CRONACAPRIMO PIANO

Addio Terme dell’Immacolata a Negroponte, saranno demolite

Il vecchio insediamento alle spalle di via Ombrasco era da decenni ridotto ad un rudere abbandonato sull’imboccatura dell’alveo dove confluiscono le acque dell’Ervaniello e Cava Bubu del Monte Epomeo. Una scelta ritenuta inevitabile e che cancellerà un pezzo di storia casamicciolese

Saranno demolite le antiche terme dell’Immacolata a Negroponte. Il vecchio insediamento alle spalle di via Ombrasco, ormai, era da decenni ridotto ad un ridere abbandonato sull’imboccatura dell’alveo dove confluiscono le acque dell’Ervaniello è Cava Bubu dal Monte Epomeo per poi immettersi nel canale tombato (quando la piena e le catastrofi lo consentono) che scorre sotto piazza Bagni e Via Monte della Misericordia fino a mare.La decisone assunta dai vertici di controllo della complessa macchina dell’emergenza alluvione apertasi all’indomani del 26 novembre scorso che ritiene inevitabile la scelta. Lo stabile ormai devastato dall’incuria e dagli eventi sorge, tra l’altro, sulle antiche fonti Gurgitello, ma sotto il costone di via Ombrasco che conduce alla popolosa zona della Tresta. Un costone ormai franato in più punti, tale da costituire pericolo e rischio a monte e a valle. L’intervento di demolizione sarà predisposto di concerto con i tecnici ed agli esperti delle strutture commissariali coinvolte con i commissari Italo Giulivo, Giovanni Legnini e Simonetta Calacaterra e, dunque, dalla Protezione civile nazionale, regionale sino al Comune di Casamicciola Terme. In fase di definizione il piano di demolizione e le indicazioni sugli enti attuatori.

L’area del Negroponte, cosi come il Vallone Senigallia rappresentano due delle foci principali della rete idrica del Monte Epomeo che poi dovrebbero immettersi nei canali tombati e nei sottoservizi cittadini che, evidentemente, nei momenti di piena e negli eventi eccezionali non bastano a raccogliere il materiale. Rimuovere le ostruzioni e gli intralci, anche se si tratta delle antiche fabbriche termali, è l’imperativo per ripristinare la sicurezza. Già nel 2009 questa necessità impellente era emersa. Ma la necessità, incontestabile, di preservare e tutelare anche i diritti dei privati, ha avuto il sopravvento. Sebbene sia evidente la posizione di critica nei confronti anche della gestione attuale delle azioni da compiere per ripristinare le condizioni di salvaguardia per la pubblica e privata incolumità non si può sottacere il dramma del passato. Troppi scarica barile, troppi rimpalli di competenza, troppi commissari e un apparato elefantiaco che non garantisce rapidità e concretezza d’azione. Nonostante si valuti poca cosa quello che è stato fatto, non si può non riconoscere l’impossibilità operativa dovuta, anche, alle inefficienze degli enti preposti. Tante, troppe cose non fatte. La demolizione programmata di Negropone rappresenta, purtroppo, solo un inizio.

INTERVENTI DI SOMMA URGENZA E MESSA IN SICUREZZA EFFETTUATI NEL 2009

A seguito dell’alluvione del 2009 in accordo con il Settore della Protezione Civile della Regione Campania è stato redatto il “Piano straordinario degli interventi urgenti di protezione civile per il superamento dell’emergenza e la prevenzione dei rischi naturali”, con il relativo regolamento di attuazione, nel quale sono indicati gli interventi di somma urgenza già effettuati e gli interventi prioritari ancora da realizzare. Tale piano prevede di utilizzare come risorse economiche le somme stanziate dalla Regione Campania con le due Delibere di Giunta Regionale n.1690/2009 e n. 23/2010 per un importo complessivo pari a 4.128.000,00 euro.

In un anno l’amministrazione dell’epoca mise agli atti il ripristino e la funzionalità di molte aree tra le principali opere figurano, volendo restare nella zona oggetto dell’abbattimento, la disostruzione dell’alveo tombato sottostante alla via Monte della Misericordia e dei suoi imbocchi; ricavamento degli alvei Senigallia e Fasaniello nei tratti a monte degli imbocchi intervento di pulizia e disgaggio delle parti pericolanti insistenti sul versante franato.La Provincia di Napoli ha eseguito interventi per circa 500.000 euro negli alvei Senigallia, Pozzillo e Fasaniello consistenti in rimozione di detriti e terreni, ricavamento delle sezioni degli alvei e riparazioni spondali.

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ULTERIORI FONDI DESTINATI AD INTERVENTI DI RIDUZIONE DEL RISCHIO

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Ulteriori finanziamenti sono stati destinati anche da parte del COMMISSARIO DI GOVERNO DELEGATO PER GLI INTERVENTI IDROGEOLOGICI NELLA REGIONE CAMPANIA EX O.P.C.M. 3849/2010. Attraverso diversi incontri tenutisi tra il Comune di Casamicciola Terme, il Settore Regionale di Protezione Civile, ed il Commissariato per l’Emergenza Idrogeologica sono stati definiti interventi per altri 2.000.000,00 riguardanti l’eliminazione del rischio idrogeologico. Tra gli interventi vi sono, tra l’altro, quelli per la mitigazione per il pericolo di ostruzione degli imbocchi dei tratti tombati mediante opere trasversali di trattenuta di materiale di trasporto solido – Alveo Senigallia, Alveo Negroponte – Fasaniello, Alveo Pozzillo, Alveo La Rita, Cava del Monaco, Montecito; Intervento di messa in sicurezza e di ripristino della funzionalità idraulica del tratto di alveo in prossimità della località Pera di Basso sul vallone Senigallia nel tratto che incrocia via Celario; Messa in sicurezza tratto Cava Pozzillo in prossimità dell’ex discarica comunale; Ulteriore fondi per 100.000,00 euro sono stati stanziati dalla Regione Campania settore Difesa Suolo per i danni subiti dalle attività termali.

CORREVA L’ANNO 2012 QUANDO…

Nel 2012 per il Dissesto idrogeologico, l’Assessore dell’epoca Edoardo Cosenza (presidente del consorzio ReLuis ed attuale assessore del comune di Napoli, nonchè presidente dell’ordine degli ingegneri) fu confermato Commissario per il superamento delle emergenze di Ischia Mpnte Vezzi, Casamicciola e Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. Un provvedimento che avrebbe dovuto consentire di riprendere, in particolar modo per i territori di Ischia e Casamicciola, interventi urgenti per i quali l’Agenzia regionale di Difesa del Suolo (Arcadis) era soggetto attuatore. Per Casamicciola, gli interventi affidati a Cosenza riguardano il consolidamento del costone soprastante Via Mortito (per un importo di un milione 820mila euro. Il costone è crollato di nuovo il 26 novembre 2022) e la mitigazione per il pericolo di ostruzione degli imbocchi dei tratti tombati sugli alvei Senigallia e Negroponte (per un importo di 180mila euro). I tratti sono di nuovo ostruiti. Per questo e tanto altro ancora si dovrà intervenire nuovamente con nuovi stanziamenti e un mix di vecchi e nuovi commissari delegati per intervenire li dove si sarebbe già dovuto intervenire.

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