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Follia al Testaccio, sassi contro i passanti

Follia al Testaccio, sassi contro i passanti

Con un coltellino, qualche calcio e una buona dose di quella noia che si tramuta in vandalismo, un gruppo di giovani del Testaccio si sta prodigando in questi giorni a divellere alcune delle pietre che formano il pavimento della piazza della frazione di Barano. Proprio quella piazza simbolo della fratellanza tra la comunità ischitana e Mar del Plata in Argentina, città della provincia di Buenos Aires dove risiedono diverse persone di origine ischitana.

La piazza simbolo di concordia e amicizia transoceanica viene oltraggiata dall’azione di una banda di minorenni. E non ci si limita a distruggere l’arredo urbano di casa propria, ma si fa molto di più, di ben peggiore. Le pietre raccolte dalla piazza del Testaccio vengono lanciate contro i passanti. A denunciare il lancio sono persone anziane, un oltraggio davvero assurdo, esecrabile. Un atto spregevole, inumano e bestiale che ci ricorda, semmai ce ne fosse bisogno, quanto il branco sia capace di mettere a tacere la voce della coscienza quando c’è da far emergere gli aspetti più bassi e inquietanti della cattiveria e malvagità di un animo oscuro, vestito di noia.

Nella centralissima Piazza Mar del Plata diverse pietre sono state divelte e i passanti trasformati in bersagli mobili. E così i residenti, preoccupati, hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine e del primo cittadino

A dare l’allarme è stato qualche giorno fa Giorgio Di Costanzo, già al centro di accuse di aggressioni ai suoi danni che mobilitarono in una manifestazione di vicinanza, poco più di un anno fa, diverse persone proprio in quella piazza per mostrare solidarietà a una persona presa di mira. Qualcuno pensava che fosse tutto fin troppo esagerato, che forse quelle accuse erano fuori portata. Eppure adesso le cose al Testaccio stanno diventando davvero critiche e a parlarne non è più solo una voce, ma al grido di aiuto di Giorgio Di Costanzo si aggiungono altre voci, raccolte dall’attenzione dei Verdi isolani e di Mariarosaria Urraro, referente isolana del partito del sole che ride. Qualche giorno fa, dopo essersi recato a portare cibo e acqua a una colonia di gatti, il sig. Di Costanzo è stato sfiorato da un grosso sasso nei pressi delle scalette che collegano la piazza del Testaccio a via Piano, zona dove non di rado è possibile scorgere un gruppo di ragazzi fare gruppo in piazza. Una denuncia finora isolata, a cui fa eco la testimonianza della signora Sisina, sempre del Testaccio che racconta come alcuni ragazzi si stiano prodigando in questi giorni a fare incetta di sassi dalla piazza del Testaccio. “Ci sono dei ciottoli – racconta la signora Sisina in un video registrato dai Verdi – che i ragazzi hanno tirato fuori dalla strada con il coltello. Le persone che camminano nei pressi della piazza sono prese di mira da questi ragazzi che tirano le pietre. Una situazione che va avanti da diversi giorni tanto da costringere ben 37 persone – stando a quanto testimonia la signora Sisina – a firmare un documento per chiedere ai Carabinieri e al sindaco Gaudioso di intervenire quanto prima per fermare questi atti vandalici che possono solo peggiorare.

Complice anche una illuminazione non eccellente nella frazione di Barano sembra che stia lentamente divagando l’anarchia. In alcune zone che separano la piazza del Testaccio da via Piano questi fenomeni che – anche se molto alla lontana – richiamano quei folli “divertimenti” del lancio di sassi dal Cavalcavia, che tanto orrore portarono in tutta Italia, vanno fermati sul nascere, chiede la cittadinanza e pretendono i residenti del Testaccio. Incredibile pensare che sull’isola ci siano zone in cui non ci si debba sentire più al sicuro, dove si passeggia con il timore nell’animo e non per la presenza di “forestieri” ma di persone del posto, forse giovani che abitano proprio in quella piazza dove hanno deciso di far svanire quel clima di tranquillità che potrebbe presto far decidere alle mamme e ai bambini di non esser più padrone di quel bel parco. La speranza è che questi episodi possano subire una repentina frenata altrimenti sarebbe davvero auspicabile che le forze dell’ordine intervengano per porre fine ad un fenomeno che potrebbe portare ad un effetto emulazione che potrebbe avere conseguenze devastanti: insomma, meglio stroncarlo sul nascere, anche con maniere forti. Che dire, la mamma dei cretini (purtroppo) è sempre incinta.

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