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Disservizi postali, Paolino Buono scrive al Ministero

di Luigi Balestriere

BARANO. Nel film di Rafelson suonerà pure due volte, ma a Barano il postino ha smesso di suonare da un bel po’ di tempo. Lo sanno bene i cittadini baranesi che non vedono più nelle rispettive buche delle lettere le bollette di luce, telefono e acqua per non parlare di corrispondenza ordinaria come missive e riviste. Nel vortice dei disservizi sono finiti pure i casellisti postali, vale a dire i titolari di apposite cassette per il deposito del recapito presso uffici postali di zona che pagano un costo annuo per il noleggio e nemmeno particolarmente economico. Disservizi che hanno già prodotto una valanga di reclami e diffide presso le sedi di Poste Italiane, una sorta di anteprima per una class action contro i danni derivanti dal mancato recapito.

Secondo indiscrezioni, sulla pelle degli utenti, la società postale avrebbe avviato un’operazione risparmio aumentando le aree geografiche di competenza dei singoli portalettere e così riducendone il numero con conseguenze devastanti per i tempi di consegna e di accumulo di posta nel centro di smistamento di Ischia Porto e di Forio. Sulla questione è intervenuto energicamente nella giornata di ieri il Sindaco di Barano Paolino Buono che ha scritto una lettera di protesta e di ammonimento per i disagi legati al recapito. La nota è stata inviata a mezzo posta certificata attraverso il protocollo internet (visti i tempi che corrono per il servizio postale) alla sede legale di Roma di Poste Italiane ed al Ministero dello Sviluppo Economico presso la sezione Direzione Generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali della Capitale.

«Lo scrivente, quale Sindaco del Comune di Barano d’Ischia, intende sottoporre all’attenzione delle SS.LL. la grave situazione che si sta verificando sull’intero territorio dell’Isola d’Ischia per quanto concerne il recapito della corrispondenza. Da settimane – prosegue la missiva – la Cittadinanza lamenta la mancata consegna della posta da parte degli addetti di Poste Italiane S.p.A. e tale situazione sta creando malumori e grossa preoccupazione tra gli utenti, atteso che la mancata consegna – tra l’altro – delle bollette relative ad energia elettrica, fornitura idrica e telefonia espone i cittadini ad aggravi di costi ed al concreto rischio di incorrere nell’interruzione dei servizi suddetti. Come si apprende dai numerosi articoli di stampa che si sono occupati della questione e che, ad ogni buon conto, si allegano alla presente, il problema de quo scaturisce dalla decisione da parte della Vostra Azienda di ridurre il numero dei portalettere sul territorio isolano. Tale scelta aziendale, a parere dello scrivente, appare ingiustificata e non tiene conto della vastità del territorio in Parola e della circostanza per cui esso conta oltre 60mila residenti. Ciò stante – conclude Paolino Buono – con la presente lo scrivente chiede all’Azienda in indirizzo di voler adottare, con la massima sollecitudine, ogni più opportuno provvedimento affinché venga ripristinato il regolare recapito della corrispondenza su tutto il territorio dell’Isola d’Ischia, posto che tale servizio assurge a “servizio pubblico essenziale”».

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