CRONACA

Schillaci: La dieta mediterranea è salutare ma pochi la seguono

La dieta mediterranea è il regime alimentare che comporta maggiori benefici per la salute, ma ne segue i principi solo una parte minoritaria degli italiani, per questo è importante puntare sull’educazione alimentare. Lo ha spiegato nel suo intervento all’inaugurazione del Villaggio Coldiretti a Roma il ministro della Salute Orazio Schillaci.  “Nutrirsi bene – spiega Schillaci – è il primo presupposto per una vita in salute. E la dieta mediterranea, che io chiamo italiana, è il modello alimentare che comporta maggiori benefici. In Italia abbiamo il vantaggio di disporre di una filiera agroalimentare di qualità che offre tutti i nutrienti della dieta mediterranea”. “Tra i protagonisti – specifica – vi è l’olio extravergine d’oliva italiano, di alta qualità, ricco di antiossidanti e prezioso alleato della salute”.

“Seguire una alimentazione corretta, associata ad attività fisica – prosegue il ministro – è importante per contrastare l’insorgenza di obesità, uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello globale”. “La letteratura scientifica – aggiunge – dimostra che la dieta mediterranea riduce la mortalità totale, prevenendo lo sviluppo di malattie cardio-vascolari, del diabete 2, di numerosi tipi di tumore e delle malattie neuro-degenerative”. “È poi significativo anche il beneficio ambientale e un altro vantaggio delle diete tradizionali è economico – rileva Schillaci – .Favorendo una longevità in salute e prevenendo le malattie croniche, la dieta mediterranea comporta una rilevante riduzione della spesa sanitaria. Inoltre, gli alimenti locali e di stagione sono più economici rispetto a quelli fuori stagione e provenienti da filiere lunghe. La dieta mediterranea è sinonimo di salute e sostenibilità, sia ambientale che economica”. “Oggi in Italia – sottolinea Schillaci- solo una percentuale minoritaria ne segue i principi, senza differenze tra Regioni e lo stato socio-economico. È importante che ci impegniamo per il recupero e la diffusione della nostra dieta tradizionale e salutare puntando sull’educazione alimentare, a partire dai più piccoli e dalle scuole”. “L’obiettivo è accrescere la consapevolezza che l’alimentazione determina lo stato di salute a breve ma soprattutto a lungo termine-conclude-. A questo stiamo lavorando con il massimo impegno”. 

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