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DOMANI TUTTA PANZA IN FESTA PER LA RICORRENZA DEL PATRONO SAN LEONARDO DI NOBLAC

Foto di Giovan Giuseppe Lubrano

Oggi Panza, la Parrocchia e i panzesi sono in festa. Per la verità, secondo il programma annunciato lo sono già dal  3i ottobre scorso, da quando cioè il parroco Don Christian Solmonese in nome del Santo Patrono San Leonardo, ha radunato i bambini della parrocchia ,li ha fatti vestire da santi offrendo loro ancora una volta la possibilità  di partecipare al suo Holyween contro la mascherata festa pagana dell’ Halloween di un’ altra tradizione e cultura. I panzesi quindi, saranno in festa fino a questa sera , allorquando si concluderanno i solenni festeggiamenti in onore di San Leonardo di Noblac. Sono festeggiamenti , rispetto agli anni passati, abbastanza semplici che andranno a svolgersi nella chiesa con le funzioni religiose in onore del Santo e sul sagrato con iniziative festose all’aperto per il divertimento dei grandi e dei più piccoli. Sabato 3 novembre il parroco Don Cristian Solmonese ha dato corso alla tradizionale benedizione degli animali della casa in Piazza San Leonardo tanto attesa dai panzesi. Ieri mattina domenica 4 novembre c’è stata la  benedizione delle corone di alloro in ricordo dei caduti di tutte le guerre. Nel tardo pomeriggio, verso le 18,30 don Cristian ha benedetto le mamme in attesa. In serata ore liete predisposte dal parroco Solmonese  con momenti di animazione, musica e balli a cura della “Compagnia teatrale San Leonardo”. Domani solennità di San Leonardo la tanto attesa processione con la statua del Santo per le vie del paese osservando  il seguente percorso: Piazza S. Leonardo, Via Pozzi, Via Marisdeo, Via Provinciale Panza-Succhivo (fino al confine con Succhivo), Via Casa Polito, Via Madonna delle Grazie, Piazza S. Leonardo. In Piazza, canto dell’inno al Santo e Benedizione. Al rientro in Chiesa, S. Messa Solenne animata dal Coro Parrocchiale “S. Leonardo” e dalla Corale “Inarime” diretti dal M° Nicola Lauro, con la partecipazione del gruppo strumentale “Pithecusa Brass”. Segue momento di festa sul sagrato della Chiesa Parrocchiale.  Intanto, rimane ancora vivo il ricordo dell’arrivo sull’isola e quindi a Panza, della Sacra Reliquia del Santo Patrono della popolosa frazione del Comune di Forio d’Ischia. Era il 3 novembre del 2014, quattro anni fa. Un evento straordinario e storico che fu salutato dalla popolazione devota di Panza con grande entusiasmo e tripudio di fede, ormai  scritto negli annali della storia di questo importante centro agricolo del vasto territorio foriano, a imperituro ricordo per le generazioni che verranno, sicuramente educate al senso religioso e della tradizione che hanno sempre contraddistindo i panzesi di ieri e di oggi. La Sacra Reliquia di San Leonardo, giunse sull’isola e quindi a Panza in forma permanente, e fu accolta  dal Vescovo di Ischia Mons. Pietro Lagnese, dal Parroco della chiesa di San Leonardo don Cristian Solmonese, dal Sindaco di Forio Francesco Del Deo , da altri esponenti della pubblica amministrazione, dalle autorità militari e da una moltitudine di fedeli in un primo pomeriggio di tiepido sole, alle porte di Panza da dove partì il corteo diretto alla chiesa parrocchiale ubicata nel centro del paese. Nella chiesa dedicata al Santo Patrono, fra canti liturgici e preghiere di rito, il Vescovo Lagnese, nel corso della celebrazione della messa solenne, pubblicamente  ringraziò  Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Agostino Vallini, Vicario Generale di Sua Santità Papa Francesco per la Diocesi di Roma, per il gran dono della Sacra Reliquia, fatto a beneficio dell’antica parrocchia di Panza,  per il tramite dello stesso Mons. Lagnese Vescovo della Diocesi isolana. La Reliquia di San Leonardo a Panza è l’ultima della serie, fra Madonne, urne con spoglie mortali di Santi, quadri sacri, e reliquie varie di Santi popolari sbarcati ad Ischia, negli ultimi settant’anni. Si tratta di reliquie di vario tipo e suggestione, appartenenti a Santi a cui il popolo cristiano dell’isola intera si sente  legato attraverso   dimostrazioni di fede profonda e manifeste forme di tradizioni che partono dalle origini. Tutto è incominciato in quel lontano 24 aprile del 1949, allorquando sbarcò sul vecchio pontile di legno di Ischia Ponte, quale primo esempio di immagini sacre e reliquie di Santi da accogliere e venerare,  la bella statua  della Madonna Pellegrina con Gesù Bambino in braccio dono all’isola dei Cavalieri del Santo Sepolcro. Era una radiosa mattina assolata di un aprile già caldo. Il Borgo era tutto imbandierato con la banchina aragonese non ancora  allargata, ricolma in ogni ordine di posto, di una popolazione festante che era lì, assiepata per offrire  a Maria Celeste, alla Tota Pulcra, alla Bella Signora, alla Madonna Pellegrina insomma,  il migliore benvenuto possibile. C’erano  la banda musicale, le beniamine e le aspiranti del Circolo di Azione Cattolica femminile di Ischia, i ragazzi di Azione Cattolica san Luigi Gonzaga di Ischia Ponte, di San Pietro e di Portosalvo a Porto d’Ischia, dei circoli cattolici di Casamicciola, Barano, Lacco Ameno, Forio e Serrara Fontana, il Sindaco d’Ischia, un giovane Vincenzo Telese e tutto il Consiglio Comunale, l’intero Clero isolano con in testa il Vescovo di Ischia Mons. Ernesto De Laurentiis ed il futuro vescovo di Castellammare di Stabia, Don Agostino D’Arco a dirigere le operazioni d’arrivo della Beata Vergine. Un coro composto dalle migliori voci allora disponibili, intonò, fra l’emozione generale, la canzone mariana “Mira il tuo Popolo, o Bella Signora…”. Insomma per la Madonna Pellegrina fu un’accoglienza trionfale che tutti ricordano finchè campano. Nell’agosto del 1954 fu la volta della Sacra Urna con il corpo del Santo Concittadino San Giovan Giuseppe della Croce, che per la prima volta, a bordo di una nave cisterna della Marina militare italiana,  faceva ritorno nella sua Ischia. Un’altra grande accoglienza,  infiammò di entusiasmo l’isola ed il suo popolo  per il proprio Santo concittadino e Protettore. La cosa fu ripetuta  nel  febbraio del 1985 con uguale festa. Nel Maggio del  1986 arrivò a Lacco Ameno L’Urna bianca contenente le ossa di Santa Restituta accolte dal Vescovo Mons. Antonio Pagano. L’urna con le spoglie di Santa Restituta, torna a Lacco Ameno  alcuni anni dopo, ricevuta dal Vescovo  Mons. Filippo Strofaldi.  Successivamente giunsero ad Ischia  le madonnine itineranti di Fatima e di Loreto. Poi è stato il turno dell’urna con le spoglie mortali di San Gabriele dell’Addolorata  che sbarcò ad Ischia Ponte diretto a Casamicciola dove era atteso da una gran folla di fedeli. La lista delle immagini  sacre e reliquie di Santi accolte ad Ischia continua con l’arrivo sull’isola, del quadro itinerante della Madonna di PompeI, delle sacre reliquie di San Francesco d’Assisi presso la Chiesa di San Antonio alla Mandra,  San Antonio di Padova alla chiesa conventuale alla Mandra , Sant’Antuono Abate  e la reliquia dello Scapolare di Papa Giovanni Polo II, voluta ad Ischia Ponte nella Chiesa dello Spirito Santo per alcuni giorni, dal suo parroco don Carlo Candido. Tutto questo per citare gli esempi più noti che rimarcano il senso della religiosità del popolo ischitano storicamente vicino ai suoi Santi ed alle sue Madonne. Panza e i panzesi quindi non fanno eccezione. La loro reliquia di San Leonardo ricevuto in dono in forma permanente,  se la tengono stretta.

 

                                                                                                                         antoniolubrano1941@gmail.com

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