CULTURA & SOCIETA'

Disabilità e ambiente naturale: alle Fonti delle Ninfe di Nitrodi, sessioni speciali (e gratuite) di pratiche olistiche

gni sabato, fino al 21 settembre, sedute pomeridiane tutte dedicate a persone che, usando i sensi con particolari tecniche e attività, superano i loro limiti in un giardino sensoriale che li aiuta a (ri)trovare relax, benessere e fiducia in se stessi

Un connubio vincente, quello tra diversamente abili, natura e benessere. Perché essere portatori di una disabilità non equivale a essere malati. Secondo la definizione fornita dall’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute), la disabilità rappresenta la “conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo e i fattori personali e ambientali che interessano la persona”. E’ quindi la patologia stessa a produrre effetti diversi, a seconda della persona e del contesto in cui agisce. Permettere all’individuo di vivere ed esprimersi a stretto contatto con l’ambiente naturale genera pertanto maggiore autostima, tranquillità consapevolezza.

Ogni sabato, intorno alle ore 18, sulle terrazze dell’Oasi Nitrodi, la nuova area verde del parco Fonti delle Ninfe di Nitrodi a Barano, sessioni speciali e gratuite di pratiche olistiche riservate ai diversamente abili. Appuntamenti che rientrano all’interno di un cartellone più ampio che la struttura, nota in tutto il mondo per i benefici delle sue acque sorgive, dedica tradizionalmente a metodologie orientate alla persona e non alla malattia, alla causa e non al sintomo, al riequilibrio invece che alla cure. Yoga, Qi Gong, Ecstatic dance, meditazioni, bioenergetica. Pratiche essenzialmente liberatorie che aiutano ad esprimere un ampio spettro delle emozioni, liberando dalla negatività, dai blocchi, dalla rabbia repressa e dalle tensioni. Nelle sessioni olistiche speciali per le persone con disabilità, in particolare, si privilegiano quei momenti per imparare a respirare, meditare, ballare, ascoltare le esigenze del proprio corpo, le emozioni, sprigionare l’energia creativa, stare insieme per rilassarsi, riempirsi di gioia e armonia.

A parlarcene è la M° Anna Shcherbakova, pedagoga e psicologa russa da lungo tempo in Italia, e guida preziosa in questo viaggio delle conoscenza in uno dei posti più belli dell’isola. Ricco di acque, verde, silenzio ed energia. Lo sapevano anche gli antichi: in un’epoca in cui scienza e religione erano ancora poco distinte, il potere curativo delle acque di Nitrodi veniva considerato un dono delle ninfe e del dio Apollo tanto da trasformare la sorgente in un centro di culto molto importante tra il I secolo a. C. e il III secolo d. C.

Tecniche e metodi che per imparare a respirare, meditare, ballare, ascoltare le esigenze del proprio corpo, sprigionare l’energia creativa, stare insieme per rilassarsi e riempirsi di gioia e armonia in uno dei contesti naturalistici più belli dell’isola

«Il mio percorso spirituale è iniziato molti anni fa, e ancora continua» ci spiega la Shcherbakova. «Sono psicologa e pedagoga, ora sto studiando neuropsicologia e neurocoaching, a da sempre mi occupo di capire come scoprire le risorse dentro di noi e attivarle per una realizzazione armonica nella propria vita. Le persone diversamente abili hanno una sensibilità spiccata, più profonda, che poi è semplicemente una sensibilità differente. Nella nostra società sono stati fatti molti passi avanti sotto il profilo dell’accettazione, ma questo non basta. Ho pensato che, in un parco come quello delle fonti di Nitrodi, dove da qualche anno abbiamo messo a punto un calendario con tante iniziative per ripristinare l’integrità tra anima, mente e corpo di un individuo, dovesse esserci spazio anche per le persone diversamente abili. Una sorta di laboratorio all’aperto con tutti gli strumenti che ci mette a disposizione la medicina naturale: l’acqua, le erbe, le pietre. Non importa il tipo di problema o disabilità: vogliamo che adulti, adolescenti o ragazzi possano vivere intensamente questa esperienza, trovarsi a contatto con la natura, con la propria anima e il proprio cuore. Sulle terrazze del parco come prima cosa li faccio liberare dalle scarpe: muoversi a piedi nudi, direttamente sull’erba, ci permette di ottenere il massimo dell’energia dalla nostra Grande Madre Terra. Secondo la tradizionale medicina cinese, sotto il plantare del piede c’è tutta la proiezione dei nostri organi. Quindi è fondamentale il contatto con la natura: si sperimenta qualcosa di straordinario, si vivono più facilmente certe emozioni, si impara a stare insieme, a respirare, a osservare il proprio corpo, a liberarsi di ogni negatività. In fondo è il mio scopo: fare in modo che queste persone escano da qui con la gioia e la pace interiore. Più sono sintonizzati con se stessi e la loro natura più intima, più sono avvolti da amore gratitudine, più sono felice io.»

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Alle prime sessioni hanno partecipato i giovani pazienti dei servizi di riabilitazione del centro DHC di Ischia, rimanendone molto soddisfatti e desiderosi di tornare. Non sempre però è garantita la loro presenza, possibile solo che c’è qualcuno disposto ad accompagnarli. Il Parco di Nitrodi non ha una navetta e bisogna arrivarci con mezzi propri o col servizio di trasporto pubblico. Col tempo, si sono aggiunti altri partecipanti anche grazie alla disponibilità dell’associazione di Enzo d’Acunto al Campus di Casamicciola

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«Mi piacerebbe coinvolgere quante più persone possibili, in queste pratiche» continua Anna Shcherbakova. «Sono metodi che permettono all’individuo di incontrare se stesso nel più profondo. Un contatto spirituale favorito dal silenzio del parco, in un contesto naturalistico unico.» «Ci vediamo alle 18 perché prima fa troppo caldo e poi perché la natura stessa ci dona tanta energia proprio in due fasce orarie della giornata: all’alba e al tramonto, quando meglio possiamo assumere l’energia positiva che ci dà la terra. E’ consigliabile arrivare anche prima, per fare una doccia con l’acqua di Nitrodi, rinfrescare il corpo e prepararsi alle sessioni. La nostra pelle è l’organo più grande e importante: attraverso la nostra pelle si sciolgono tante cose, i blocchi emotivi, gli stati negativi o emozionali.»

La pedagoga Anna Shcherbakova: «Non importa il tipo di problema o disabilità: vogliamo che adulti, adolescenti o ragazzi possano vivere intensamente questa esperienza, trovarsi a contatto con la natura, con la propria anima e il proprio cuore. Una sorta di laboratorio all’aperto con tutti gli strumenti che ci mette a disposizione la medicina naturale: l’acqua, le erbe, le pietre »

Tra gli strumenti preferiti, quello della Tecnica di Libertà Emozionale. Metodo basato sulla stimolazione dei meridiani e sul pensiero positivo che ci libera dalle emozioni negative. Se è vero che nessuno studio scientifico è ancora stato in grado di dimostrarne l’efficacia di tale metodo, molte persone che lo hanno provato sulla propria pelle lo consigliano caldamente. Tra questi, alcuni veterani che soffrono di disturbo da stress post-traumatico.

«Lo stress è la malattia del nostro tempo – conferma la Shcherbakova – però lo creiamo anche noi, non sappiamo aprire e ascoltare il cuore. Prestiamo attenzione solo alla mente, che spesso ci manda dei messaggi fuorvianti o illusori. Vorrei che sempre più persone potessero avvicinarsi a queste pratiche non solo per liberarsi dallo stress, ma per iniziare un loro percorso spirituale e di sintonia con la natura o per entrare in contatto con la propria anima.»

Intanto. già dai primi incontri, arrivano feedback positivi e incoraggianti. «Sono pratiche liberatorie che aiutano ad esprimere un ampio spettro delle emozioni. Rasserenano, migliorano l’umore e il benessere, alleviano lo stress e stato depressivo, rafforzano il flusso d’energia, contribuiscono ad ottenere una grande gioia e piacere della vita. Si vede subito, dagli occhi e dallo sguardo dei partecipanti, quanto si sentano più felici alla fine di ogni incontro. Sono più rilassati e non vedono l’ora di tornare. Anche i loro educatori notano questo cambiamento.»

«Per i prossimi incontri – conclude l’esperta – vorrei introdurre con loro anche la Mandala therapy. Ho scoperto che ai diversamente abili piace molto disegnare. E’ un’altra terapia meditativa olistica che, attraverso il disegno del Mandala e l’impiego di certi colori, porta al ripristino dell’integrità psicofisico emozionale e mentale.»

Ogni sabato, dunque, e fino al 21 settembre, le Fonti delle Ninfe di Nitrodi si arricchiscono di una nuova opportunità tutta dedicata a persone che, usando i sensi con particolari attività, superano i loro limiti in un giardino sensoriale che li aiuta a (ri)trovare relax, benessere e fiducia in se stessi.

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