove è stata concessa una sorta di deroga.   Per questo, noi speriamo e, anzi, siamo sicuri che l’Asl, anche nel caso di Ischia, data la discontinuità territoriale, conceda una deroga. Siamo in attesa ancora in una risposta e speriamo vivamente che questa arrivi entro il primo di Aprile». Mentre l’appello isolano fa il giro della Regione Campania, comunque, i giorni continuano a passare e la situazione resta incerta. Staremo a vedere cosa succederà.

Sara Mattera

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