Domenica bestiale, ignorate leggi e precauzioni anti contagio

Della domenica che ci siamo messi alle spalle potremmo raccontare tanto. O forse no. Ma di certo non possiamo che partire da un assunto: anche qui sull’isola continuiamo a trascurare, anzi a fottercene beatamente, degli appelli e soprattutto delle norme emanate per cercare di evitare il diffondersi del contagio da Covid-19.

L’isola si è mostrata fondamentalmente in due facce: un sabato sera decisamente in tono minore, con aree completamente vuote alle quali non eravamo abituati ma anche una domenica che – complice il sole – ha finto con il creare in alcune zone dell’isola (Citara e Ischia Ponte, giusto per fare due esempi) quegli assembramenti che si volevano evitare a tutti i costi. E anche le distanze di sicurezza che molti esercizi commerciali avrebbero dovuto rispettare sono andate letteralmente a farsi benedire. Insomma, una anarchia totale con le forze dell’ordine che a partire dal pomeriggio hanno dovuto iniziare a richiamare all’ordine gli esercenti. Ma sottolineare il comportamento idiota di tantissimi nostri concittadini è davvero il minimo sindacale: perché qui non si gioca soltanto con la salute propria, ma anche con quella altrui. Siamo alla follia totale, veramente si resta senza parole, evidentemente la percezione di quello che sta succedendo nemmeno ci sfiora.

Oltre all’ordinanza n. 8 del presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, di cui raccontiamo in un servizio a parte, le novità non sono mancate anche nella giornata di ieri. In primo luogo dopo il decreto della presidenza del consiglio dei ministri la messa in programma sul Piazzale del Soccorso di Forio è stata celebrata senza pubblico e trasmessa in diretta streaming. Nel frattempo l’Asl provvedeva a diffondere una nota nella quale comunicava quanto segue: “Sono partiti stamattina i controlli per i cittadini che si imbarcano da Pozzuoli sulle navi dirette verso le isole di Ischia e Procida. In linea con quanto previsto dall’Ordinanza del Presidente della Regione Campania. Sul molo, prima dell’imbarco, ai passeggeri viene misurata la temperatura e vengono chieste le informazioni su provenienza e condizioni di salute e l’esibizione di un documento. I passeggeri possono poi imbarcarsi solo dopo un visto degli operatori sanitari che attesta l’effettuazione del controllo. In caso di eventuali sospetti – febbre oltre 37.5 e condizioni di possibile contatto con pazienti risultati positivi – i sanitari invitano il cittadino a controlli più approfonditi con un medico dell’Azienda Sanitaria. La gestione delle attività è coordinata dall’Asl Napoli 2 Nord, dalla Protezione Civile, dalla Capitaneria di Porto, col supporto della Polizia Municipale del Comune di Pozzuoli”. I termoscanner, per la cronaca, dovrebbero essere operativi dalla mattinata di oggi anche agli scali napoletani del Molo Beverello e di Calata di Massa.

Foto Franco Trani