CRONACAPRIMO PIANO

Aggressione al vigile urbano, arrestato e condannato

Il 43enne Angelo Greco, incensurato, vittima di un gesto di follia assurdo: prima si scaglia contro una donna colpevole di avere una casa mentre lui è costretto a dimorare in una roulotte e poi, non contento, picchia il vigile urbano Salvatore Rullo che era corso in soccorso della vittima. E’ finito in manette per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate

Una vicenda che ha a dir poco dell’incredibile, un’aggressione assurda non soltanto per la violenza con la quale è stata portata a compimento ma ancor di più per le motivazioni che l’hanno generata, alle quali davvero si farebbe fatica a credere se non ci fossero riscontri oggettivi. La storia, così come ricostruita dai carabinieri della Stazione di Forio – guidati dal capitano Tiziano Laganà e coordinati dal luogotenente Luigi Di Nola – ha davvero dell’assurdo al punto tale che diventa anche difficile pensare di giocarsi i numeri a lotto. Alla fine a farne le spese è un agente della polizia municipale del Comune del Torrione, colpevole soltanto di voler fare il proprio dovere. I fatti in questione si sono verificati nella prima serata di venerdì a Panza, in via Cavalier Leonardo Impagliazzo. Sembra una serata come le altre, tranquilla e che pare filare liscia. Poi, però, accade davvero qualcosa di inimmaginabile e surreale.

Una donna abita in zona e sta rincasando, poco distante da lei c’è un uomo, incensurato, di 43 anni che vive in una roulotte. Per motivi assolutamente incomprensibili i due iniziano a litigare e proprio per questioni legate alla residenza. Lui si rivolge a lei e con tono minaccioso le dice: “Non è giusto che tu viva in una casa del genere ed io in una roulotte!”. La donna – incredula e anche imbarazzata – non conosce quella persona e tenta di eludere lo scontro anche perché davvero non capisce di cosa possa essere ritenuta responsabile ma l’uomo non molla la presa e insiste. Non c’è niente da fare, il 43enne non riesce a digerire il fatto che la donna potesse abitare in un casa “vera” e inizia ad offenderla urlando epiteti e parolacce gratuite e insensate. La situazione, purtroppo, inizia a degenerare ma per fortuna in quel momento sopraggiunge un agente della polizia municipale, Salvatore Rullo, che era impegnato in un servizio di viabilità. Alla vista del vigile la donna chiede aiuto e l’agente interviene ma a questo punto la rabbia del 43enne si trasforma in violenza e furia cieca.

Ieri il processo per direttissima: l’uomo è stato condannato a 6 mesi di reclusione con pena sospesa ed immediata remissione in libertà. Per l’agente ferito una prognosi di 5 giorni

Una serie di pugni colpiscono il vigile allo sterno e al volto con l’aggressore che tenta di fuggire. I Carabinieri – allertati dal 112 – arrivano giusto in tempo e fermano l’uomo che non oppone resistenza. Il responsabile dell’aggressione è stato arrestato con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate mentre il Rullo ha dovuto far ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno che lo hanno giudicato guaribile in cinque giorni. Nei confronti dell’uomo è stato disposto il processo per direttissima che è stato celebrato dinanzi al giudice monocratico del Tribunale. Che ha convalidato l’arresto operato dai militari dell’Arma e ha condannato l’imputato a 6 mesi di reclusione con il beneficio della pena sospesa e l’immediata remissione in libertà.

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