Omicidio stradale, la Cigliano resta ai domiciliari

Il Gip del Tribunale di Napoli ha convalidato l’arresto di H. Cigliano, la giovane che era alla guida dell’auto nell’incidente che ha provocato la morte di Cassandra Mele, la 37enne ischitana caporal maggiore dell’esercito italiano, nelle prime ore del mattino del 28 giugno. Il giudice ha anche confermato per il momento la misura cautelare degli arresti domiciliari per la 26enne indagata di omicidio stradale, che ieri è stata ascoltata in presenza del suo legale di fiducia, l’avvocato Bruno Granito.

Nulla ovviamente trapela circa i contenuti del colloquio, che naturalmente ha riguardato quei terribili attimi in cui si è verificato lo scontro frontale tra la bicicletta della militare e l’automobile che proveniva dal senso di marcia opposto in via Gian Battista Vico. La 26enne ha verosimilmente fornito la sua versione dei fatti, confrontandosi con quella della pubblica accusa, basata sui rilievi investigativi finora emersi dall’attività dei Carabinieri della Stazione di Ischia guidati dal luogotenente Michele Cimmino e del Nucleo Radiomobile coordinati dal luogotenente Sergio De Luca. L’indagine è comunque ancora nella fase iniziale, tanto è vero che nulla è cambiato dopo l’udienza che come detto ha visto convalidato l’arresto operato dai militari.

Con tutta probabilità la difesa dovrà prendere adeguata contezza degli elementi sin qui ottenuti dagli inquirenti, compresa la positività all’alcol test riscontrata; parallelamente le indagini coordinate dalla Procura stanno procedendo per ricostruire il più precisamente possibile la drammatica dinamica che si è conclusa col tragico impatto, nel quale Cassandra Mele è spirata praticamente sul colpo. Di sicuro finora si sa che la vettura viaggiava in salita, al momento dell’incidente con la bici: Cassandra è stata sbalzata finendo violentemente sul manto stradale, rendendo inutile ogni soccorso da parte dei sanitari del 118. Cassandra Mele faceva parte della Caserma Berardi del terzo Reggimento degli Alpini, impegnata in diverse operazioni tra cui anche in Afghanistan, ma ogni occasione era comunque buona per tornare a Ischia e godersi il mare dei Maronti. Una tragedia, l’ennesima sulle nostre strade, che ha colpito duramente l’intera comunità isolana, periodicamente chiamata ad affrontare questo immenso dolore con una frequenza insopportabile.