POLITICA

Distretti rurali e agroalimentari di qualità, la Regione vara l’avviso pubblico

La domanda può essere presentata da un comitato promotore costituito da raggruppamento di soggetti pubblici e privati presenti sul territorio. Vito Iacono: «L’isola d’Ischia ha il dovere di provare a proporre la candidatura»

La Regione Campania ha varato pochi giorni fa l’avviso pubblico e i relativi allegati per la presentazione delle domande di individuazione dei distretti in applicazione della Legge regionale n. 20 del 2014 sul “riconoscimento e costituzione dei distretti rurali, dei distretti agroalimentari di qualità e dei distretti di filiera”. Sono due le tipologie per le quali è possibile presentare domanda. La prima è costituita dai “Distretti rurali (DIR)”, cioè i sistemi produttivi locali definiti dall’articolo 13 comma 2 lett. c) del D. Lgs n. 228/2001. La seconda tipologia è data dai “Distretti agroalimentari di qualità (DAQ)”: si tratta dei sistemi produttivi locali definiti dall’articolo 13 comma 2 lett. d) del D. Lgs n. 228/2001. La domanda può essere presentata da un Comitato Promotore, rappresentato da un raggruppamento di soggetti pubblici e privati presenti sul territorio, con l’obiettivo di raccogliere l’interesse di ulteriori soggetti pubblici e privati per il riconoscimento del Distretto e di presentare all’Amministrazione Regionale la proposta di individuazione del Distretto. Quest’ultimo dovrà eleggere un ente capofila, vale a dire un soggetto, esclusivamente di natura privatistica, designato dal Comitato promotore a rappresentare tutti gli aderenti alla proposta di individuazione del Distretto. Si tratta di un’opportunità che potrebbe essere colta anche dalla nostra isola, come dimostra quanto dichiarato da Vito Iacono circa la pubblicazione del documento: «L’isola d’Ischia – sostiene l’imprenditore foriano – deve assolutamente rispondere all’avviso pubblico della Regione Campania per il riconoscimento dei Distretti Agroalimentari e di Qualità. Un fatto concreto oltre le inutili e sterili chiacchiere». L’ex consigliere comunale ha anzi spiegato: «Lavorerò da subito per la costituzione del comitato promotore sperando che sia i Comuni, che il mondo della formazione ed il tessuto imprenditoriale riferibile al settore di competenza rispondano all’appello. Ischia deve avere il suo “distretto del cibo”. L’incredibile storia e tradizione legata al mondo dell’agricoltura e delle produzioni tipiche di assoluta qualità, non solo di vino, e gli importanti riconoscimenti conferiti ai nostri Chef fanno di Ischia un potenziale distretto di eccellenza anche per rilanciare e riqualificare l’offerta turistica in sinergia con gli operatori del settore alberghiero e della ricettività». Iacono ha concluso con un’esortazione: «Abbiamo tempo fino al 31 dicembre 2019 per elaborare e proporre la candidatura. Vale la pena provarci, dobbiamo farlo. A breve promuoverò, come presidente dell’Associazione “Strada del vino” una riunione operative per condividere strategie ed obiettivi».

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