Disastro Rizzoli, la rivolta dei sindacati
Nuovo incontro tra i vertici e le OO.SS., con i lavoratori che sarebbero pronti a proclamare lo stato di agitazione. E alla protesta adesso si aggiungono anche altre sigle. Chiesto un immediato tavolo tecnico e un’assemblea dei lavoratori il 12 giugno
Carenze e gravi disagi registrati presso l’ospedale Anna Rizzoli.Si è tenuta nei giorni scorsi una riunione tra le sigle sindacali del comparto ospedaliero a cui, pur non invitate, hanno preso parte le sigle sindacali della dirigenza medica. Tra i temi la posizione del direttore sanitario pro tempore Nunzio Quinto in carica già oltre il limite previsto dei 18 mesi (accusato di recarsi sull’isola soltanto una volta a settimana) e problematiche legate alle gravi carenze del presidio ospedaliero che si trascinano da un anno, ma anche i disagi patiti dal personale demansionato e sotto organico, e ancora il tema degli straordinari, la paga, le tassazioni e altro. Tra le questioni più dibattute e controverse i cosiddetti “progetti estate 2022” con turni massacranti e utilizzo ambiguo del personale e l’impiego di 124 mila euro di fondi pubblici. Allo stato la direzione sanitari ha richiesto l’impiego di 12 infermieri, ma ne occorrerebbero almeno 20 a cui affiancare altre figure come gli OSS. Invece, in quel di Frattamaggiore, l’Asl pensa che il personale sia sufficiente ma gestito male. Pietra di inciampo , poi si è rivelata la “Premialita“ per molti ritenuta uno scandalo che a Lacco Ameno riconosce 8 mila euro per alcuni infermieri e zero per altri. Questioni di “cerchia” dicono da via Fundera (a Pozzuoli per gli ospedalieri gli incentivi a pioggia, al Rizzoli elemosine).
La discussione si è spostata poi sull’ampliamento dell’ospedale che muove nella linea dei controsensi amministrativi quando poi, di converso, si chiudono e si depotenziano, interi reparti. Cosi dal Pronto Soccorso, passando alla Ginecologia, sino alla rianimazione è allarme. Su più fronti si sta ventilando, la trasformazione dell’Unico Ospedale isolano in un PSA (pronto soccorso attivo).Temi sui quali non si è trovata una sintesi e per i quali si è tornati a discutere venerdì in un incontro tra vertici sindacali. Nel merito c’è una nota dei lavoratori del comparto stesso che non è stata mai riscontrata ed è rivolta oltre che ai vertici dell’ASL NA2 nord anche ai sindaci isolani. Una PEC del 23 gennaio rimasta per mesi senza risposta. “I modi definiscono le persone ma questa volta mi riferisco alle OS tanto per cominciare mi riferisco alla UIL che a differenza di altre sigle si impegna per l’interesse comune e non del singolo, in tutti gli incontri a livello locale ci siamo impegnati per migliorare la qualità della vita lavorativa di tutti i dipendenti mentre gli altri reclamavano eventuali diritti senza nemmeno valutare se avevano fatto il proprio dovere, inoltre siamo sempre stati fruitori di dialogo costruttivo con proposte risolutive al fine di risolvere dispute e problematiche che ormai sono diventate croniche e ricorrenti carenza di personale su tutti i reparti direzione sanitaria purtroppo assente giustificato dal doppio incarico , quindi la scrivente– scrivono chiedendo interventi risolutori dalla GAU UIL ISCHIA, Adolfo Albano, Giuseppe Iacono, Concetta Ferrandino, Lubrano Lavadera Vincenzo, Ciro Pica e Veronica Zabatta – la nomina di un direttore sanitario che sia presente e che dia continuità e risposte alle emergenze che attanagliano le problematiche di tale presidio :personale logoro e stressato per trasferte eturnisticaormai fuori ogni criterio! In questi casi o si ferma L’emorragia o si rischia la debacle (non si sa a chi gioverebbe) ormai siamo tutti esauriti e nemmeno i metodi classici come straordinario progettietc.etc. non sono risolutivi!Quindi si dovrebbero attuare soluzione prima che la diga ceda sotto il peso di una frana (ndr già vissuta fisicamente dopo terremoto e pregressi cataclismi ormai appartenenti alla routine del nostro vivere quotidiano) quindi a parte confidare in Dio e sperare in interventi per soluzioni definitive o temporaneamente permanenti siamo stanchi di vagare nel deserto nell’attesa dei latitanti che si mettano in opera!In fine chiediamo l’intervento dei sindaci a sostegno della sanità ospedaliera e territoriale e dei cittadini dell’isola e di tutti i turisti che accogliamo in termini assistenziali “.
Dinanzi a tale sordità e all’assenza di interventi è stata inviata una nuova richiesta di incontro monotematico per l’isola d’Ischia.
“Il23 Maggio 2023 si è tenuta una riunione tra parte sindacale e Direzione Sanitaria del Presidio Ospedalierod’Ischia Anna Rizzoli sul tema carenza di personale infermieristico”, spiegano le Organizzazioni Sindacali informando i vertici aziendali dell’ASL su quanto discusso: in particolare, nel corso della riunione il Direttore Sanitario di Presidio ha ribadito la carenza di personale infermieristico e lanecessità di reperire risorse in tempi brevi per far fronte all’aumento della popolazione previsto in concomitanza dei prossimi mesi estivi. “Le 00.SS., in accordo con quanto ribadito dal Direttore Sanitario del P.O., hanno proposto: reclutamento delle tre unità infermieristiche adibite al trasporto secondario in corico al 118, per un tempodi mesi sei. Per sopperirealle carenze organiche nei reparti con maggiore carico lavorativo:fondi residui dell’anno 2022,aumento della quota d’assegnazione al P.O. Rizzoli, rispetto ai 124 milaeuro;10mila assegnati in seconda istanza per un totale di 134 mila euro dell’anno 2021. Quota maggioritaria, utilealla progettualità incentivante sia a copertura dei reparti con carenza infermieristica, sia destinati al trasporto secondario. È doveroso sottolineare che per ciò che riguarda la gestione dei fondi residui, laDirezione Sanitaria presidiale negli ultimi anni, li ha sempre utilizzati in maniera diligente, permettendonela copertura economica anche per mesi dodici.Pertanto, le OO.SS. chiedono, in tempi brevissimi, un incontro monotematico per l’isola d’Ischia.Tenuto canto del forte disagio dei lavoratori, in caso di un riscontro negativo su quanto richiesto, conrammarico si procederà a proclamare uno stato di agitazione”.Questo è quanto prospettato da CISL-FP- FIALS-COS.
Con CISL-FP-FIALS-CO anche gli altri sindacati FP-CGIL-UIL FPL –NURSINDUP – NURSIND (sindacato delle professioni infermieristiche).VIl comparto locale sono in subbuglio. Richiesto, in particolare, un immediato tavolo tecnico monotematico per le isole ed una Assemblea dei lavoratori di Ischia per il giorno 12 giugno. La richiesta è stata avanzata con una nota aI Direttore Generale ASL NA2 nord, lervolino, aI Direttore Sanitario Vanni ,aI Direttore Amministrativo Cardella, aI Servizio Gestione Risorse Umane Malvone e infine aI Direttore Sanitario presidio ospedaliero “A. Rizzoli” Dott. N. Quinto.Come si legge nel documento sindacale “ FP-CGIL, UIL FPL – NURSING-UP ce NURSIND, in riferimento a numerose istanze a tutt’oggi inevase (nota PROT. N.948 del 14/02/2023) inerenti le problematiche dei servizi sanitari e i disagi dei lavoratori che quotidianamente lavorano presso il nosocomio di Ischia e Procida , chiedono l’imminente costituzione di un tavolo tecnico monotematico per l’isola di Ischia e Procida e di poter espletare i propri diritti di Assemblea come da art. 13 CCNL per il giorno 12 Giugno 2023 dalle ore 11:00 alle ore 13:00 presso il P.O. A.Rizzoli”.I rappresentanti sindacali non hanno dubbi e viste le richieste inevase precedentemente e vista la carenza atavica di personale medico e del comparto , presso il succitato nosocomio a garanzia dei lavoratori tutti e della cittadinanza “in caso di mancato riscontro alla data per il tavolo tecnico di cui sopra, si vedranno costrette a dichiarare lo stato di agitazione dei lavoratori”.