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Domenico Savio: «Vanificato il ruolo della minoranza, che le autorità facciano le opportune verifiche»

FORIO –

Il segretario del Pciml Domenico Savio, a poche ore dalla prima missiva, ha scritto nuovamente al Prefetto di Napoli, la dottoressa Carmela Pagano. Nella nota – che vi riportiamo di seguito nella sua interezza – sono presenti due integrazioni all’istanza del 21 maggio, relativa alla seduta della commissione elettorale chiamata a nominare gli scrutatori che presteranno servizio il prossimo 10 giugno. «Il sottoscritto rag. Domenico Savio, segretario generale e consigliere comunale di Forio del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista e componente di minoranza consiliare della commissione elettorale che si è riunita in data 18 maggio 2018 per procedere alla nomina degli scrutatori effettivi e supplenti per l’elezione diretta del sindaco e del consiglio comunale di Forio di domenica 10 giugno 2018 fa seguito alla propria istanza del 21 maggio 2018, avente lo stesso oggetto e trasmessa via pec, per integrarla con altri due importanti aspetti della questione».

«Gli scrutatori effettivi nominati sono 68» ha precisato Savio. «I componenti della commissione elettorale sono quattro, tre della maggioranza e uno della minoranza consiliare. Il sottoscritto ha votato contro i nominativi proposti dalla maggioranza perché non sorteggiati e non individuati con altro criterio di imparzialità, ma scelti dall’elenco comunale degli aspiranti scrutatori e nominati. I tre componenti della maggioranza amministrativa hanno sistematicamente votato contro i nominativi sorteggiati e proposti dal sottoscritto. Sicché la maggioranza amministrativa, facendo valere la forza dei numeri, si è scelto e votato pure i 17 nominativi, un quarto dei 68, che avrebbero potuto essere nominati dalla minoranza col metodo del sorteggio, vanificando, così, la previsione di legge della presenza della minoranza nella commissione e la sua funzione di minoranza nella nomina degli scrutatori».

Il consigliere Savio, inoltre, ha scritto che «in riferimento alla disposizione di legge che consentirebbe il metodo della scelta e non del sorteggio, o di altro criterio di imparzialità, degli scrutatori dall’elenco comunale e in nome dei principi costituzionali di trasparenza, democrazia, uguaglianza, imparzialità, responsabilità, integrità, buona amministrazione e lealtà nel servizio alla nazione, enunciati dall’articolo 1 del decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33, sarebbe opportuno che le Autorità di controllo istituzionale esercitassero una verifica sull’attività delle commissioni che procedono col metodo della scelta nella nomina degli scrutatori per accertare che tra i commissari e gli scrutatori scelti non ci siano rapporti di parentela, così com’è previsto per il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali. Sarebbe opportuno che il Ministero – ha chiosato Domenico Savio – riesaminasse le questioni poste».

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