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Domani presentazione del romanzo di Romolo Bianco

«Un fiume di tenerezze mai riposte, di amori contrastati, di trasgressioni all’amatriciana, di polpette da ingurgitare aspettando un sonno salvifico eppure assassino.
Romolo Bianco, figlio dell’hinterland napoletano, muove i suoi personaggi con una delicatezza che sembra farli uscire dalla pagina, eppure essi stessi forse sono già sepolti sotto la cenere e i lapilli dei Vesuvi della vita. Ragazze, sogni, promesse, noie, vite liquide e liquidate dalla vita stessa, caldo su caldo e sogni di vacanze naufragate nella spazzatura dell’esistenza». A scriverlo è Peppe Lanzetta nella prefazione del romanzo “Io di più” di Romolo Bianco che domani, venerdi 23 giugno, verrà presentato all’Hotel Don Felipe di Cartaromana. A moderare la giornalista de Il Golfo, Malinda Sassu, letture Leonardo Bilardi.

Romolo Bianco attore, cantante e adesso anche scrittore di romanzi, ha esordito giovanissimo con Mario Scarpetta, legandosi quindi alla tradizione del teatro popolare, e in particolar modo al lavoro di recupero delle canzoni classiche napoletane.
Nel 2005 inizia a collaborare con Peppe Lanzetta, portando in scena diversi spettacoli; ricordiamo in questa sede: Ricordo di Domenico Rea (2005), Unicum per Pomigliano (2006), Medea Napoli (2006), L’opera di periferia (2007); al 2010 si data la sua partecipazione allo spettacolo Blackout, di Andrea Manzi, con Mariano Rigillo.
Scrive e reinterpreta in chiave postmoderna la maschera di Pulcinella attraverso varie farse come Buona sera per tutte le sere (2008), Prendetelo, questo pazzo è vostro (2011) e L’Italia è tutta una farsa (2012).

Il suo lavoro editoriale è un romanzo corale, quello di una famiglia piccola borghese, la famiglia Iorio, come tante ce ne sono. Don Mario che vende tappeti al mercato è il padre assente di Marta e Anna ma anche un marito inesistente agli occhi e nella vita della mogli Lucia che invece sognava un futuro altolocato. Un uomo che sembra non poter dare nulla a sé stesso e agli altri, ma che in realtà riscopre dolcezza e passione nel rapporto con Alberto, trans della ferrovia. Alberto diventa Berta per i suoi clienti, dolce e malinconica figura ai margini di una città di vivi e di morti, questo è lo scenario dei personaggi di Romolo Bianco.

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